Invasion. Un film di Oliver Hirschbiegel

SCRITTO DA
Maurizio G. De Bonis

oliver_hirschbiegel-invasion1Le modalità produttive di Hollywood sono note. Si punta su due elementi fondamentali: un’idea appetibile per il grande pubblico e una star che possa amplificare le implicazioni glamour dell’operazione industriale. L’idea è in genere fatta sviluppare a sceneggiatori navigati che conoscono perfettamente i meccanismi della narrazione commerciale. Quando non si riesce a trovare spunti interessanti, ecco che può partire l’operazione re-make.

Prendiamo il caso di Invasion. L’idea: riportare sul grande schermo il romanzo di The Body Snatchers di Jack Finney, già materia cinematografica affrontata da Don Siegel nel 1956, da Philip Kaufmann nel 1978 e da Abel Ferrara nel 1993. La star: Nicole Kidman, diva ormai plastificata in grado di attirare l’attenzione dello spettatore medio non appassionato di cinema ma molto attento al gossip. I produttori di Invasion hanno però voluto mascherare questo prodotto industriale da operazione autoriale di stampo europeo affidando la regia al tedesco Oliver Hirschbiegel, già artefice di uno dei lungometraggi più controversi degli ultimi anni: La Caduta (sulle ultime ore di vita di Hitler e dei suoi fedelissimi).

Cosa ne è uscito fuori da questo miscuglio? Un film profondamente sfuggente, preoccupante per le sue implicazioni culturali e contenutistiche, neanche tanto disturbante sotto il profilo strettamente filmico.

oliver_hirschbiegel-invasion2Siamo ancora una volta alle prese con entità aliene (questa volta gelatinose) che si impadroniscono dei corpi e dei cervelli degli umani, privandoli delle emozioni. Il tutto nel tentativo di creare una società omologata, nella quale tutti i comportamenti siano uguali e i sentimenti totalmente banditi. Per non cadere preda di questi esseri non bisogna dormire, metafora neanche tanto sottile che intende mettere in guardia rispetto al disinteresse sociale, all’abitudine qualunquistica. Fino a qui niente di nuovo e di sconvolgente. Ma a ben guardare, fattori che fanno rabbrividire ce ne sono, e molti.

Tutta la vicenda si svolge mentre nel mondo infuriano disgrazie e guerre. Si sentono telegiornali parlare dell’Iraq e del Darfour. E la conclusione con la vittoria dei “buoni”, lascia allo spettatore degli interrogativi un po’ fastidiosi. Cosa si nasconde dietro la metafora dell’invasione aliena? Il “pericolo del fondamentalismo islamico”? Forse. Un altro elemento quasi subliminale che viene incuneato nella storia ci ha fatto quasi sobbalzare sulla sedia; e tale elemento può essere riconosciuto solo da pochi spettatori molto attenti ed esperti. Uno dei personaggi più cattivi, il quale cerca di infettare i propri familiari, è connotato a livello religioso (anche se, lo ripetiamo, è un aspetto di cui solo pochi si potranno rendere conto). Tale fattore ci ha sinceramente trasmesso una forte inquietudine, poiché si riconosce in questo escamotage la volontà di trasmettere certi messaggi in maniera ambigua, appunto.


Invasion, oltretutto, è film che trova il suo lato più debole in una sceneggiatura fortemente approssimativa e per nulla coinvolgente. Tutto l’impianto visuale è terribilmente patinato e basato quasi esclusivamente sul volto sempre uguale di Nicole Kidman, attrice che sembra non avere più nulla da dare di concreto al cinema.


©CultFrame 10/2007

 

 

TRAMA

Esseri alieni sottoforma gelatinosa si introducono nel corpo umano rendendo gli individui incapaci di riprovare sentimenti e di vivere secondo convinzioni personali. Una psichiatra di Washington cerca disperatamente insieme al suo nuovo compagno, un medico, di trovare un modo per non cadere preda degli alieni. Il figlio della donna, a causa di una malattia infantile, è immune. Sarà proprio questo fattore a far resistere la psichiatra disperatamente.

CREDITI

Film: Invasion / Regia: Oliver Hirschbiegel / Sceneggiatura: Dave Kajganich / Fotograifa: Rainer Klausmann / Montaggio: Hans Funck, Joel Negron / Musiche: John Ottoman / Interpreti: Nicole Kidman, Daniel Craig, Jeremy Northam, Jackson Bond, Jeffrey Wright / Produzione: Warner Bros, Silver Pictures, Vertigo Entertainment / Distribuzione: Warner Bros / Paese: USA, 2007 / Durata: 94 minuti

 

LINK

Sito ufficiale del film Invasion

Filmograifa di Oliver Hirschbiegel

Warner Bros.

 

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Maurizio G. De Bonis

Maurizio G. De Bonis è critico cinematografico e delle arti visive, curatore, saggista e giornalista. È direttore responsabile di Cultframe – Arti Visive, è stato direttore di CineCriticaWeb e responsabile della comunicazione del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Insegna Cinema e immagine documentaria e Arti Visive Comparate presso la Scuola Biennale di Fotografia di Officine Fotografiche Roma. Ha pubblicato libri sulla fotografia contemporanea e sui rapporti tra cinema e fotografia (Postcart), sulla Shoah nelle arti visive (Onyx) e ha co-curato Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio). Ha fondato il Gruppo di Ricerca Satantango per il quale ha curato il libro "Eufonie", omaggio al regista ungherese Bela Tarr. È Vice Presidente di Punto di Svista - Cultura visuale, progetti, ricerca.

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