Avere Saturno, il pianeta della maturità, dell’introspezione e dei cambiamenti, contro può creare non pochi problemi nella nostra vita quotidiana. Almeno cosi dicono gli astrologhi. Ma realizzare un film con Saturno contro non può che essere nefasto. Così diciamo noi. E anche se il regista Ferzan Ozpetek ha tardato di ben due mesi la realizzazione della sua nuova fatica ed ha anticipato di uno l’uscita per evitare di avere le stelle contro, il suo Saturno contro, appunto, non convince molto.
Ozpetek indubbiamente possiede un ottimo mestiere: morbide carrellate, movimenti di macchina ariosi, grande lavoro sul suono, buona direzione di (alcuni) attori. E nonostante ciò questa storia di rapporti umani che vanno oltre le tendenze sessuali di ognuno, almeno secondo il regista, risulta poco comprensibile. Non si capisce che cosa fanno tutti questi personaggi intorno alla tavola che spesso allestisce il bel Lorenzo, gay che convive con un giovane scrittore; non si capisce perché litigano e, soprattutto, perché si amano. E se nell’amore non possiamo applicare delle ragioni molto concrete, nei rapporti d’amicizia sì e in Saturno contro l’amicizia è un tema importante seppur sviluppato all’acqua di rose.
Per un film corale come quello del cineasta turco si potrebbero scomodare molti precedenti illustri: da Il grande freddo di Lawrence Kasdan al Gli amici di Peter di Kenneth Branagh e persino un piccolo grande film oggi un po’ dimenticato come Georgia’s Friends di Arthur Penn. Ma non lo faremo. Perché in Saturno contro manca l’approfondimento psicologico dei personaggi, e sono troppi per non farci caso, le motivazioni per cui compiono le loro gesta e soprattutto il perché dicono certe cose.
L’artificiosa sceneggiatura è dello stesso regista e di Gianni Romoli, produttore del film insieme a Tilde Corsi. Il mondo creato da Ferzan Ozpetek, che è quello del regista come lui stesso ammette, non ha valori universali. E’ un (micro) cosmos che non riflette null’altro se non la sua incapacità di farci sentire suoi complici (e per un film che parla di complicità è deleterio) e la mancanza di un punto di vista preciso. Ozpetek è in buona fede e vuole dire molte cose, dai rapporti amorosi omo ed etero alla morte fino all’elaborazione del lutto, ma il “bello” del cinema italiano di oggi, trappola in cui cadono molti registi di buona cultura come il cineasta del Le fatte ignoranti, impedisce la creazione di riferimenti culturali propri. Così, Saturno contro finisce col diventare l’ennesima pellicola “carina” e che appagherà il gusto liberal dei borghesi radical “chic”. Scusate l’uso di parole un po’ antiquate ma se solo il regista ci avesse dato delle indicazioni più precise sulla collocazione sociale dei suoi personaggi (in fondo Saturno contro è un film sì studiato a tavolino ma realistico) avremmo forse fatto di meglio….
Stefano Accorsi e Margherita Buy ripetono stancamente i caratteri che sono stati loro appiccicati dal cinema italiano negli ultimi anni; Pierfrancesco Favino ed Ennio Fantastichini si difendono con dignità dalle convenzioni dei loro ruoli e Luca Argentero è un bel vedere. Unica sorpresa l’insolitamente misurata Ambra Angiolini, forse nel ruolo della sua vita, che ci regala il solo momento effettivamente emozionante legato ad una lunga e stupenda carrellata alla Hitchcock. Poi ci sono “i soliti” grandi caratteristi: da Milena Vukotic e le divertenti Lunetta Savino e Serra Yilmaz fino l’impagabile Luigi Diberti, Filippo Timi e la solare Isabella Ferrari.
Così dopo gli sguardi verso l’esterno attraverso le finestre di fronte e i gesti caritatevoli fatti con il cuore (sacro) questo ritorno di una famiglia (allargata) al suo interno appare irrisolto e avrebbe richiesto, per la complessità dei personaggi, qui solo abbozzati, un altro film forse più lungo e perché no, una serie tv. Almeno lì il pubblico dovrebbe essere meno esigente.
©CultFrame 02/2007
TRAMA
Un gruppo di quarantenni, affronta il tema della separazione e della paura di restare soli, in momento critico come quello che stiamo attraversando in questi anni, tra crisi economica, terrorismo internazionale e l’angoscia per il contagio delle nuove malattie. Il tema della separazione, sia nell’amicizia che nell’amore, e l’impossibilità di accettarla li costringe a confrontarsi con i loro sentimenti, le loro emozioni e i loro sgomenti più profondi e laceranti.
CREDITI
Titolo: Saturno contro / Regia: Ferzan Ozpetek / Sceneggiatura: Gianni Romoli, Ferzan Ozpetek / Fotografia: Gianfilippo Corticelli / Interpreti: Stefano Accorsi, Margherita Buy, Pierfrancesco Favino, Serra Yilmaz, Ennio Fantastichino, Ambra Angiolini, Luca Argentero, Filippo Timi, Michelangelo Tommaso / Montaggio: Patrizio Marone / Scenografia: Massimiliano Nocente / Musiche: Giovanni Pellino in arte Neffa / Produzione: Tilde Corsi e Gianni Romoli / Distribuzione: Medusa Film / Paese: Italia, 2007 / Durata: 110 minuti
LINK
CULTFRAME. Spot AIRC diretto da Ferzan Ozpetek
Sito ufficiale del film Saturno contro di Ferzan Ozpetek