A retrospective. Un libro di fotografie di Snowdon

SCRITTO DA
Filippo M. Caroti

snowdonIl libro nasce come catalogo della prima grande retrospettiva che Londra tributa all’eclettico maestro inglese della fotografia nella prestigiosa sede della National Portrait Gallery. Lord Snowdon per oltre quarant’anni ha rappresentato con sottile e britannica ironia le tante sfaccettature del Regno, passando con disinvoltura dagli spaccati di vita aristocratica agli spettacoli di spogliarello nelle periferie di Londra, fino a trovare una sua dimensione naturale, e la fama internazionale, come ritrattista di raffinato gusto e charme tra le pagine di Vogue e del Sunday Times.


I suoi primi lavori di reportage mostrano una Londra ancora avvolta dal suo conservatorismo vittoriano, chiusa in abitudini che tutt’oggi sono ancora vive, ma in modo molto meno formale rispetto a quelle che egli fotografava negli anni ’50. Oggi, infatti, non si può non sorridere di fronte ad un certo anacronismo di maniere. L’occhio distaccato e un po’ snob di Snowdon già allora riusciva a cogliere questa lenta decadenza dell’antica Inghilterra, di un mondo di aristocratici buffamente prigionieri della loro casta e di un ceto borghese che ambisce affannoso all’aristocrazia.

Lo sguardo di Snowdon è invece molto più condiscendente con la sincerità popolare e le persone di vero talento.

Infatti, fu nel teatro che espresse inizialmente le sue grandi potenzialità. Quando il giovane studente di Eton, affascinato dall’arte surrealista di De Chirico, Magritte, Dalì, Cocteau, Beaton e McBean, fu bocciato al primo esame di ammissione alla facoltà di architettura di Cambridge nel 1950, decise che il suo futuro sarebbe stato nel campo della fotografia. Grazie allo zio, Oliver Messels, famoso designer e scenografo, entrò a contatto col mondo teatrale e lo fotografò con emotività e con irriverenza. Le sue fotografie sgranate, mosse, tecnicamente imperfette, irritarono il serioso establishment inglese, e proprio per tale motivo Snowdon continuò nel suo intento e portò la sua imperfezione tecnica a livelli sempre più estremi, mantenendo tuttavia fortissimo l’impatto emotivo. Dimostrazione ne è l’intenso ritratto di Alec Guiness sulla scena di Hotel Paradiso, che fu anche la sua prima commissione per Vogue nel 1956, o l’incisiva espressività di un camaleontico Laurence Olivier colta l’anno dopo sulla scena di The Entertainer, che rimane una delle sue foto più famose. La carrellata di personaggi del mondo dell’arte e del teatro che sono passati davanti al suo obiettivo non sono quelli del mondo pop, che dall’alto del suo snobismo considerava un semplice fenomeno di moda e consumo, ma sono i volti di una meritocrazia artistica che vedeva fra gli altri John Osborne, Albert Finney, Tom Stoppard, Oskar Kokoschka, Francis Bacon, Charlie Chaplin, Max Ernst.


In seguito, quando ormai era diventato fotografo della casa reale (fu marito della sfortunata Principessa Margaret) e un importante contributor del mondo patinato di Vogue, la rivista che in fondo rappresentava proprio quel mondo che non gli piaceva, spinto anche dai ricordi infantili della sua dura battaglia contro la poliomielite che lasciò segni sul suo fisico, portò avanti per il Sunday Times una cruda quanto amorevole ricerca sul disagio sociale. Dapprima concentrò l’attenzione sulla terza età, abbandonata a se stessa in anonimi e tristi istituti, e quindi sulle sofferenze dell’infanzia che cresceva per le strade. Ma le sue foto più delicate e violente sono quelle che raccontano la lotta quotidiana, affettuosa e paziente, delle infermiere e dei malati negli istituti per malattie mentali.


Negli anni a seguire Snowdon continua a fotografare per Vogue, realizzando ritratti a colori e in bianconero sempre molto espressivi e veritieri dei personaggi del mondo della letteratura (famosi sono i ritratti di Nabokov e Chatwin), del balletto, dell’arte e della moda, ma caratterizzati sempre da quell’ironia mista a un ineffabile gusto che lo accompagnano tuttora.


©CultFrame 09/2002

 

 

CREDITI

Titolo: Photographs by Snowdon – A Retrospective / Editore: National Portrait Gallery, febbraio 2000 / ISBN: 1-85514-272-4 / Editore: Abrams Books, New York, novembre 2000 / ISBN: 0-8109-4479-0 / 242 pagine / 220 fotografie

 

LINK

National Portrait Gallery Publications

Casa editrice Abrams Book, New York

 

INDICE DEL LIBRO

Foreword by Charles Saumarez Smith / Sponsor’s Foreword / Dedication
Carl Toms / Patrick Kinmonth / Georgina Howell / Marjorie Wallace / Anthony Powell / Drusilla Beyfus / Simon Callow
Chronology / Publications / acknowledgements / Index

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