Good Night, and Good Luck ⋅ Un film di George Clooney

SCRITTO DA
Maurizio G. De Bonis

Alla 62a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il film di George Clooney, Good Night, and Good Luck, ha vinto l’Osella per la migliore sceneggiatura e la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile (David Strathairn). Premi certamente significativi (meritatissimo quello a Strathaim) che suonano però come una beffa. L’opera seconda di Clooney era infatti di gran lunga la migliore del concorso, una pellicola praticamente perfetta, elegante e misurata.

George Clooney sembra avere maggiore talento come regista piuttosto che come attore. Infatti, se la sua carriera di interprete prosegue in modo dignitoso ma non travolgente, quella di autore, dopo il primo riuscito esperimento (Confessioni di una mente pericolosa), ha intrapreso un percorso decisamente interessante, sia per la scelta degli argomenti trattati sia per ciò che concerne questioni prettamente stilistiche.

Clooney, nel suo secondo lungometraggio, è tornato a parlare di un’epoca oscura della storia americana: quella che può essere definita “maccartista”. L’ossessione e la paura nei confronti del comunismo provocò negli anni cinquanta delle autentiche persecuzioni nei confronti di intellettuali, scrittori, cineasti, sceneggiatori, giornalisti che non si allineavano perfettamente a un certo indirizzo culturale basato sulla fobia non solo nei riguardi del comunismo ma anche di idee che potrebbero essere collocate in un’area di sinistra ultramoderata. Caddero nella rete della caccia alle streghe molti rappresentanti di Hollywood, con tragedie umane inenarrabili, delazioni vergognose, terribili pressioni psicologiche, denunce paradossali, arresti assurdi e allontanamenti dai posti di lavoro.
George Clooney riporta alla luce tali vicende proprio in questi tempi, tempi nei quali l’informazione (internazionale) subisce degli attacchi inquietanti e la libertà di espressione sembra, in alcune occasioni, essere nuovamente messa in discussione.

Il racconto è imperniato sulla figura di Edward R. Murrow, rigoroso giornalista della CBS, conduttore di un fortunato programma serale, il quale con coraggio, inusuale all’epoca, decide di scendere in campo, rischiando in prima persona, contro il senatore McCarthy, accanito e scomposto paladino dell’anticomunismo, a capo di un’orrida Commissione per le attività antiamericane voluta dal Congresso degli USA.

Ebbene, l’autore ha costruito un film severo e composto, recitato in modo perfetto da tutti i protagonisti. La scelta del bianco e nero è stata inoltre particolarmente felice, così come l’impianto registico, molto fluido e classico ma funzionale ad esprimere il senso profondo della vicenda, ha dato solidità all’intera operazione. I novanta minuti del film sono equilibrati e organizzati istante per istante grazie al controllo assoluto delle emozioni. Good Night, and Good Luck può, in tal senso, apparire un lavoro freddo ma l’idea di eliminare ogni possibile risvolto retorico e melodrammatico ha reso il film compatto e tagliente come la lama di un rasoio.

Clooney è dunque un autore da tenere in considerazione, un cineasta che, almeno fino ad ora, ha agito senza condizionamenti, con spirito libero, uno spirito guidato dalla sua genuina anima liberal.

© CultFrame 09/2005

TRAMA
Negli anni cinquanta si sviluppa negli Stai Uniti d’America un’autentica fobia nei confronti del comunismo. Viene così istituita una Commissione per le attività antiamericana, al cui vertice si insedia il senatore McCarthy, il quale mette in atto delle feroci e ingiustificate persecuzioni contro intellettuali e artisti di “sinistra”. Il giornalista Edward R. Murrow, professionista rigoroso e coraggioso, decide di fronteggiare, con l’aiuto della sua redazione, la follia maccartista. La sua personale battaglia per la democrazia e la libertà di espressione lo metterà in grandi difficoltà; il noto conduttore televisivo, però, non si farà intimidire e giungerà senza incertezze allo scontro diretto con McCarthy.

CREDITI
Titolo: Good Night, and Good Luck / Regia: George Clooney / Sceneggiatura: George Clooney, Grant Heslov / Fotografia: Robert Helswit / Montaggio: Stephen Mirrione / Scenografia: Jim Bissel / Interpreti: George Clooney, David Strarhaim, Jeff Daniels / Produzione: Grant Heslov, Steven Soderbergh / Distribuzione: MediaFilm / Paese: USA, 2005 / Durata: 90 minuti

SUL WEB
Sito italiano del film Good Night, and Good Luck di George Clooney
Filmografia di George Clooney

Condividi
Maurizio G. De Bonis

Maurizio G. De Bonis è critico cinematografico e delle arti visive, curatore, saggista e giornalista. È direttore responsabile di Cultframe – Arti Visive, è stato direttore di CineCriticaWeb e responsabile della comunicazione del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Insegna Cinema e immagine documentaria e Arti Visive Comparate presso la Scuola Biennale di Fotografia di Officine Fotografiche Roma. Ha pubblicato libri sulla fotografia contemporanea e sui rapporti tra cinema e fotografia (Postcart), sulla Shoah nelle arti visive (Onyx) e ha co-curato Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio). Ha fondato il Gruppo di Ricerca Satantango per il quale ha curato il libro "Eufonie", omaggio al regista ungherese Bela Tarr. È Vice Presidente di Punto di Svista - Cultura visuale, progetti, ricerca.

Articoli correlati

Previous
Next

1

About

New CULTFRAME – Arti Visive rappresenta la naturale evoluzione della precedente rivista fondata nel 2000. Vuole proporre ai lettori un quadro approfondito della realtà creativa italiana e internazionale. L’intenzione è quella di cogliere ogni nuovo fattore che possa fornire sia agli appassionati che agli addetti ai lavori un affresco puntuale e moderno riguardo gli sviluppi odierni delle Arti Visive.

3

COPYRIGHT © 2024 CULTFRAME – ARTI VISIVE.
TUTTI I DIRITTI RISERVATI. AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI ROMA N. 152 DEL 4 MAGGIO 2009