Dopo il matrimonio ⋅ Un film di Susanne Bier

SCRITTO DA
Nikola Roumeliotis

susanne_bier-dopo_il_matrimonio1Lasciate che il mondo cattolico continui a difendere i valori della famiglia tradizionale a spada tratta. In altre parti del mondo la pensano diversamente. E non intendiamo cose trasgressive, tipo famiglie con i genitori dello stesso sesso. Per carità. Solo che in Danimarca, tanto per fare un nome a caso (ma non troppo), dato che la regista Susanne Bier e il suo nuovo film Dopo il matrimonio provengono dal paese di Hans Christian Andersen, preferiscono affrontare i veri sentimenti e i rapporti più genuini che nascono all’interno di una famiglia, anche e soprattutto allargata, e perciò moderna, piuttosto che la loro essenza ideologica.
Dopo il matrimonio si pone subito come una riflessione sulle necessità dell’uomo moderno. Perciò ecco che il protagonista, un bravissimo e, perché no, bello Mads Mikkelson, torna in patria dall’India per trovare i soldi necessari per il suo orfanotrofio, esprimendo così attraverso il personaggio di Jacob tutto il nostro buonismo nei confronti dei paesi più poveri. In India, Jacob, è andato pieno di alcool e solo per fare la sua piccola rivoluzione nei confronti della società, ed è riuscito a sopravvivere unicamente grazie ai sensi di colpa. Insomma, uno che ormai sa che cosa è la sofferenza e che si confronta, nel nostro caso, con un “capitale” non troppo cinico, nella persona di Jorgen, un riccone alla maniera europea, fortemente desideroso (ma c’è un motivo sotto) di finanziare i progetti del nostro.


susanne_bier-dopo_il_matrimonio2Ma quello di Susanne Bier non è né un film politico né una pellicola a sfondo sociale, è soprattutto un melodramma. Solo che i melodrammi di oggi non possono che essere politici o sociali. Così, Jacob scopre che Jorgen ha sposato il suo grande amore, abbandonato anni fa, e che la figlia che sta portando all’altare non è altro che la propria figlia. Solo i greci avrebbero potuto fare meglio! Susanne Bier racconta tutto ciò con estremo distacco, tipicamente danese, oseremmo dire, senza isterismi nevrotici anche se di personaggi nevrotici il suo film ne ha parecchi, e con una straordinaria capacità narrativa pur senza sciogliere ogni nodo, rendendo così il tutto più misterioso ed accattivante. Non a caso l’hanno invitata gli americani a girare un film con Halle Berry e Benicio del Toro. Ma siamo ancora molto lontani da qualsiasi, e molto probabile, sentimento annacquato; si sa come sono le majors se si tratta di adolescenti e famiglie… mica siamo tutti Gregg Araki o Todd Solondz.


Dopo il matrimonio ha dalla sua una visione inedita dei dubbi di “una famiglia in un interno”, e come il film precedente della regista, Non desiderare la donna d’altri, indulge con estrema sensibilità sugli sguardi, sui volti, il movimento delle mani e addirittura sulle pieghe della bocca, riuscendo a farci vedere l’anima dei personaggi allo stesso modo in cui Alfred Hitchcock riusciva a farci vedere che cosa succedeva nella mente di James Stewart ne La donna che visse due volte. Dopo il maestro inglese solo Alain Resnais e Rainer Werner Fassbinder sono riusciti ad offrirci un vero tuffo nel subconscio umano, attraverso la narrazione per immagini, semplici, chiare, lucide e ambiguamente coerenti. Susanne Bier nel suo ultimo film Dopo il matrimonio è arrivata molto vicina.


© CultFrame 12/2006

 

TRAMA

Dopo aver dedicato la sua vita ai bambini indiani abbandonati, Jacob Petersen, si ritrova impotente di fronte alla chiusura dell’orfanotrofio dove prestava il suo servizio. Inaspettatamente però, un uomo d’affari gli offre la somma di 4 milioni di dollari per continuare a fare il suo lavoro… Naturalmente però, ci sono delle condizioni da rispettare… Così Jacob ritroverà un pezzo del suo passato che inevitabilmente gli cambierà la vita.

CREDITI

Titolo: Dopo il matrimonio / Titolo originale: Efter brylluppet / Regia: Susanne Bier / Sceneggiatura: Anders Thomas Jensen / Fotografia:Morten Søborg, DFF / Montaggio: Pernille Bech Christensen, Morten Højbjerg / Scenografia: Søren Skjær / Musiche: Johan Söderqvist / Interpreti: Mads Mikkelsen, Rolf Lassgard, Sidse Babett Knudsen, Stine Fischer Christensen / Produzione: Sisse Graum Jørgensen / Distribuzione: Teodora Film / Paese: Francia, 2006 / Durata: 112 minuti

 

SUL WEB

Sito ufficiale del film Dopo il matrimonio di Susanne Bier (in danese)

Filmografia di Susanne Bier

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Nikola Roumeliotis

Nicola Roumeliotis, giornalista, critico cinematografico, si occupa da anni dei generi cinematografici ma anche esperto musicale privilegiando la musica jazz e il lounge. Voce storica di Radio Città Futura per la quale ha creato format e condotto trasmissioni dal 1992 al 2006. Dopo aver contribuito a creare la web radio della Fandango insieme a Johnny Palomba e trasmesso su LifeGate Radio dal 2011 ha una propria agenzia giornalistica dedicata al cinema come NRCinema News.

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