Il mondo della boxe è stato sempre territorio prediletto per la cinematografia. La vita dei pugili, la rappresentazione della forza fisica e della disperazione psicologica, la descrizione degli ambienti, le epopee dei grandi atleti. Numerosi sono stati i cineasti e gli attori (Scorsese, De Niro, Stallone) che hanno contribuito con le loro opere ad alimentare il mito del pugilato, raffigurato il più delle volte nella sua versione più alta, in genere definita: nobile arte.
Nella maggior parte dei casi di nobile c’è ben poco in questo sport, ma la sua storica anzianità (risale addirittura al 1500 a.C.), nonché la fierezza e la dignità di uomini che si scontrano nel rispetto dell’avversario e di regole molto precise, consentono a quest’attività di conservare una dimensione quasi poetica.
Anche la fotografia, ovviamente, ha uno stretto legame con questa disciplina. Proprio recentemente Contrasto ha pubblicato un interessante catalogo di James A. Fox, intitolato semplicemente Boxe.
Fox ha lavorato per lunghissimi anni come redattore per la Magnum Photos, prima a NewYork e poi a Parigi. Non è mai stato un fotografo professionista nel vero senso della parola, anzi ha portato avanti la sua passione per l’arte dello scatto segretamente, negli spazi di libertà. La sua ossessione è stata sempre comunque quella del pugilato, passione che l’ha portato ad effettuare un lavoro di documentazione durato circa trent’anni.
Muri scrostati e sporchi, pugili distesi per terra che effettuano esercizi, la preparazione al match, il dolore fisico e la stanchezza, la gloria della vittoria e l’atroce sapore della sconfitta, il gesto atletico e lo sguardo dello spettatore. Ed ancora: volti solcati dal sangue, mani gonfie, l’abbraccio tra due avversari, lo sconforto e l’amarezza della solitudine. Fox ha portato il suo obiettivo fin dentro la realtà più cruda e nascosta di questo sport che continua ad avere ancora oggi, nonostante molti sollevino dei giusti dubbi, un suo fascino. L’autore non nasconde la violenza insita in questa pratica agonistica, anzi la rappresenta con molta attenzione e lucidità, e soprattutto con assoluto rigore stilistico ed intensa partecipazione emotiva. Punta, insomma, sull’esaltazione dei risvolti sociali ed interiuori di un universo durissimo, in cui gli atleti rimangono ancora miracolosamente puri (non sempre, a dire il vero).
Il bianco e nero di James A. Fox è incisivo e toccante; in qualche caso un po’ sgranato, ma vivo e coinvolgente.
I ritratti sono diversi ma la scelta principale è stata certamente quella di ambientare in un contesto giornaliero l’esistenza dei pugili e di comunicare al fruitore un senso di umanità profondissima e piena di sofferenza.
Accompagnano le immagini del fotografo inglese due testi dello stesso autore e una prefazione scritta da Sebastião Salgado.
©CultFrame 01/2002
IMMAGINI
1 Copertina del libro Boxe di James A. Fox
2 James A. Fox. Martin Nieves. New York, 1979. ©Contrasto
CREDITI
Titolo: Boxe / Autore: James A. Fox / Editore: Contrasto, Editions de La Martinière, 2001 / 192 pagine / 145 fotografie in bianco e nero / 41,32 euro
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Casa editrice Editions de La Martinière