Esiste un territorio espressivo nel quale l’estetica del videoclip musicale si fonde perfettamente con la poetica straniante e concettuale della videoarte. Quando un prodotto audiovisivo breve si colloca all’interno di questo territorio, ecco il manifestarsi improvviso di piccoli miracoli artistici che raccolgono armoniosamente in egual misura le istanze della comunicazione promozionale e quelle della poesia visuale.
Se ci accostiamo alla recente produzione di clip musicali, il nostro pensiero non può che andare a So Dazed di Quio.
Si tratta di un vero e proprio gioiello, video raffinatissimo, essenziale, moderno e che allo stesso tempo recupera la lezione di uno dei maestri (nonché vero e proprio inventore), dell’estetica del videoclip: il polacco Zbig Rybczynski. Dietro la macchina da presa è la regista Christine Lang, la quale ha elaborato un impianto espressivo di notevole interesse che affonda le sue radici anche nelle tendenze estetiche di certa fotografia contemporanea soprattutto al livello cromatico).
Protagonista del “racconto” è una giovane spaesata ragazza (Quio) che si trova all’interno di una stanza dai colori leggeri e freddi. Improvvisamente, i movimenti che sembrano del tutto naturali si decompongono in una algida e compassata perdita delle coordinate dello spazio-tempo. Gli oggetti sono disposti in modo tale da contraddire la legge di gravità e di conseguenza le azioni della protagonista sono organizzate attraverso meccanismo del tutto inusuale. La presa di coscienza di questa condizione non genera nell’interprete una drammatizzazione del suo comportamento, anzi ciò che si verifica è che la fanciulla inizia a prendere confidenza con le nuove coordinate del suo piccolo fantastico microcosmo, con soavità e una certa dose di ironia.
La regia è essenziale, pacata, glaciale e si basa quasi esclusivamente su invenzioni interne a inquadrature fisse elaborate anche grazie alla bravura dell’operatore Rasmus Sievers. La sensazione che si prova è quella di vedere rappresentata una sorta di dimensione parallela della realtà, un universo contiguo al nostro e basato su leggi fisiche diverse. La protagonista vive un’avventura assurda e surreale senza scomporsi ma con l’impassibilità di chi è parte integrante di un’opera d’arte straniante. Dunque Quio, più che come cantante, si comporta all’interno del video come una geniale e stralunata performer. E proprio questo tocco registico fornisce a So Dazed un’atmosfera che avvicina questo testo audiovisivo alla videoarte.
©CultFrame 07/2006
CREDITI
Videoclip: So Dazed / Regia: Christine Lang / Fotografia: Rasmus Sievers / Interprete: Quio / Album: Like Oooh! / Etichetta: Agf Producktion, 2006 / Produzione: HFF, KHM
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