Dopo venticinque anni tornano in mostra in Italia gli enigmatici ritratti di Irina Ionesco.
In una ventina d’immagini in bianco e nero, il tema, caro alla fotografa franco-rumena sin dai suoi esordi, del ritratto femminile, ricorre e ci rivela la sua evoluzione, attraverso gli anni, verso una semplificazione delle forme.
Un’opera intrapresa quasi per gioco a metà degli anni Sessanta, quando un giorno l’allora trentenne Ionesco abbiglia e mette in posa innanzi alla sua macchina fotografica (dono del compagno dell’epoca, il pittore Corneille) un’amica dai tratti “raffaelleschi”, si trasformerà in una lunga ed appassionata ricerca artistica, nel corso della quale svilupperà lo stile particolare che l’ha resa celebre.
A Milano presso la Galleria 70, fra stampe d’epoca ed opere recenti, l’universo femminile di questa fotografa si dipana offrendoci lo spettacolo spesso complesso e sempre decadente di una sensualità teatralizzata, fatta di pose da manichino; una messa in scena sostenuta da un contorno di frange, piume, stoffe stampate e tessuti plissé, fra i quali le sue donne impassibili dai volti truccatissimi, nude talora nei fronzoli barocchi, volgono lo sguardo altrove, immerse come sono in una dimensione sospesa da statue. La loro immagine permeata da un erotismo alieno è tutt’altro che carnale e tuttavia conturbante.
Nel curioso contrasto fra la ridondante frammentazione dei piani, ottenuta per mezzo di ninnoli da mercatino delle pulci, e l’uso di un austero bianco e nero, privo di luci ad effetto o filtrature particolari, queste immagini sembrano apparentate nella bellezza decadente e nella loro sottile malinconia alla pittura d’inizio Novecento della Secessione viennese.
Con la maturità, è sopravvenuta forse una maggiore esigenza di sintesi, dando luogo alle immagini più sobrie e lineari che hanno caratterizzato la produzione di Irina Ionesco negli ultimi anni; in esse i pesanti elementi scenografici, protagonisti nelle immagini del passato, sembrano allontanarsi sempre più sullo sfondo lasciando però intatto il peculiare senso d’irrealtà delle protagoniste di queste foto.
©CultFrame 12/2002
IMMAGINE
Irina Ionesco. Kazuyo
INFORMAZIONI
Dal 25 ottobre 2001 al 31 gennaio 2002
Galleria 70 / Via della Moscova 27, Milano / Telefono: 026597809
Orario: 10.00 – 13.30 e 16.00 – 19.30 / chiuso domenica e lunedì / Ingresso libero