i ka nyì tan. Seydou Keïta e Malick Sidibé fotografi a Bamako. Un libro a cura di Cristiana Perrella e Valentina Bruschi

SCRITTO DA
Orith Youdovich

i-ka-nyi-tanIl Mali che io racconto attraverso le mie immagini è un Mali pieno di gaiezza e allegria. E’ molto diverso rispetto all’immagine stereotipata che si ha dell’Africa nel vostro paese… In Africa c’è anche molta gaiezza, c’è il sorriso. La vera felicità è questa secondo me. Gli africani non vivono nella paura di perdere i loro averi, sono liberi”. Con queste parole si conclude l’intervista a Malick Sidibé realizzata da Cristiana Perrella e Valentina Bruschi a Roma il 27 febbraio 2001.


Il giorno successivo si apriva nella capitale la mostra i ka nyì tan – Seydou Keïta e Malick Sidibé fotografi a Bamako, organizzata dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Decine di fotografie in bianco e nero restituivano le atmosfere della città maliana, un luogo vitale e gioiosa, così lontano dall’idea di miseria e povertà che costantemente ci invade. L’ottantenne Seydou Keïta ha immortalato l’Africa più tradizionale e colonizzata, la maestosità delle belle donne di Bamako, vestite con i loro abiti floreali, e gli uomini europeizzati con l’ausilio di accessori come cravatte, orologi, radio, motorini e telefoni. Il più giovane Sidibé, invece, si avvicinava di più ai ragazzi, in un periodo in cui la musica occidentale faceva il suo ingresso nella cultura quotidiana, partecipando alle loro feste nelle case, nei locali e sulle spiagge.

Un libro intitolato per l’appunto i ka nyì tan – Seydou Keïta e Malick Sidibé fotografi a Bamako, edito da Castelvecchi, raccoglie i lavori dei due fotografi e propone inoltre delle belle interviste (quella a Seydou Keïta è stata realizzata a Bamako il 23 marzo 2001).

I racconti in prima persona permettono un avvicinamento ulteriore ad una cultura distante e poco conosciuta in cui il rapporto con l’immagine è complesso, interiore e intenso.


©CultFrame 08/2001

 

 

CREDITI

Titolo: i ka nyì tan – Seydou Keita e Malick Sidibé fotografi a Bamako / A cura di Cristiana Perrella e Valentina Bruschi /  Editore: Castelvecchi, 2001 / 78 pagine

 

LINK

CULTFRAME. Un fotografo a Bamako. Intervista a Malick Sidibé

CULTFRAME. Fabric of Identity. Mostra di Sidibé, Ojeikere, Fani-Kayode, Ndiritu, Veleko

 

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Orith Youdovich

Orith Youdovich, fotografa, ha abbandonato il reportage sociale per dedicarsi alla fotografia concettuale e da allora dirige il proprio sguardo sul mondo in un continuo processo di analisi del rapporto tra sguardo soggettivo e paesaggio. Svolge attività di ricerca artistica sulla connessione tra fotografia e cinema. Ha esposto in mostre personali e collettive e ha curato esposizioni per Festival di fotografia italiani. E' co-autrice del volume "Il vento e il melograno - Fotografia Israeliana Contemporanea", del saggio "Cosa devo guardare – Riflessioni critiche e fotografiche sui paesaggi di Michelangelo Antonioni" (Postcart, 2012). Curatrice e giornalista, ha curato mostre di fotografia e dal 2009 al 2018 è stata Direttore responsabile della testata giornalistica Punto di Svista – Arti Visive in Italia.

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