Ferrovie dello Stato. Spot diretto da Wim Wenders

SCRITTO DA
Maurizio G. De Bonis

Quasi sempre si pensa che per ottenere dei buoni risultati pubblicitari i cosiddetti creativi, e i registi chiamati a realizzare gli spot, siano costretti a cercare strade comunicative ultramoderne e rivoluzionarie sotto il profilo espressivo, estetico e visivo. Ma non è detto che questa sia sempre la strategia più efficace. Basta guardare l’ultima campagna delle Ferrovie dello Stato, orchestrata dallaBates Italia e diretta dal grande regista tedesco Wim Wenders, per comprendere come anche un’idea semplice, chiara, diretta e di buon gusto possa rivelarsi valida e fulminante.

Girati in ben otto stazioni diverse, gli spot delle FF.SS., diffusi in questo periodo sulle reti nazionali, giocano in modo intelligente la carta del rapporto con il cittadino, cioè del contatto con il fruitore dei servizi che le Ferrovie mettono a disposizione di tutti.
Viene fuori un racconto, anche piuttosto divertente, sull’Italia e sugli italiani, una specie di affresco costruito su un mosaico di interventi flash in cui anonimi viaggiatori esprimono con poche parole le loro sensazioni, le loro aspettative e i loro desideri in merito ai treni di casa nostra. I pareri degli italiani sono comunicati ai telespettatori attraverso brevi filmati dalla fotografia abbagliante. Una luce bianca e fortissima avvolge gli interpellati mentre ogni inquadratura è legata alla successiva attraverso un montaggio che evoca il concetto di velocità e spostamento.

Uno spot, dunque, in cui è riconoscibile l’impronta di un maestro del cinema, un cineasta in grado evidentemente di adeguare il proprio stile alle diverse esigenze comunicative che di volta in volta si trova a dover affrontare. Wenders ha scelto un impianto registico secco e privo di inutili barocchismi, affidandosi quasi esclusivamente al volto della gente e alle loro parole.
In questo caso, dunque, la campagna pubblicitaria delle Ferrovie dello Stato si configura non solo come strumento di promozione di un “servizio” ma anche come autentico ritratto di un popolo e di un paese.

© CultFrame 2001

 

CREDITI
Spot: Ferrovie dello Stato / Regia: Wim Wenders / Direttore della fotografia: Gian Enrico Bianchi / Montaggio: Marco Perez / Agenzia: Bates Italia-Roma / Direzione creativa: Roberto Vella / Art director: Richard Mead / Produzione: BRW e Partners

LINK
CULTFRAME. PINA. Un film di Wim Wenders
CULTFRAME. Il volo. Un cortometraggio in 3D di Wim Wenders
CULTFRAME. Buena Vista Social Club. Mostra di Donata e Wim Wenders

Filmografia di Wim Wenders

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Maurizio G. De Bonis

Maurizio G. De Bonis è critico cinematografico e delle arti visive, curatore, saggista e giornalista. È direttore responsabile di Cultframe – Arti Visive, è stato direttore di CineCriticaWeb e responsabile della comunicazione del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Insegna Cinema e immagine documentaria e Arti Visive Comparate presso la Scuola Biennale di Fotografia di Officine Fotografiche Roma. Ha pubblicato libri sulla fotografia contemporanea e sui rapporti tra cinema e fotografia (Postcart), sulla Shoah nelle arti visive (Onyx) e ha co-curato Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio). Ha fondato il Gruppo di Ricerca Satantango per il quale ha curato il libro "Eufonie", omaggio al regista ungherese Bela Tarr. È Vice Presidente di Punto di Svista - Cultura visuale, progetti, ricerca.

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