Fotografie 1934-1960. Mostra di Lisette Model a Vienna

SCRITTO DA
Orith Youdovich
Lisette Model, Running Legs, 1940-41
Lisette Model, Running Legs, 1940-41

Lisette Model, Running Legs, 1940-41

Si diceva che scattasse fotografie con tutto il corpo. Si tratta di Lisette Model, artista per caso, le cui immagini, pubblicate per la prima volta sul settimanale newyorchese Cue, furono particolarmente apprezzate da Ansel Adams, Walker Evans e Beaumont Newhall.
Lisette Model, che si interessò alla fotografia solo all’età di trent’anni, nutrì in realtà una forte passione per la musica. Fu l’allieva di Arnold Schönberg, con il quale scoprì un mondo che continuò a frequentare, cogliendo attraverso il suo obiettivo i grandi del jazz come Louis Armstrong, Ella Fitzgerald ed Erroll Garner. Queste immagini, che Model volle raccogliere in un volume (un progetto ostacolato dalle autorità statunitensi che la sospettavano di attività filocomuniste), sono ora visibili per la prima volta in Austria, suo paese natale, al museo Kunsthalle di Vienna, nell’ambito di una mostra che durerà fino al 15 ottobre.

Nata nel 1906 in una famiglia benestrante di religione ebraica, da padre di origini italiane e austriache e da madre francese, già da bambina respirò aria di cultura. Dopo aver studiato pittura, si trasferì a Parigi dove si dedicò allo studio del canto e dove, a ventisei anni, si sposò con Evsa Model, un pittore ebreo russo residente a Montparnasse. La seconda guerra mondiale e l’avvento del nazismo in Europa spinsero la coppia verso gli Stati Uniti dove Lisette incontrò la sua fortuna artistica.

I primi esperimenti fotografici li fece con la Rolleiflex della sorella, seguendo i consigli della sua amica e fotografa Elisabeth, moglie di Kertész. Presto adottò un suo stile personale. Grazie ad un approccio diretto e senza compromessi e ad uno sguardo acuto seppe identificare i lati peculiari dell’universo umano. L’ozio della società borghese francese in Promenade des Anglais a Nizza (pubblicate sul giornale newyorchese PM sotto il titolo Why France Fell) e la miseria del Lower East Side a Manhattan, furono per lei realtà speculari e, paradossalmente, corrispondenti.


Prive di idealizzazione e sentimentalismi, le sue immagini a volte erano grottesche fino a sfiorare la caricatura. Una signora francese, con un vestito a pois chiaro e un cappello bianco, è seduta a Promenade des Anglais a Nizza con affianco il suo Bulldog nero. Il cane guarda verso destra, la donna, con la stessa identica espressione sul volto, nella direzione opposta. La bagnante (The Bather) di Coney Island, enorme nel suo costume da bagno, riempie l’inquadratura con tutta la sua esuberanza. Le strade di New York sono riflesse nelle vetrine dei negozi in Reflections del 1938 mentre nella serie Running Legs del 1939 Model si abbassa al livello della strada per fissare il susseguirsi di gambe impegnate in una corsa frenetica nelle strade della città.

La produzione di Lisette Model non fu particolarment vasta ma le sue capacità oratorie e la sua personalità carismatica fecero di lei un’eccellente insegnante, capace di trasmettere la passione e la sua visione del mondo a Diane Arbus e a molti altri fotografi.


© CultFrame 07/2000


INFORMAZIONI

Lisette Model – Fotografie 1934-1960

Dal 28 giugno al 15 ottobre 2000

Kunsthalle Wien / Museumsplatz 1, Vienna / Telefono (43-1) 5218922

Orario: Tutti i giorni 10.00 – 8.00 / giovedì 10.00 – 20.00

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Orith Youdovich

Orith Youdovich, fotografa, ha abbandonato il reportage sociale per dedicarsi alla fotografia concettuale e da allora dirige il proprio sguardo sul mondo in un continuo processo di analisi del rapporto tra sguardo soggettivo e paesaggio. Svolge attività di ricerca artistica sulla connessione tra fotografia e cinema. Ha esposto in mostre personali e collettive e ha curato esposizioni per Festival di fotografia italiani. E' co-autrice del volume "Il vento e il melograno - Fotografia Israeliana Contemporanea", del saggio "Cosa devo guardare – Riflessioni critiche e fotografiche sui paesaggi di Michelangelo Antonioni" (Postcart, 2012). Curatrice e giornalista, ha curato mostre di fotografia e dal 2009 al 2018 è stata Direttore responsabile della testata giornalistica Punto di Svista – Arti Visive in Italia.

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