1946. Zurigo, Bürklipaltz. In piedi, su un’auto che sfreccia, il primo ministro britannico Wiston Churchill ha lo sguardo dritto davanti a sé, una mano poggiata sul finestrino. Sullo sfondo la folla indistinguibile che lo vede passare, degli alberi. Questa è la prima immagine realizzata dall’allora tredicenne René Burri. Il padre, appassionato di fotografia, gli aveva “prestato” la sua Kodak e il giovanissimo pittore decise di immortalare quello che per la Svizzera di quegli anni era un avvenimento pubblico di grande importanza.
Ebbene, se pensiamo che quest’opera è stata realizzata da un bambino totalmente inesperto e analfabeta rispetto al linguaggio dell’arte fotografica non si può che rimanere stupiti di fronte a tanta precisione e abilità.
Proprio questa immagine apre il bellissimo libro dedicato al grande artista svizzero dalla casa editrice Phaidon. Si tratta di una monografia di elevato valore editoriale nel quale sono state inserite ben 378 illustrazioni in bicromia e 44 lavori a colori. E’ dunque un’ampia e complessa ricostruzione della carriera di uno dei maggiori autori visuali del Novecento. Gli scatti, inoltre, sono accompagnati da un buon apparato di testi elaborati dal critico e curatore Hans-Michael Koetzle.
Scorrere e guardare una per una le pagine di questo portentoso volume permette al fruitore di immergersi totalmente nel mondo espressivo di René Burri, un universo costruito tassello per tassello nei decenni, attraverso una pratica della fotografia caratterizzata sempre da una “feroce” curiosità e da un insopprimibile desiderio di conoscenza. In ventidue intensi capitoli, Koetzle ci racconta la vita e le avventure artistico/professionali di questo instancabile cacciatore di frammenti esistenziali che può essere considerato uno dei veri, e più nobili, padri del fotoreportage.
Burri, infatti, è riuscito lungo tutto il suo percorso a coniugare due fattori spesso contrastanti: la sensibilità estetica e gli aspetti socio-politici. Le sue inquadrature, sempre curatissime e organizzate a livello compositivo in maniera sorprendente ed equilibrata, non trasmettono mai l’idea dell’autocompiacimento e non inducono chi guarda a soffermarsi solo ed esclusivamente sulle questioni formali. La forza dell’arte di René Burri consiste nella stratificazione contenutistica dei suoi scatti, mai banalmente estetizzanti ma sempre portatori di contenuti “forti”, di una visione profondamente umana della realtà. Per tale motivo, il suo stile può essere definito anche “ideologico”, non in senso partitico o dottrinale. L’ideologia che si cela dietro le opere di Burri è quella secondo cui l’autore di fotografie deve sempre operare con spirito democratico e mai cadere nella trappola della riproduzione della realtà fine a se stessa.
Anche se Burri ha acquisito fama e notorietà per i suoi “servizi” sulla figura del Che e della capitale del Brasile (Brasilia), a noi piace portare alla luce altri passaggi della sua arte. Il lavoro svolto alla metà degli anni cinquanta in Cecoslovacchia, grazie a una documentazione acuta della vita in un paese simbolo dell’ex Patto di Varsavia; lo splendido reportage effettuato in Italia nel 1956 tra Napoli e Palermo, in una realtà popolare che illuminava perfettamente la condizione della gente comune negli anni della ricostruzione. Ed ancora le proiezioni creative del suo sguardo sull’estremo oriente, dal Giappone, alla Corea del Sud fino alla Cina.
Il fatto che sia membro dell’Agenzia Magnum ci sembra francamente un dettaglio, visto lo spessore culturale di questo autore, spessore restituito in maniera esemplare dal volume di Phaidon. Questo libro, oltretutto, permette anche ai non addetti ai lavori di penetrare a fondo nell’animo e nella sfera espressiva di René Burri, attraverso uno schema cronologicamente preciso e notazioni di limpida chiarezza.
In conclusione, sono presenti degli apparati molto significativi riguardanti le monografie dedicate all’artista e l’elenco delle sue mostre personali e collettive. Da notare anche la sua filmografia, elenco delle opere da lui firmate tra il 1950 e il 1986. Quest’ultima sezione mette a fuoco l’attività cinematografica di Burri, il quale ha in diverse occasioni affermato come la sua vera passione sia sempre stata il cinema, prima della fotografia, passione mai placatasi che, ultimamente, l’ha spinto a far parte della Giuria per l’assegnazione del Pardo d’Oro al Festival del Cinema 2004 di Locarno.
©CultFrame 10/2004
IMMAGINI
1 Copertina del libro René Burri Fotografie
2 René Burri. Carmen and Carmen. Kourou, French Guyana, 1984. ©René Burri/Magnum Photos/Contrasto
3 René Burri. Ma Cheo People’s Commune near Shanghai, 1964. ©René Burri/Magnum Photos/Contrasto
CREDITI
Titolo: René Burri Fotografie / Fotografie: René Burri / Testo: Hans-Michael Koetzle / Editore: Phaidon, 2004 / 448 pagine / 422 illustrazioni / 95,00 euro / ISBN: 0714898074
LINK
CULTFRAME. Photo Icons. The story behind the pictures. Un libro di Hans-Michael Koetzle
INDICE DEL LIBRO
Introduzione. Svizzera. Picasso. Francia. Le Corbusier. Italia. Cecoslovacchia. Argentina. America Latina. Giappone. Brasile. Cuba. USA. NASA. Germania. Pakistan. Vietnam. Corea del Sud. Africa. Cina. Mediterraneo Orientale, Medio e Vicino Oriente. Personalità contemporanee, amici. Epilogo. Cronologia. Monografie. Selezione di reportage. Mostre. Filmografia. Selezione bibliografica. Indice. Ringraziamenti.