La promessa dell’assassino. Un film di David Cronenberg

SCRITTO DA
Nikola Roumeliotis

david_cronenberg-promessa_assassinoNel 1980 moriva Alfred Hitchcock lasciando un’inestimabile eredità cinematografica ed uno stile grafico nella raffigurazione della violenza, quella dei buoni e anche dei cattivi, davvero ineguagliabile. Nel 1982 Robert Bresson gira il suo film più hitckockiano L’Argent con cui ci fa catapultare in una società quotidiana in cui la violenza è l’unica via d’uscita. Poi arriva David Lynch e la linea che divide il bene dal male diventa sempre più sottile. Oggi David Cronenberg con il suo La promessa dell’assassino sembra dire che la violenza si è così tanto insinuata nel nostro mondo che noi ne facciamo parte semplicemente senza rendercene conto. Già nel suo film precedente, il regista canadese aveva raccontato la storia di questa violenza. Ma mentre in A History of Violence il grottesco prendeva il sopravvento, in questa sua nuova fatica tutto diventa molto più cupo e primordiale. E torna anche l’ossessione per il corpo ma non più per il suo interno ma per la sua superficie. Corpi mostrati e martoriati, come spazi sui quali si incide la propria memoria, luogo inesplorato delle impronte del passato. Corpi su cui i tatuaggi raccontano i trascorsi dei protagonisti nelle prigioni, forse siberiane. Quegli stessi corpi si trascinano poi nelle saune, in odore di omosessualità, per incontri di lavoro durante i quali vengono esibiti disegni neo-nazisti sulla pelle.


Un mondo tutto al maschile, quasi da manuale gay, in cui gli uomini sono condannati alla solitudine e le donne sono elementi estranei da espellere oppure da violare. David Cronenberg non è certo tenero con nessuno ne La promessa dell’assassino: ne con la dolce Naomi Watts che dimostra sì una forza di volontà ma anche un’ingenuità imbarazzante nel non riconoscere il grande lupo cattivo nel mellifluo Armin Mueller Stahl (ve lo ricordate in Music Box di Costa Gavras?), né con il suo protagonista, il glaciale Viggo Mortensen, il quale da cowboy solitario dimostra più di un’ambiguità davanti agli spettacoli della morte e del desiderio sessuale animalesco di Vincent Cassel. Attraverso queste figurine da teatro di grand-guignol (e possiamo aggiungere il personaggio dello zio, interpretato dal regista polacco Jerzy Skolimowski e l’impaurita mamma, ruolo ricoperto da Sinéad Cusack), Cronenberg analizza la regressione del nostro mondo a fenomeni che tutti noi avremmo voluto dimenticare. Ritorno ad usanze e riti che hanno portato l’umanità verso guerre sanguinarie, durante le quali l’essere umano veniva sopraffatto non solo dai suoi simili ma anche dalle sue stesse debolezze.


Così, in questo grandioso film politico mascherato, come tra l’altro sono tutte le pellicole del regista, da film di genere, Cronenberg dà sfoggio a tutta la sua capacità tecnica creando un racconto lineare grazie anche ad un’ambientazione londinese inedita fotografata in maniera eccellente dal fedele Peter Suchitzky, e a un montaggio sincopato che ricostruisce la storia come un in gioco di scatole cinesi, senza tradire mai le aspettative dello spettatore e nemmeno sottovalutando la sua intelligenza. Dopo aver visto la scena in cui Viggo Mortensen nudo lotta con due energumeni vestiti con abiti di pelle nera non possiamo non dire a voce alta: questo sì che è grande cinema come si faceva, purtroppo solo, una volta!


©CultFrame 12/2007

 

 

TRAMA

Anna, un’ostetrica di origini russe, rimane turbata dalla tragica vicenda di un’adolescente che muore dando alla luce il suo bambino, e intende rintracciare la famiglia d’origine della ragazza affinché si prenda cura del piccolo orfano. Il diario personale della ragazza, scritto in russo, potrebbe aiutare Anna nella sua ricerca della verità. Durante le sue personali indagini si imbatte nel terribile padre di famiglia russo Seymon, nel figlio di questi, Kirill, e nel misterioso autista Nikolaj.

 

CREDITI

Film: La promessa dell’assassino / Titolo originale: Eastern Promises / Regia: David Cronenberg / Sceneggiatura: Steve Knight / Fotografia: Peter Suchitzky / Montaggio: Ronald Sanders / Musiche: Howard Shore / Scenografia: Rebecca Holmes / Interpreti: Viggo Mortensen, Naomi Watts, Armin Mueller Stahl, Vincent Cassel, Sinéad Cusack, Jerzy Skolimowski / Produzione: Robert Landos, Paul Webster, Tracey Seaward / Distribuzione: Eagle Pictures / Paese: UK, Canada, Usa, 2007 / Durata: 100 minuti

 

LINK

Filmografia di David Cronenberg

Eagle Pictures

 

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Nikola Roumeliotis

Nicola Roumeliotis, giornalista, critico cinematografico, si occupa da anni dei generi cinematografici ma anche esperto musicale privilegiando la musica jazz e il lounge. Voce storica di Radio Città Futura per la quale ha creato format e condotto trasmissioni dal 1992 al 2006. Dopo aver contribuito a creare la web radio della Fandango insieme a Johnny Palomba e trasmesso su LifeGate Radio dal 2011 ha una propria agenzia giornalistica dedicata al cinema come NRCinema News.

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