Non sappiamo che cosa abbia pensato il presidente americano George W. Bush quando ha visto in giro il suo necrologio ma questi sono i rischi che potrebbe correre un personaggio pubblico! E’ arrivato in Italia Death of a President il mockymentary (documentario finto) di fantapolitica di Gabriel Range, vincitore del Premio della Critica al festival di Toronto, che ci mostra George W. Bush assassinato durante una sua apparizione pubblica a Chicago: il quinto Presidente degli Stati Uniti morto ammazzato. E bisogna ammettere, anche se Bush è uno dei Presidenti degli States meno amati, ancora meno di Ronald Reagan, la cosa fa un certo effetto. Evitando le caratterizzazioni pesanti usate da Hillary Clinton (schifoso, disgustoso e disprezzabile), anche perché il film di Range non le merita, l’idea di far vedere le conseguenze della morte di un Presidente ancora vivo e (troppo) vegeto ha qualcosa di geniale.
Death of a President si articola su due livelli: un apprezzato gioco iniziale sul come l’evento si va a verificare e la ricostruzione dell’assassinio vero e proprio, in cui si dà sfogo a tutta una serie di forzature a cui le prove vengono sottoposte al fine di incastrare un innocente. Che poi è, guarda caso, un cittadino di origine siriana che viene incriminato con delle prove puramente indiziarie. Quello che colpisce maggiormente nel film di Gabriel Range è l’occhio divertente e divertito, tipicamente british, con il quale osserva l’entourage di George W. Bush, e di tutti i presidenti statunitensi, mettendo in burla un mondo pieno di retorica e di passione patriottica molto americano.
E poi il come è stato girato: un perfetto mix tra immagini di repertorio e altre realizzate dal regista, mescolate con scene prese da documentari, discorsi, apparizioni pubbliche e interventi vari, fattori che sono unite insieme per creare dal nulla un evento che non si è mai svolto e altre abilmente manipolate come per esempio le immagini dei funerali di Reagan che con un sonoro adeguato diventano quelle dei funerali di… Bush senza dimenticare la stupenda scelta dei volti terribilmente anonimi dei suoi interpreti che danno all’insieme un tocco di “cinema verità” invidiabile.
Anche se la premessa di Death of a President ha sicuramente un carattere sovversivo il tutto viene presentato in maniera rispettosa e dignitosa. Il film, girato con le modalità di un (ottimo) thriller, emoziona e propone una storia avvincente, dando vita ad un action movie politico-provocatorio che rivela verità più ampie. Ma il film non è a favore della violenza; piuttosto ne mostra gli effetti dannosi. Non tanto un retaggio pacifista ma piuttosto una linea che discende dagli imprescindibili lavori di un regista come Peter Watkins, e in particolare del suo docudramma The War Game. Forse non sapremo mai che cosa abbia pensato il Presidente Bush a proposito del suo necrologio ma possiamo immaginare che cosa non farà il 19 ottobre 2007, giorno in un cui si svolge Death of a President: non andrà a Chicago!
©CultFrame 03/2007
TRAMA
Chicago, 19/10/2007. Il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, viene raggiunto da una serie di colpi di pistola, che lo uccideranno. Prenderà il suo posto Dick Cheney. Sullo sfondo delle proteste pacifiste contro la guerra in Medio Oriente e la paura per gli esperimenti nucleari della Corea del Nord, l’FBI inizia le indagini per trovare i responsabili.
CREDITI
Titolo: Morte di un Presidente / Titolo originale: Death of a President / Regia: Gabriel Range / Sceneggiatura: Gabriel Range, Simon Finch / Fotografia: Graham Smith / Montaggio: Brand Thumim / Musiche: Richard Harvey / Interpreti: Hend Ayoub, Jay Patterson, James Urbaniak, Christian Stolte, Becky Ann Baker / Produzione: Gabriel Range, Simon Finch, Ed Guiney, Robin Gutch / Distribuzione: Lucky Red / Paese: GB, 2006 / Durata: 96 minuti
LINK
Sito italiano del film Morte di un Presidente di Gabriel Range