Sesso e solitudine a Lanzarote. Fotografia e narrativa nel libro di Michel Houellebecq

SCRITTO DA
Maurizio G. De Bonis

Michel HouellebecqLanzarote è un’isoletta sperduta situata ad oltre cento chilometri dalle coste africane. Fa parte dell’arcipelago delle Canarie ed è spagnola. Si tratta di un territorio di origine vulcanica, dall’aspetto inquietante, per certi versi lunare. Distese completamente aride, rocce laviche, pietre e una rarissima vegetazione. Certo, il mare è invitante ed è proprio per questo che il turismo risulta abbastanza sviluppato.

Ebbene, Lanzarote è anche il titolo dell’ultimo romanzo di uno degli scrittori contemporanei più controversi e discussi: Michel Houellebecq. Nonostante sia stato attaccato furiosamente dalla critica, accusato di razzismo antimussulmano (ha subito anche un processo dal quale è uscito assolto) e di “apologia” del turismo sessuale, le opere di Houellebecq sono sempre dei grandi successi editoriali (vedi lo scandaloso e vendutissimo Piattaforma).

Lanzarote è un breve romanzo autobiografico in cui l’autore descrive un suo viaggio (immaginario?) nell’isola ispano-africana. Solitudine, disprezzo per i viaggiatori preconfezionati delle agenzie internazionali e, come al solito, molto sesso, in questo caso messo in pratica grazie alle attenzioni di due lesbiche tedesche disponibili a concedersi un diversivo. Il tono del racconto è come sempre chiaro, diretto ed esplicito. Ciò nasconde una sorta di dolore profondo e gelido, una visione della vita disincantata ma ferocemente attaccata alla sessualità, vista come possibile strumento di gioia in una realtà amorfa.

A fare da corredo a questo breve testo scritto oltre ottanta fotografie a colori realizzate a Lanzarote, forse dallo stesso autore. Sono immagini anonime e scattate senza nessuna ricercatezza estetica. Semplicemente documentano con algida precisione l’atmosfera visiva e ambientale che caratterizza l’isola. Un senso di desolazione e d’angoscia pervade tutto il percorso iconografico. Si ha come l’impressione di entrare in diretto contatto con un nulla pesante ed oscuro. Silenzio, rocce, piante selvatiche adatte ad un clima desertico, pochi campi coltivati, il mare, qualche casa completamente bianca.

Le fotografie presentate in questo libro risultano dunque un compendio ideale per comprendere a fondo lo stato d’animo dello scrittore e per accostarsi idealmente al suo itinerario fisico e mentale, in un’oppressiva solitudine che genera una sofferenza psicologica che può essere sconfitta solo dalla momentanea felicità apportata da pratiche sessuali effettuate senza coinvolgimenti sentimentali. Un modo questo, evidentemente, per cercare di sconfiggere in maniera istintiva ed non intellettualistica il senso di vuoto che caratterizza ogni azione umana.

© CultFrame 01/2003

CREDITI
Titolo: Lanzarote / Autore: Michel Houellebecq / Editore: Bompiani, 2002 / 150 Pagine / 84 fotografia / 15,00 euro

SUL WEB
Il sito di Michel Houellebecq
Casa editrice Bompiani

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Maurizio G. De Bonis

Maurizio G. De Bonis è critico cinematografico e delle arti visive, curatore, saggista e giornalista. È direttore responsabile di Cultframe – Arti Visive, è stato direttore di CineCriticaWeb e responsabile della comunicazione del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Insegna Cinema e immagine documentaria e Arti Visive Comparate presso la Scuola Biennale di Fotografia di Officine Fotografiche Roma. Ha pubblicato libri sulla fotografia contemporanea e sui rapporti tra cinema e fotografia (Postcart), sulla Shoah nelle arti visive (Onyx) e ha co-curato Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio). Ha fondato il Gruppo di Ricerca Satantango per il quale ha curato il libro "Eufonie", omaggio al regista ungherese Bela Tarr. È Vice Presidente di Punto di Svista - Cultura visuale, progetti, ricerca.

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