Una giovane donna si sveglia la mattina nel proprio letto. Il primo sguardo è rivolto al mondo esterno, fuori dalla finestra. La sorpresa è enorme, scioccante. La ragazza si alza di scatto e corre lungo il corridoio di casa, quasi in un crescendo drammatico. Apre di scatto la porta e si ritrova davanti una parete bianca. Dopo un primo istante di smarrimento, si accorge che si tratta di uno strato di carta (probabilmente) e con le mani la strappa. Con immenso stupore, una volta fuori, si accorge che l’intera città è divenuta bianca, incredibilmente ricoperta da uno strato di carta. Tutto è lindo come il latte appena munto. Tutto sembra nuovo. Tutto sembra ancora da vedere e da scrivere.
Idea decisamente interessante, questa alla base dello spot dedicato alla Ford Kuga. Sorpresa, desiderio di sapere cosa sta succedendo, sensazioni di purezza e rinascita. Gli autori dello spot, i creativi della Ogilvy e il regista danese Nicolai Fuglsig, hanno giocato su queste emozioni, elaborando un tessuto narrativo e visivo ideato e costruito per dilatare l’attesa dell’apparizione del prodotto da promuovere: una macchina, appunto.
Alla fine, quando i protagonisti hanno abbondantemente assaporato il piacere della rinnovata libertà portata da questa cascata di bianco, ecco apparire la vettura in questione: una sorta di ciliegina sulla torta che aumenta il rinnovato piacere provocato dalla brillantezza di un’esistenza, finalmente pura.
Lo spot della Ford Kuga è incentrato su un’idea forte, e allo stesso tempo infinitamente semplice, e su una serie di sensazioni che si generano a catena lungo l’evoluzione dello spot stesso. È una campagna caratterizzata da pochi precisi ed efficaci elementi, che però raggiungono perfettamente l’obbiettivo: ovvero collegare l’arrivo della macchina da promuovere a una concezione onirica e consolatoria della realtà, concezione che comunica pace, serenità, gioia di vivere.
© CultFrame 06/2008
CREDITI
Spot: Ford Kuga / Claim: Chi ha detto che bisogna accettare l’ordinarietà? / Regia: Nicolai Fuglsig / Musica: Camille (Le Fil) / Agenzia: Ogilvy London / Produzione: MJZ
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