Viaggio negli Islam del mondo. Mostra di Abbas

SCRITTO DA
Beatrice Manetti

abbas-iranCi sono molti Islam, così come ci sono molti cristianesimi, e l’occhio di Abbas è qui per ricordarcelo. Dal 1987 al 1994 il fotografo iraniano ha battuto con la pazienza e l’umiltà di un viaggiatore antico i confini di una fede in tumultuosa espansione: dal Mali alla Cina orientale, dall’Uzbekistan all’Indonesia, dal Marocco al Pakistan, senza dimenticare le periferie delle metropoli europee, e se è scontato trovarvi Birmingham o Lille, più sorprendente è scoprire l’estasi dei sufi in un angolo di Spagna, estremo lembo occidentale di un “reconquista” rovesciata.

Ma forse è opportuno ritoccare all’indietro il primo dei due estremi cronologici del viaggio. Proprio come fa la mostra fiorentina, che si chiude su una decina di scatti impressionanti rubati all’euforia e alla ferocia della rivoluzione khomeinista. E se tutto fosse cominciato allora? L’esilio di Abbas, certo, ma anche il suo interesse per le religioni; e infine la spinta propulsiva dell’Islam nel mondo. Certo è che l’ultima sezione della mostra sembra illuminare retrospettivamente il percorso ormai concluso: ascesi e sangue, spiritualità e frustrazione sociale, eroismo individuale e annullamento nella massa.


abbas-arabia_sauditaTutto questo, quando è in stato di grazia, Abbas riesce a farlo convivere in una sola immagine. Prendete le sue foto dei pellegrinaggi, dove la folla è genuflessa a terra e al tempo stesso pronta ad attaccare, massa risultante da una somma di individui, non di cloni, o forse a sua volta un individuo nuovo fornito di migliaia di occhi. E poi guardate i suoi ritratti, dove l’ideale condiviso e la consuetudine sociale rendono uguali i volti delle soldatesse somale o dei giovani senegalesi in attesa dell’iniziazione.
Quando il viaggiatore termina il suo viaggio con meno certezze e più dubbi che all’inizio, significa che non è mosso inutilmente. I molti Islam di Abbas sembrano fatti apposta per confermarlo, lasciandosi dietro, insieme alle domande, una sorta di stupore antico, come se anche paesaggi e città recuperassero grazie alla fede una loro segreta innocenza. E questo è un altro dei talenti di questo pellegrino illuminista – e luminista: i suoi bianchi e neri sono inesauribili – che cerca lo spirito dei luoghi e l’anima nei volti.


©CultFrame 03/2002


IMMAGINI

1 Abbas. Iran, 1997. ©Abbas/Magnum/Contrasto

2 Abbas. Monte Rahma. Arabia Saudita, 1992. ©Abbas/Magnum/Contrasto

 

INFORMAZIONI

Dal 22 febbraio all’1 aprile 2002

Palazzo Vecchio, Sala d’Arme, Firenze / Telefono: 0552768454

Orario: 10.00 – 20.00 / giovedì 10.00 – 22.00 / chiuso lunedì

Biglietto: intero 6,20 euro / ridotto 4,00 euro

A cura di Contrasto, Comune di Firenze, Credito Artigiano

 

LINK

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Immagini realizzate da Abbas

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