La mutazione infinita di Tetsuo il fantasma di ferro. Cofanetto Shinya Tsukamoto

SCRITTO DA
Maurizio G. De Bonis

shinya_tsukamoto-dvdSe dovessimo indicare con certezza la figura di un cineasta nipponico che sia l’interprete dell’evoluzione contemporanea del suo paese, dovremmo necessariamente indicare Shinya Tsukamoto.
Nato a Tokio nel 1960, è stato allevato a televisione, pubblicità e manga: un cocktail micidiale che avrebbe stroncato chiunque ma non uno spirito geniale e creativo come quello dell’autore di A snake of June.
Nella mente del giovanissimo Shinya, tali sollecitazioni linguistiche e di comunicazione hanno formato un tessuto di segni e impulsi che hanno finito per fondersi con la modernità tecnologica di una Tokio futuribile, compressa e in crescita vertiginosa; tutta sviluppata verso l’alto grazie a grattacieli perfetti e algidi.


Corpi mutanti, alterazioni dello stato psichico, sesso hard paradossale e ossessione per i labirinti imperscrutabili dell’agire e del pensare degli uomini. Ed ancora: ritmo ossessivo delle sequenze, uso della macchina a spalla, inquadrature funamboliche, angolazioni imprevedibili e assurde, accelerazioni improvvise, dilatazioni espressive violentissime. Il racconto nei suoi lungometraggi è sempre teso, parossistico, veloce e delirante; procede grazie a input inopinati e furibonde virate narrative.
Quello di Tsukamoto è un cinema fortemente contemporaneo che, oltre ad essere oggetto di culto per numerosi cinephiles, è diventato ospite fisso di un Festival di centrale importanza come la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Tre sono le pellicole che l’hanno maggiormente colpito e ispirato: Blade Runner di Ridley Scott, Videodrome di David Cronenberg e Tenebre di Dario Argento, ma anche il grande maestro Akira Kurosawa e la vibrante espressività di Martin Scorsese hanno certamente contribuito a costruire la cifra stilistica di un autore che, comunque, negli anni ha affinato una dimensione estetica e poetica autonoma.


shinya_tsukamoto-tetsuo_ferroIn tal senso, la pubblicazione in dvd di alcune sue opere da parte di RaroVideo è un ulteriore passo in avanti nella divulgazione della cinematografia di un filmmaker che, nonostante tutto, rimane ancora nel ghetto della cinefilia estrema.

Il cofanetto di cui stiamo parlando si intitola Shinya Tsukamoto – La mutazione infinita di Tetsuo il fantasma di ferro. Nella confezione troverete tre dvd con altrettanti titoli: Denchu Kozo no boken, mediometraggio del 1987, Tetsuo I – The Iron Man del 1989, e Tetsuo II – Body Hammer, del 1992.
Tra gli extra vogliamo segnalarvi un videontervento critico di Enrico Ghezzi e una preziosa intervista allo stesso Tsukamoto che, con assoluta lucidità e semplicità, riesce a spiegare il suo cinema anticonvenzionale.
A completare questa significativa operazione editoriale, vi è anche un volume, curato da Donatella Fumarola, composto da numerosi saggi tutti dedicati alla cinematografia alternativa di questo cineasta e da schede relative ai tre film presentati, schede accompagnate da brevi riflessioni critiche e illuminanti dichiarazioni dello stesso Tsukamoto.


©CultFrame 01/2005

 

 

CREDITI

Confanetto: La mutazione infinita di Tetsuo il fantasma di ferro / Film: Denchu Kozo no boken; Tetsuo I – The Iron Man; Tetsuo II – Body Hammer / Regia: Shinya Tsukamoto / Etichetta: RaroVideo / Anno: 2004 / 3 dvd / Lingua: Giapponese / Sottotitoli: italiano, inglese / Video: 1.33:1 4/3

 

LINK

CULTFRAME. Tetsuo  The Bullet Man. Un film di Shinya Tsukamoto

Filmografia di Shinya Tsukamoto

RaroVideo

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Maurizio G. De Bonis

Maurizio G. De Bonis è critico cinematografico e delle arti visive, curatore, saggista e giornalista. È direttore responsabile di Cultframe – Arti Visive, è stato direttore di CineCriticaWeb e responsabile della comunicazione del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Insegna Cinema e immagine documentaria e Arti Visive Comparate presso la Scuola Biennale di Fotografia di Officine Fotografiche Roma. Ha pubblicato libri sulla fotografia contemporanea e sui rapporti tra cinema e fotografia (Postcart), sulla Shoah nelle arti visive (Onyx) e ha co-curato Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio). Ha fondato il Gruppo di Ricerca Satantango per il quale ha curato il libro "Eufonie", omaggio al regista ungherese Bela Tarr. È Vice Presidente di Punto di Svista - Cultura visuale, progetti, ricerca.

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