Dagli astri di remote costellazioni fino al grumo di sangue, oggetto di sicura identificazione scientifica dell’individuo: un percorso che si svolge attraverso la catalogazione di rarità botaniche e faunistiche, la narrazione dell’avventura umana e sociale nello spazio, le opere della ricerca fotografico-creativa dei maggiori artisti contemporanei spagnoli. Un viaggio nell’espressione dell’ingegno scientifico, tecnico, e artistico dell’Uomo, corredato da un forte apparato di documentazione. Sembra quasi una celebrazione dell’intelligenza umana, è un elogio della credulità umana: l’evidenza della realtà può rivelarsi mendace.
Scherzi della natura è la prima retrospettiva in Italia di Joan Fontcuberta, un artista spagnolo che da diversi anni ha fatto dell’attacco alle “verità preconfezionate” dei vari Establishment la propria missione.
La sua attività è nata negli ultimi anni del Franchismo; anni di forte censura da una parte, dall’altra di propaganda mirata a riplasmare le coscienze tramite una divulgazione degli eventi selettiva e talora fantasiosa. Da ciò prende le mosse l’attività “sovversiva” di Fontcuberta, che da allora continua a proporre sempre nuove realtà immaginarie, ma scientificamente documentate, insinuando il dubbio su ogni “interpretazione della realtà”. E i suoi “attentati alla credibilità” delle istituzioni scientifiche ed artistiche vengono sferrati soprattutto con le armi d’un istituzionalmente insospettabile strumento di mistificazione: la fotografia.
Il suo lavoro di “smascheramento” è dunque soprattutto metafotografico, oltre che politico e persino didattico. Il suo linguaggio, però, non è mai serioso.
Le immagini di questa mostra, e gli oggetti che le accompagnano sostenendone la veridicità, sono stupefacenti ed assolutamente plausibili, quanto divertenti. Il “triste racconto” fotografico della sparizione nello spazio di un astronauta sovietico, interpretato da Fontcuberta stesso (il cui nome tradotto letteralmente in russo diventa Ivan Istochnikov), la cui esistenza viene supportata da libri, oggetti personali, tute e capsula, rilevamenti orografici dallo spazio e studi tecnici vari, che includono un fedele cagnolino (modello Laika), non può, infatti, che chiudersi con l’immagine di un messaggio in bottiglia (di vodka!) vagante nel cosmo. Solo un esempio fra i vari possibili.
Sono presenti nella mostra in versione ridotta sei dei suoi progetti: “Herbarium”, “Fauna”, “Costellazioni”, “Sputnik”, “L’artista e la fotografia” ed “Emogrammi”. Quest’ultimo, a suggello di un discorso imperniato sulla “ri-costruzione del reale” a partire da dati concreti e riconosciuti come tali, rivela infine come la rappresentazione più vera di un uomo (il suo sangue) appaia, invece, ai suoi occhi del tutto irriconoscibile.
© CultFrame 07/2001
INFORMAZIONI
Joan Fontcuberta – Scherzi della natura
Dal 12 luglio al 29 ottobre 2001
Palazzo delle Esposizioni
Via Nazionale 194, RomaTelefono 064745903
Orario 10.00-21.00 (chiuso martedì)