Miami Vice ⋅ Un film di Michael Mann

SCRITTO DA
Nikola Roumeliotis
Frame tratto dal film Miami Vie di Michael Mann

Chi crede che Miami Vice, il nuovo film di Michael Mann, sia una versione cinematografica del classico omonimo telefilm, peraltro prodotto e creato, insieme ad Anthony Yerkovich, negli anni ’80 dallo stesso Mann, si sbaglia di grosso. Miami Vice è al massimo una riflessione “su” quei personaggi, “su” quei ritmi, “su” quei colori e per lo più “20 anni più tardi”. È comunque interessante andare a vedere quali sono le linee che legano questo action movie alla filmografia del regista, formata da pochi titoli, uno diverso dall’altro, almeno per quel che riguarda le tematiche, ma anche così simili, annodati inesorabilmente da un fil rouge che è il loro stesso autore e la sua passione eccezionale per il cinema.

Una carriera cominciata con un poliziesco nerissimo come Strade Violente in cui con una forza morale incredibile, Mann, mette in scena le crepe di una società corrotta senza nessuna possibilità di redenzione. Temi che ritornano nel suo Heat-La sfida del 1995 e che vengono rafforzati con lo straordinario Collateral. I colori passano dal nero al rosso con l’horror La Fortezza e il gruppo di disperati che deve affrontare una entità malefica durante la Seconda Guerra mondiale e col thriller orrorifico Manhunter-Frammenti di un omicidio, tratto dal romanzo di Thomas Harris. E poi personaggi caratterizzati con cura, tratteggiati con sfumature e dettagli. Personaggi che cercano di vedere oltre la superficie delle cose, per continuare a vivere, persi come sono dentro gli ingranaggi di una società che si muove ad una velocità incredibile e impedisce di fermare lo sguardo.

Il tema della visione ritorna anche in Miami Vice: infatti nessuno è quello che sembra e il “solito” gioco di guardie e ladri si moltiplica all’infinito facendo perdere i contorni ad una storia in cui i “buoni” uccidono con la stessa facilità dei “cattivi” e i “cattivi” soffrono come se fossero dei “buoni”. E Michael Mann hitchcockianamente recupera lo sguardo come specchio dell’anima: da quello contemplativo e decadente di Colin Farrell, che tradisce una volontà di morte, molto lontano dalla “faccia da schiaffi” del suo simulacro televisivo Don Johnson, a quello malinconico e continuamente preoccupato, alle prese com’è con una vita che forse non ha scelto, di Jamie Foxx, sono lì a testimoniare un mondo isolato e privo di sole e dunque di verità (grande parte del film è ambientato di notte oppure nella penombra) e in cui la legge del più forte fa da padrone. Il tutto portato avanti da una messa in scena visionaria – aggettivo forse troppo abusato per il cinema del nostro ma necessario – sincopata, dai colori lividi, il ritmo frenetico e dalle linee astratte che impediscono alla storia di diventare classica e perciò (oggi) un po’ paludosa.

Colin Farrell tratteggia magistralmente un poliziotto frustrato, bisognoso di quegli affetti di cui la vita lo ha privato, mentre Jamie Foxx attraversa il film con un’impareggiabile espressione di disgusto, lui, unico corpo moderno all’interno di questa tragedia greca. Infine: c’è chi ha detto che Gong Li è solo una presenza decorativa in Miami Vice. Ma se lo è, lo è nello stesso modo in cui lo è stata Venere nella storia della guerra di Troia.

© CultFrame 10/2006

TRAMA
L’FBI richiede l’aiuto delle autorità di Miami per smascherare gli autori di un rilevante traffico di droga. Le indagini sotto copertura vengono affidate ai detective Ricardo ‘Rico’ Tubbs e James ‘Sonny’ Crockett. I due si mettono subito in azione spacciandosi come Sonny Burnett e Rico Cooper piloti di offshores e contrabbandieri, partecipando alle manovre dei narcotrafficanti capeggiati da Arcángel de Jesús Montoya insieme ad Isabella, affascinante amministratrice di origine cubano/cinese. Man mano che vanno avanti con le indagini, i due poliziotti mettono a rischio la loro copertura soprattutto quando Sonny inizia una relazione con Isabella e la famiglia di Rico viene messa in pericolo…

CREDITI
Titolo: Miami Vice / Regia: Michael Mann / Sceneggiatura: Michael Mann / Fotografia: Dion Beebe / Montaggio: Paul Rubell, William Goldenberg / Scenografia: Victor Kempster Dreville / Musiche: John Murphy / Interpreti: Colin Farrell, Jamie Foxx, Gong Li, Naomi Harris, Luis Tosar / Produzione: Universal Pictures, Michael Mann Productions / Distribuzione: UIP / Paese: USA, 2006 / Durata: 134 minuti

SUL WEB
Sito ufficiale del film Miami Vice di Michael Mann
Filmografia di Michael Mann

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Nikola Roumeliotis

Nicola Roumeliotis, giornalista, critico cinematografico, si occupa da anni dei generi cinematografici ma anche esperto musicale privilegiando la musica jazz e il lounge. Voce storica di Radio Città Futura per la quale ha creato format e condotto trasmissioni dal 1992 al 2006. Dopo aver contribuito a creare la web radio della Fandango insieme a Johnny Palomba e trasmesso su LifeGate Radio dal 2011 ha una propria agenzia giornalistica dedicata al cinema come NRCinema News.

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