The Intersection series 2002. Mostra di John Baldessari

SCRITTO DA
Maurizio G. De Bonis
© John Baldessari. Intersection

© John Baldessari. Intersection

Due opere poste una di fronte all’altra su pareti bianche. Uno spazio spoglio e semplice, di dimensioni ridotte. Grandi immagini-puzzle a forma di croce che si confrontano e dialogano, in un sistema di comunicazione razionale e volutamente “non alto”, cioè non aridamente intellettualistico.
La mostra di John Baldessari, allestita presso la galleria Primo Piano di Roma, potrebbe essere considerata una sintesi perfetta della lunga e proficua carriera del famoso artista americano, di origini italiane.

The Intersection series 2002, questo il titolo dato all’allestimento espositivo, è un piccolo ma significativo evento incentrato su due degli ultimi lavori di un creativo che insiste con meritoria coerenza da molti anni su concetti come purezza espressiva, essenzialità della composizione e sfruttamento di inquadrature di livello medio, tipiche del cinema non autoriale e della televisione. E ciò ovviamente è avvenuto anche in occasione di questa sua recente elaborazione.

Una fotografia come tante che raffigura un tratto anonimo di mare (potrebbe essere ovunque); sopra e sotto questa fascia orizzontale sono poste due riproduzioni in bianco e nero, mentre al centro, ben incorniciata, ecco l’improvvisa, e quasi giocosa, irruzione del colore.

Accostamenti di immagini differenti, dunque, e utilizzazione dell’elemento pittorico grazie a strisce trasversali e macchie cromatiche che si sovrappongono con grande senso estetico all’azzurro del mare. Questi ultimi elementi si vanno ad inserire in un contesto visivo in cui l’unione di realtà fotografiche diverse genera un notevole effetto di straniamento. Realizzate attraverso tecniche digitali, queste “pennellate” possono essere considerate il risultato dell’interessamento di John Baldessari per le nuove forme di manipolazione elettronica consentite dall’uso del computer.

La sua ricerca antropologica, dunque, continua proponendo sempre la fusione tra rappresentazione dell’esistente e fenomeni della cultura americana popolare come l’industria del cinema. Ma ciò su cui punta più di tutto Baldessari è il suo desiderio di intervenire con decisione sull’integrità visuale della fotografia, sulla sua superficie e sulla banalità della sua forma classica, e di evidenziare come l’”inquinamento” pittorico della stampa fotografica sia parte di un percorso concettuale molto preciso e intelligentemente aperto a nuove derive sperimentali.

© CultFrame 05/2002

INFORMAZIONI
John Baldessari. The Intersection series 2002
Galleria Primo Piano / Via Panisperna 203, Roma / Telefono: 06.4880309
Orario: Tutti i giorni 11.00 – 13.00 e 17.00 – 20.00 / chiuso lunedì

SUL WEB
Il sito di John Baldessari

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Maurizio G. De Bonis

Maurizio G. De Bonis è critico cinematografico e delle arti visive, curatore, saggista e giornalista. È direttore responsabile di Cultframe – Arti Visive, è stato direttore di CineCriticaWeb e responsabile della comunicazione del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Insegna Cinema e immagine documentaria e Arti Visive Comparate presso la Scuola Biennale di Fotografia di Officine Fotografiche Roma. Ha pubblicato libri sulla fotografia contemporanea e sui rapporti tra cinema e fotografia (Postcart), sulla Shoah nelle arti visive (Onyx) e ha co-curato Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio). Ha fondato il Gruppo di Ricerca Satantango per il quale ha curato il libro "Eufonie", omaggio al regista ungherese Bela Tarr. È Vice Presidente di Punto di Svista - Cultura visuale, progetti, ricerca.

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