Si tratta di uno spot che bisogna metabolizzare attraverso ripetute visioni, poiché a nostro avviso contiene due diversi livelli espressivi: uno più banalmente narrativo/promozionale e un altro più sottilmente comunicativo. Stiamo parlando di una campagna pubblicitaria che da qualche settimana appare sugli schermi domestici con notevole insistenza: Liu Jo – Bottom Up Collection.
Ma andiamo con ordine. La trama è incentrata su un susseguirsi di brevi sequenze nelle quali vediamo soggetti diversi (uomini, donne, giovani e non) bloccati da un collare medico, quello (per intenderci) che bisogna indossare quando si subisce un “colpo di frusta”. Alla fine assistiamo alla seguente scena: un uomo incrocia un’attraente ragazza dai movimenti flessuosi e seguendo il movimento del suo fondo schiena finisce per provocare un trauma alla propria cervicale (trauma che viene sottolineato da un rumore un po’ inquietante).
Dicevamo dei due livelli espressivi dello spot: quello superficiale e più scontato è relativo al breve racconto che con il procedere dello spot si delinea. In sostanza, tutti gli individui che portano il collare non hanno resistito al richiamo erotico delle curve della protagonista dello spot e girando la propria testa per guardarla più a lungo si sono fatti male.
Il secondo livello, che tocca delle corde più profonde e interessanti, è invece legato alle scelte registiche di Jason Harrington, noto autore di spot che si è sempre contraddistinto per la raffinatezza della sua impostazione formale. Ecco gli elementi significativi: la regia estremamente equilibrata e sofisticata, la fotografia in bianco e nero di notevole eleganza, la musica (una sorta di cantilena), la dimensione enigmatica, quasi misteriosa, del racconto. Tutto ciò è abilmente intrecciato in un’architettura filmica di rara compostezza formale. Lo spot cattura proprio per questa sua struttura vagamente onirica e indecifrabile. Certo, tutto crolla con l’inquadratura finale, quella in cui si scopre perché tutti portano il collare ortopedico. E’ una sorta di ritorno alla realtà, alla centralità del prodotto. Evidentemente, bisogna pur vendere.
© CultFrame 03/2008
CREDITI
Spot: Liu Jo – Bottom Up Collection / Titolo: Pay Attention / Regia: Jason Harrington / Direttore creativo: Fabrizio Russo / Art Director: Fabrizio Carpena / Produzione: The Family / Agenzia: TBWA/Italia
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