Video in Italy. Cofanetto RaroVideo

SCRITTO DA
Maurizio G. De Bonis

video_in_italyNegli ultimi anni abbiamo assistito ad una proliferazione incontrollata, e a volte non significativa, di quella che viene definita in maniera fin troppo onnicomprensiva “videoarte”. Le ultime Biennali di Venezia, ma anche altre manifestazioni come Documenta, ci hanno proposto tutto e il contrario di tutto, in un vortice creativo/espositivo non sempre chiaro sia sotto il profilo teorico, in particolar modo linguistico, sia sotto quello più strettamente tecnico.

Nel campo della videoarte italiana agiscono autori che hanno provenienze ed estrazioni totalmente diverse, a dimostrazione che in questa schematizzazione rientrano casi e forme espressive che affondano le radici in territori che sembrano lontani ma che ormai da anni sono divenuti contigui: cinema, videoclip, pubblicità, arte contemporanea, videoinstallazioni, videodanza e videoteatro, arte digitale. E’ una questione di compenetrazione dei linguaggi audiovisivi, non ancora metabolizzata perfino dagli addetti ai lavori, studiosi compresi.


Nel tentativo di fare luce su un settore multiforme, stratificato e complesso come quello del video (italiano), il critico Bruno di Marino ha elaborato per RaroVideo un interessante cofanetto denominato proprio Video in Italy.

Si tratta di un’operazione culturale e teorica di tutto rilievo poiché rappresenta un tentativo di “riassumere” in modo attento le tendenze che hanno determinato l’evoluzione della video creatività dal 1996 al 2005. Nel libro che accompagna i dvd che compongono l’opera, Bruno di Marino sostiene: “Lungi dal voler essere rappresentativi né tanto meno esaustivi, l’idea di partenza di Video in Italy era quella di proporre una varietà di stili e di approcci all’immagine elettronica. E anche una varietà di geografie, dal momento che gli autori provengono da varie regioni, dal sud al nord della penisola…”. Siamo, dunque, in presenza di una vera e propria antologia del video di casa nostra che non ha l’ardire di isolare solo le esperienze positive, escludendo quelle reputate non significative, ma vuole fornire indicazioni utili a tutti coloro i quali studiano questo settore artistico. Così, Bruno di Marino, in qualità di critico/curatore, ha dovuto necessariamente operare una scelta, scelta che ha nostro avviso ha privilegiato le diversità.

Ecco così che sono collocate nel dvd n.1 opere estremamente difformi come quella della coppia Bianco-Valente, concentrata sul rapporto tra tecnologia, processi mentali e funzionamento del corpo, e di Ciprì e Maresco, autori invece fortemente ancorati ad un’impostazione visuale che richiama in primo luogo l’estetica della fotografia in bianco e nero e successivamente quella del linguaggio del cinema.

Ed ancora: le sperimentazioni di Alessandro Amaducci, dense di citazioni filmiche buñueliane sono seguite nell’ordine del dvd dai “poetismi visionari” di Asia Argento, mentre il tema del corpo è affrontato con estrema abilità da Fabio Massimo Iaquone.

Se proprio fossimo chiamati ad esprimere una preferenza nell’ambito dei video selezionati non possiamo evitare di citare Origine e deposizione di Studio Azzurro, video di grande suggestione visiva con richiami evidenti a un pittorialismo di straordinaria forza estetica ed una citazione visuale legata al Mantegna.
Il cofanetto di Rarovideo contiene anche un secondo dvd con extra decisamente stimolanti tra i quali vi segnaliamo l’intervista a Bianco-Valente per la trasmissione Interrupt (2005) e i disegni preparatori per lo spettacolo The Cenci (1997) di Studio Azzurro.


©CultFrame 05/2006



I VIDEO

1999, tratto da Che fine ha fatto BabyLove? di Alessandro Amaducci (2004)
La scomparsa di Asia Argento (2000)
Deep in my Mind di Bianco-Valente (1997)
Deep Blue Ocean of Emptiness di Bianco-Valente (2002)
Berliner Perspektiven (I-XXIV) di Manuele Bossolasco (2000) Conundrum di Cane CapoVolto (2001)
Senza foce di Carloni e Franceschetti (1997) Errante erotico eretico di Carloni e Franceschetti (1998) Il manocchio di Ciprì e Maresco (1996)
Cieli altissimi retrocedenti. Tricologia di Palermo di Salvo Cuccia (1998)
Periodictable di Fabio Massimo Iaquone (2003)
La festa delle rose di Alessandra Pescetta (2005)
Vieni di Monica Petracci, Silvia Bottiroli (2003)
Woodsroads di Saul Saguatti (2003-2005)
Origine e deposizione di Studio Azzurro (1997)

 

CREDITI

Titolo: Video in Italy / Etichetta: Rarovideo / Collana: Interferenze / A cura di Bruno Di Marino / 2 Dvd /  Durata: 115’33” / Anno: 2006 / Video: 4:3 / Audio: Dolby surround 2.0 / Booklet: Italiano/Inglese

 

LINK

Il sito di Studio Azzurro

Il sito di Bianco-Valente

Il sito di Alessandro Amaducci

Il sito di Asia Argento

RaroVideo

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Maurizio G. De Bonis

Maurizio G. De Bonis è critico cinematografico e delle arti visive, curatore, saggista e giornalista. È direttore responsabile di Cultframe – Arti Visive, è stato direttore di CineCriticaWeb e responsabile della comunicazione del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Insegna Cinema e immagine documentaria e Arti Visive Comparate presso la Scuola Biennale di Fotografia di Officine Fotografiche Roma. Ha pubblicato libri sulla fotografia contemporanea e sui rapporti tra cinema e fotografia (Postcart), sulla Shoah nelle arti visive (Onyx) e ha co-curato Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio). Ha fondato il Gruppo di Ricerca Satantango per il quale ha curato il libro "Eufonie", omaggio al regista ungherese Bela Tarr. È Vice Presidente di Punto di Svista - Cultura visuale, progetti, ricerca.

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