Cordoba 1936. Un soldato repubblicano su una collina, fucile in mano e braccia spalancate, è stato appena colpito a morte. Non è solo. A pochi metri c’è Robert Capa che scatta una delle immagini più importanti del ventesimo secolo, utilizzata da Life per documentare la guerra civile in Spagna. Ma Capa, quella fotografia la odiava.
Normandia 1944. Dopo lunghe peripezie ed affanni, la redazione di Life riesce ad ottenere quattro rullini da 35 millimetri contenenti le rare immagini realizzate da Robert Capa durante il fatidico D-Day. Ma l’emulsione si scioglie proprio mentre in laboratorio a Londra cercano di essiccare le pellicole. Ne salvarono undici scatti.
Ce lo racconta John G. Morris, foto-editor della rivista Life, nel bel libro edito da Le Vespe intitolato Sguardi sul ‘900 – Cinquant’anni di fotogiornalismo. Trecentosessanta pagine, ricche di storie mozzafiato, lunghe le quali il nome di Robert Capa, amico prediletto di Morris, ricorre ripetutamente trascinando il lettore in un turbinio di emozioni. Come quando il 16 Maggio 1954, Morris riceve, a distanza di poche ore, due telefonate: la prima lo avvisa della morte tragica del grande fotografo svizzero Werner Bischof, precipitato in Perù da un dirupo, la seconda irrompe nella sua vita con l’annuncio della perdita di Robert Capa, ucciso in Indocina mentre attraversava un campo minato.
Così Morris, che si autodefinisce “il voyeur dei voyeur”, narra la sua vita, parte integrante della storia del fotogiornalismo e dei suoi protagonisti, ma soprattutto della storia dell’umanità, fissata per sempre nelle immagini della rivista Life. L’autore ripercorre gli anni propizi di Life e descrive l’ambiente vitale della redazione, composta da uno staff a volte ridotto che riusciva comunque a non mancare un evento, grazie alla professionalità giornalistica sia dell’editore e fondatore Henry Luce che dei grandi fotografi che la animavano: Bill Brandt, Margaret Bourke-White, Cecil Beaton, John Phillips, Alfred Eisenstaedt, Eugene Smith, e poi Robert Capa che insieme a Henri Cartier-Bresson, Chim e George Rodger hanno voluto e fondato l’agenzia Magnum. Tutto condito da storie di passione sbocciate tra Orson Welles e Rita Hayworth, tra Capa e Ingrid Bergman e da bellezze femminili come quella di Lee Miller (in copertina) e di attrici e attricette in cerca di fama.
Sguardi sul ‘900 viene pubblicato in Italia un anno dopo la chiusura definitiva di Life.
©CultFrame 01/2001
CREDITI
Sguardi sul ‘900 – Cinquant’anni di fotogiornalismo / Autore: John G. Morris / Editore: Le Vespe, 2000 / 363 pagine
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INDICE DEL LIBRO
Martedì fu un buon D-day per Life / Comincia la mia vita con Life / Il trentunesimo piano / “Subire o combattere” / “The Picture Men” / La sede di Hollywood /Dies Irae / La lunga attesa / Sul litorale / “Parigi è nuovamente libera!” / Beatrice e Bruce e Mary / “La gente è uguale dappertutto” / Il Missouri Workshop / Bollato come comunista / “Solo champagne!” / “Strettamente confidenziale” / Disastro / Momenti decisivi / Il destino di Chim / I guai di W. Eugene Smith / Camelot e Cuba / Distacco / Al Post / Disoccupato a 49 anni / Al Times / Un tavolo da Sardi / Gli spari del ’68 / Abe in orbita / Edizioni straordinarie / Inchieste varie / Dopo Gene / Il Geographic / Parigi, capitale del fotogiornalismo / La Guerra del Golfo
Ringraziamenti / Nota del traduttore