Forbidden Erotica. Un libro di Mark Rotenberg

SCRITTO DA
David Arciere

forbidden_erotica1Così recita il Grande Dizionario della Lingua Italiana Gabrielli. Osceno: “Che offende turpemente il pudore”. Su questa definizione si potrebbe discutere a lungo, cercando di comprendere cosa sia in realtà il pudore.
Forse non esiste un solo significato; forse la classe borghese, di fatto dominante nella nostra società, ne ha imposto uno che non a tutti può andar bene.

Il concetto di oscenità è sempre applicato alla pornografia, in quanto si indica nella rappresentazione visiva esplicita di un atto sessuale una pratica moralmente riprovevole. Eppure, quella dell’hard è una delle attività imprenditoriali più solide del mondo capitalistico, con giri d’affari, almeno nel nostro paese, decisamente ingenti. Un’attività che immette nel mercato prodotti che hanno un’enorme diffusione popolare.
Dunque, per l’osservatore culturale del fenomeno e per i critici fotografici un problema si pone. Come affrontare questo argomento nel contesto della storia e dell’evoluzione della fotografia senza scadere nell’ovvio?

Punto di partenza per svolgere quest’analisi potrebbe essere un libro pubblicato dalla casa editrice Taschen: Forbidden Erotica. Si tratta di un volume in cui sono raccolte centinaia di immagini pornografiche, dalla metà del 1800 a agli anni cinquanta circa. E’ una collezione messa in piedi da Mark Rotenberg, il quale in un’intervista rilasciata a Laura Mirsky racconta come ha rintracciato, acquistato e catalogato un enorme quantitativo di materiale pornografico.


forbidden_erotica3L’immaginario erotico che si può rintracciare nelle foto pubblicate in questo volume di ben 512 pagine è molto ampio. Sono presenti accoppiamenti di vario genere, incontri saffici e sadomasochistici, rapporti gay, giochi erotici di tutti i tipi, orge.

La patina di vecchiaia che contraddistingue ogni scatto fornisce alle fotografie una sorta di distacco espressivo, caratterizzato da un’ingenua soavità. Il sesso proposto nella sua cruda e banale semplicità diventa in certi casi quasi astratto, imprevedibilmente leggero. Non c’è infatti la ricerca dell’effetto “plastificato” del porno moderno (sia su carta che in video). Le modelle utilizzate non sono bambolone con il seno rifatto. Sono donne assolutamente normali: alcune grasse e piuttosto brutte, altre non più giovani e per niente attraenti. Gli uomini sono spesso ridicoli e goffi. Insomma, una sorta di riproduzione “democratica”, e in alcuni casi sottoproletaria, dell’argomento, tesa a non idealizzarlo ma a renderlo totalmente terreno. Dunque, le fotografie di Forbidden Erotica appaiono prive di quella morbosità irreale che si può rintracciare nella pornografia degli ultimi anni.


Certo, la qualità artistica degli scatti è praticamente nulla, anche se qualche sorprendente apertura lirica emerge improvvisamente. A dimostrazione del fatto che anche la rappresentazione di un atto sessuale può assurgere, magari senza la consapevolezza dell’autore, ad elemento poetico. Decisamente curiose sette immagini in cui, attraverso un approssimativo fotomontaggio, si cerca di ricreare la convulsa frenesia compositiva tipica dei dipinti di epoca barocca e di alcune opere di Bruegel.


©CultFrame 03/2001

 

 

IMMAGINE

Fotografia tratta dal libro Forbidden erotica

 

CREDITI

Forbidden Erotica / Autore: Mark Rotenberg, Laura Mirsky / Editore: Taschen, 2000 / 512 pagine

 

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Casa editrice Taschen

 

INDICE DEL LIBRO

Introduction
An Interview
The Collection
Translations

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