Le ambientazioni notturne e i soggetti richiamano inevitabilmente alla memoria le immagini di molti film americani degli anni Quaranta e Cinquanta, in particolare il filone poliziesco di quel periodo, ma quella che vediamo alla galleria Photology di Milano è invece autentica vita vissuta: sono le foto di Weegee, al secolo Arthur Fellig, un mito della fotografia americana d’azione e di strada.
Arrivato a New York ancora bambino con la famiglia d’origine ebraica, emigrata dall’Austria in cerca di miglior fortuna, Usher (registrato poi all’ufficio immigrazione americano come Arthur) scopre ben presto le durezze di quella realtà urbana, che diverrà protagonista assoluta delle sue fotografie.
Gli anni di miseria vissuti insieme ai suoi nel quartiere di Lower East Side, l’abbandono precoce degli studi per aiutare la famiglia a sbarcare il lunario, l’arrabattarsi fra mille lavori diversi, lo portano quasi naturalmente ad avvicinarsi alla fotografia attraverso il mondo del crimine; “Il crimine era la mia ostrica perlifera”, ebbe a dire in seguito.
Diventa un “personaggio”: gli occhi scuri in perpetuo movimento, i capelli arruffati e troppo lunghi, gli abiti stazzonati con le tasche sformate da pellicole ed obiettivi, la macchina fotografica sempre in mano e un mozzicone di sigaro in bocca.
E’ fotografo freelance, dopo anni di collaborazione all’United Press International Photos nelle vesti di stampatore, e sceglie come postazione strategica il quartier generale della Polizia di Manhattan (più tardi otterrà addirittura il permesso di installare sulla sua auto una radio della polizia) per accorrere sempre fra i primi sul luogo di ogni delitto.
Le sue foto ritraggono i luoghi e i protagonisti della vita di strada, le loro tragedie e miserie, ma anche i loro momenti d’intimità e di svago, con curiosità e partecipazione, e con un profondo senso della teatralità in immagini altrimenti troppo crude.
La mostra ci propone così, attraverso le Vintage Prints dello stesso Weegee (spesso riportanti annotazioni di suo pugno) un perfetto spaccato della realtà quotidiana newyorchese di quel periodo, fatta anche di personaggi emergenti come Frank Sinatra e Louis Armstrong.
Accanto ad esse costituiscono un particolare contrappunto le immagini dei più celebri paparazzi italiani della Dolce Vita (Tazio Secchiaroli, Franco Pinna, Pierluigi Praturlon, Lino Nanni), istantanee della realtà italiana degli anni del boom economico, e del suo ideale di vita “by night”, che trovava spunti nelle trame del cinema americano.
©CultFrame 04/2001
IMMAGINE
Weegee. Shock, 1940. Courtesy Photology Milano
INFORMAZIONI
Weegee. Action-Photography – Vintage Prints 1939-1950
Dal 6 aprile al 31 maggio 2001
Photology
Via della Moscova 25, Milano
Telefono 026595285
Orario 10.00-13.00 e 15.00-19.00 (chiuso domenica e lunedì)