Dal 1968 a oggi, il pessimismo tragico di George A. Romero non sembra aver subito particolari evoluzioni. Con il capolavoro La notte dei morti viventi, creò quasi quarant’anni fa un film di culto, un’opera che ha generato una svolta nell’ambito dell’horror, un racconto visionario e terrificante nel quale veniva raffigurata la drammatica involuzione della società americana, vittima del consumismo e di ossessioni autodistruttive e cannibalesche.
Nel 2005, è arrivato l’ennesimo “sequel” della serie dedicata agli zombi (Zombie – 1978, Il giorno degli Zombi – 1985), cadaveri rianimati che si nutrono di carne umana e si aggirano tristemente senza una meta precisa.Stiamo parlando de La terra dei morti viventi, lungometraggio distribuito nel nostro paese in un insulso periodo pre-vacanziero che certamente non contribuirà a premiare questo film dal punto di vista economico.
Dicevamo del pessimismo. Ebbene si, anche in questo caso Romero ha affondato il suo coltello affilato nella società contemporanea. I cosiddetti “uomini normali” sono arroccati in una città-ghetto, protetta da fiumi e filo spinato elettrificato, mentre all’esterno gli zombi si aggirano in un preda ad una trance sanguinaria e violentissima che non risparmia nessuno. Vie d’uscita non se ne vedono. Speranze, nemmeno.
Romero gioca ormai con la sua invenzione dirigendo la storia verso una deriva metaforica che sembra diventata incontrollabile e un po’ ripetitiva. Ma dopo l’11 settembre e l’ansia che ha preso gli Stati Uniti d’America, evidentemente non è possibile fare più nessuna operazione culturale che non affronti tale questione. E finisce per farlo chiaramente anche Romero, il quale non curando particolarmente la sceneggiatura ha elaborato un film basato su plot dalle palesi e scontate valenze simboliche. Non c’è frase e dialogo in questa pellicola che non abbia un secondo significato, mentre in alcune circostanze determinate espressioni sono talmente “urlate” da apparire grottesche e ironiche.
George A. Romero, cineasta di grande talento (La città verrà distrutta all’alba – 1973, Monky Shines-Esperimento del terrore – 1988, La metà oscura – 1991), si è incartato nel suo stesso universo espressivo riproponendo una vicenda che, pur adattandosi fin troppo bene ai tempi che stiamo vivendo, è ormai decisamente invecchiata. Allo stesso tempo, il regista ha spinto l’acceleratore sugli effetti splatter con viscere estirpate dai corpi e mangiate con voracità, teste staccate, sangue a fiumi.
Ciò che colpisce invece dal punto di vista strettamente filmico, è la grande capacità dell’autore di costruire inquadrature potenti e dotate di un’inquietante forza formale nonché quella di trasmettere allo spettatore una reale paura solo ed esclusivamente attraverso talune immagini dense di angoscia e cupa disperazione. La storia de La terra dei morti viventi rimane comunque aperta; dunque non è da escludere un altro film della serie.
Da notare infine la presenza nel cast di Denis Hopper, nei panni di un boss che impera nella città assediata dagli zombie, e di Asia Argento, nel ruolo di una coraggiosa combattente per la conservazione della propria umanità.
©CultFrame 07/2005
TRAMA
Ormai sulla terra le “isole” dove sopravvivono gli esseri umani sono diventate pochissime. Negli Usa una grande città si difende dai morti viventi grazie ad un complesso sistema di barriere, costituite da fiumi e reticolati elettrificati. Ogni tanto gli umani compiono dei raid in territorio ostile per rifornirsi di viveri e altre attrezzature ma non sempre le cose vanno in modo positivo. Poi, un giorno gli zombi scopriranno il modo di attraversare i fiumi e la lotta per la sopravivenza diventerà veramente drammatica.
CREDITI
Titolo: La terra dei morti viventi / Titolo originale: Land of the Dead / Regia: George A. Romero / Sceneggiatura: George A. Romero / Montaggio: Michael Doherty / Scenografia: Arvinder Greval / Fotografia: Miroslav Baszak / Musiche: Reinhold Heill, Johnny Klimek / Interpretri: Simon Baker, Asia Argento, Denis Hopper / Produzione: Atmosphere Entertainmet, Exception Wild Bunch, Romero-Grunwald productions / Distribuzione: UIP / Paese: USA, Canada, Francia, 2005 / Durata: 93 minuti
LINK
CULTFRAME. Survival of the Dead. Un film di George A. Romero
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CULTFRAME. La Horde. Un film di Yannick Dahan e Benjamin Roger
Sito ufficiale del film Land of the Dead (La terra dei morti viventi) di George A. Romero
Filmografia di George A. Romero