La Mala Educación ⋅ Un film di Pedro Almodóvar

SCRITTO DA
Maurizio G. De Bonis

Cosa è il bene? E cosa è il male? Come si distingue l’amore dalla sopraffazione? Dove si annida la malvagità? Tali domande sembrano celarsi dietro l’ultima fatica registica di Pedro Almodóvar, regista da sempre attento a fornire una rappresentazione della realtà ricca di sfumature e contraddizioni. La Mala Educación è, in tal senso, un’opera esemplare, poiché con estrema semplicità riesce a far emergere una poetica che in pellicole precedenti era sembrata, in alcuni casi, sovraccarica di estetismi, provocazioni e dilatazioni caricaturali.

Sia chiaro, anche quest’ultimo lungometraggio è curato nei minimi dettagli a livello formale, soprattutto per quel che riguarda l’impostazione cromatica e l’equilibrio delle inquadrature, ed è caratterizzato da personaggi per certi versi grotteschi. Eppure, nonostante ciò si avverte in questa prova una profondità maggiore, un desiderio di colpire duro, senza concessioni e ipocrisie. Almodóvar, infatti, illumina con precisione la sua concezione della vita, concezione nella quale il circo dell’esistenza appare privo di regole e governato da una sorta di follia anarchica che spinge gli esseri umani a percorrere, nel bene e nel male, sentieri personali che portano verso lidi sempre e comunque sconosciuti. Non si sottrae a questa visione, anche il mondo cristiano e in particolare quello della Chiesa.

Il cineasta spagnolo osa, con coraggio, rompere l’ultimo tabù della società occidentale negando l’inattaccabilità del clero e delle organizzazioni cattoliche. La figura di padre Manolo riassume a perfezione la complessa idea di Almodóvar: l’ambiguità contraddistingue i sentimenti umani; dunque anche quelli dei preti, i quali nel caso della vicenda raccontata nel film, utilizzano proprio la Chiesa, intesa appunto come organizzazione religiosa, come scudo protettivo, come luogo franco nel quale poter mettere in atto ogni desiderio ed esercitare un potere fisico e psicologico non privo di violenza.

Almodóvar non ha realizzato banalmente un attacco alla confessione cattolica; ha solo collocato questo mondo all’interno del labirinto della vita, “umanizzando” un ambiente religioso in genere avvolto da un’atmosfera di sacralità artificiosa. L’autore ha in sostanza tolto, espressivamente, quel velo di ipocrisia che certi luoghi comuni e schemi catto-borghesi hanno collocato intorno alla Chiesa. È tale operazione culturale che evidentemente ha colpito di più certe fasce sociali abituate invece ad agire e pensare nella comoda, rassicurante e rigida griglia comportamentale stabilita rigidamente dai ceti dominanti.

Dal punto di vista più strettamente cinematografico bisogna notare come Pedro Almodóvar nel suo meritevole sforzo di sincerità e di desiderio di verità sia incappato in una sorta di tendenza didascalica, specie per quel che riguarda dialoghi eccessivamente prevedibili. A ciò bisogna aggiungere una struttura narrativa con troppi incastri e un finale incapace di portare a compimento il discorso contenutistico.

Malgrado questi difetti, La Mala Educación resta un film che riesce con notevole delicatezza a sollevare dei problemi quasi mai accostati all’universo della fede religiosa (in generale) e a descrivere con rigore intellettuale quel vortice di sentimenti, anche i più oscuri e morbosi, che può prendere possesso di ogni essere umano, laico o religioso che sia.

© CultFrame 10/2004


TRAMA

Enrique è un giovane cineasta di successo. Un giorno, mentre si trova nel suo studio, riceve la visita inaspettata di Ignacio, un suo ex compagno di collegio. I due, sedici anni prima, avevano vissuto una toccante e intensa storia d’amore, nella quale era inserito utilizzando l’arma della soprafazione il prete che insegnava loro letteratura. Ignacio porta a Enrique un suo racconto: “La Visita”. Leggendo le pagine di questo scritto, Enrique riconoscerà la triste vicenda di cui fu protagonista insieme al suo compagno e all’ambiguo Padre Manolo.

CREDITI
Titolo: La mala educación / Regia: Pedro Almodóvar / Sceneggiatura: Pedro Almodóvar / Montaggio: José Salcedo / Fotografia: José Luis Alcaine / Musiche: Alberto Iglesias / Scenografia: Atxon Gomez / Interpreti: Gael Carcía Bernal, Fele Martínez, Javier Càmara, Daniel Giménez-Chaco, Francisco Boira / Produzione: Agustín Almodóvar / Distribuzione: Warner Bros / Paese: Spagna, 2004 / Durata: 105 minuti

SUL WEB
Sito ufficiale del film La mala educacion di Pedro Almodóvar
Filmografia di Pedro Almodóvar
Warner Bros.

Condividi
Maurizio G. De Bonis

Maurizio G. De Bonis è critico cinematografico e delle arti visive, curatore, saggista e giornalista. È direttore responsabile di Cultframe – Arti Visive, è stato direttore di CineCriticaWeb e responsabile della comunicazione del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Insegna Cinema e immagine documentaria e Arti Visive Comparate presso la Scuola Biennale di Fotografia di Officine Fotografiche Roma. Ha pubblicato libri sulla fotografia contemporanea e sui rapporti tra cinema e fotografia (Postcart), sulla Shoah nelle arti visive (Onyx) e ha co-curato Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio). Ha fondato il Gruppo di Ricerca Satantango per il quale ha curato il libro "Eufonie", omaggio al regista ungherese Bela Tarr. È Vice Presidente di Punto di Svista - Cultura visuale, progetti, ricerca.

Articoli correlati

Previous
Next

1

About

New CULTFRAME – Arti Visive rappresenta la naturale evoluzione della precedente rivista fondata nel 2000. Vuole proporre ai lettori un quadro approfondito della realtà creativa italiana e internazionale. L’intenzione è quella di cogliere ogni nuovo fattore che possa fornire sia agli appassionati che agli addetti ai lavori un affresco puntuale e moderno riguardo gli sviluppi odierni delle Arti Visive.

3

COPYRIGHT © 2024 CULTFRAME – ARTI VISIVE.
TUTTI I DIRITTI RISERVATI. AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI ROMA N. 152 DEL 4 MAGGIO 2009