Le immagini raccontano le notizie? Multimedialità e nuove frontiere del fotogiornalismo. Un libro di di Paolo Peverini e Marica Spalletta

SCRITTO DA
Maurizio G. De Bonis

paolo_peverini-immagini_raccontano_notizieContinuiamo la nostra ricognizione teorica nell’ambito della questione aperta del reportage e del fotogiornalismo. Lo facciamo da tempo, nella consapevolezza che l’approfondimento su tale materia non abbia ancora raggiunto il cuore reale del problema, cioè la decodificazione della complessa architettura linguistica e filosofica che sta alla base del fotogiornalismo, architettura che si basa da una parte sul rapporto tra fotografia e immagine verosimile della realtà, dall’altra sugli aspetti legati alla deontologia ed all’etica del fotogionalismo.

In tal senso ci ha favorevolmente colpito il volume intitolato Le immagini raccontano le notizie?. Si tratta di un testo scritto da Paolo Peverini e Marica Spalletta, per le Edizioni UCSI-UNISOB dell’Università LUISS Guido Carli di Roma.

Il motivo del nostro interessamento nei riguardi di questo volume, concerne l’impostazione pragmatica e assolutamente razionale di questo studio che in maniera molto precisa affronta alcune tematiche centrali pertinenti proprio al fotogiornalismo, di oggi e di ieri. Il percorso del duo Peverini-Spalletta inizia con una contestuallizzazione del fotogiornalismo nell’ambito della ricerca storico-sociologica. All’interno di questa sezione ci sembrano di particolare importanza i paragrafi dedicati a McLuhan, Sontag e Cartier-Bresson e quelli dedicati a una verifica storicistico-geografica del fotogiornalismo: dall’esperienza americana di “Life” alla questione italiana.


Nella seconda parte, attinente all’approccio semiotico al tema, si tende a evidenziare la questione della (non) differenza tra oggettività e oggettivazione. Secondo gli autori “l’oggettività è innanzitutto oggettivazione, in altri termini è un effetto di senso, il prodotto di una specifica predisposizione alla comunicazione che mira innanzitutto a cancellare la presenza del giornalista, a dissimulare una prospettiva parziale dietro a uno stile impersonale, a valorizzare lo sguardo dall’alto, la panoramica che descrive, distanza rispetto agli eventi, la storia.”.

Di grande interesse e anche la terza parte intitolata Per una sociosemiotica del fototogiornalismo multimediale, nell’ambito della quale viene presa in esame l’attuale situazione dell’uso delle immagini e dell’informazione sulla rete. L’aspetto significativo è che oltre ai risvolti teorici di carattere generale vengono analizzati alcuni fenomeni contemporanei eclatanti, come ad esempio quello nostrano del sito Dagospia.
Infine, il percorso di Paolo Peverini e Marica Spalletta si conclude con una lunga analisi riguardante l’aspetto pregnante della deontologia del fotoreport/giornalista, dalla manipolazione dell’immagine alla degenerazione contemporanea del gossip.


©CultFrame 07/2008

 

CREDITI

Titolo: Le immagini raccontano le notizie? Multimedialità e nuove frontiere del fotogiornalismo / Autori: Paolo Peverini, Marica Spalletta / Editore: UCSI-UNISOB, 2007 / Collana: I quaderni di Desk / Direzione: Paolo Scanadaletti, Lucio D’Alessandro / 175 pagine / 15,00 euro

 

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I quaderni di Desk

 

INDICE DEL LIBRO

 

PREFAZIONE di Paolo Scandaletti / INTRODUZIONE

Capitolo primo / IL FOTOGIORNALISMO NELLA RICERCA STORICO-SOCIOLOGICA
1. Il potere documentale delle immagini
2. Pianeta fotografia: tra innovazione tecnica e ricoluzione socio-culturale / 2.1. La fotorafia come medium / 2.2. La fotografia come messaggio
3. Presunzione di oggettività e facilità di manipolazione
4. Parlando di fotografia: alcune riflessioni teoriche / 4.1. Marshall McLuhan: la fotografia come “bordello senza muri” / 4.2. Susan Sontag: grammatica della fotografia ed etica dlela visione / 4.3. Henri Cartier-Bresson: la teoria dell’istante decisivo
5. Dalla fotografia al fotogiornalismo / 5.1. L’applicabilità dei news values alle foto giornalistiche / 5.2. Le cinque W del fotogiornalismo
6. Il fotogiornalismo all’epoca dei fotogiornali / 6.1. La stampa illustrata come antesignana del fotogiornalismo / 6.2. L’età d’oro del fotogiornalismo europeo / 6.3. Le parole al servizio delle immagini: il trionfo di “Life” / 6.4. Le anomalie del fotogiornalismo italiano
7. Il fotogiornalismo al tempo della tv / 7.1. Muore il fotogiornale, inizia l’era dei fotogiornalismi

Capitolo secondo / LA SEMIOTICA ALLA PROVA DELLA FOTOGRAFIA
1. Il mito dell’oggettività nell’informazione
2. La semiotica della fotografia: linee di un dibattito / 2.1. Referenzialismo vs convenzionalismo / 2.2. Roland Barthes e l’indagine sulla fotografia / 2.3. Philippe Dubois e la fotografia come indice / 2.4. La fotografia come “immagine precaria”: Jean-Marie Scaeffer / 2.5. Le forme dell’impronta fotografica: Jean Marie Floch

Capitolo terzo / PER UNA SOCIOSEMIOTICA DEL FOTOGIORNALISMO MULTIMEDIALE
1. La fotografia digitale: una rivoluzione dibattuta
2. La fotografia digitale e l’approccio pragmatico-testuale
3. La funzione delle fotografie nel discorso dell’informazione
4. Il fotogiornalismo alla prova del web
5. Il corpus testuale
6. Nuove forme del gossip: il caso “Dagospia”
7. Il fotogiornalismo alle msse: “Yahoo you witness news” / 7.1. La retorica visiva della controinformazione
8. “Blog and breakfast”: nuove frontiere del fotogiornalismo politico / 8.1. Un caso paradossale di fotogiornalismo embedded
9. Dalle strade alla Rete: i photoblog di moda / 9.1. Uno sguardo nella giungla dei photoblog di moda

Capitolo quarto / IL FOTOGIORNALISMO TRA DIRITTO, DEONTOLOGIA ED ETICA
1. Professione fotoreporter / 1.1. Il riconoscimento della professione / 1.2. Le regole della professione / 1.3. Il contenuto della professione
2. Il fotogrionalismo di guerra: l’informazione tra obiettività e manipolazione / 2.1. Vero, verosimile, anzi simulato: breve storia del fotogrionalismo di guerra / 2.2. Quando l’obiettività viene meno: alcuni celebri casi di foto manipolate / 2.3. Alla ricerca dell’obiettività perduta: tra epistemologia e deontologia
3. Il fotogiornalismo di gossip: l’informazione tra cronaca, reputazione e privacy / 3.1. Professione “paparazzo”: viaggio nel fotogiornalismo di gossip / 3.2. Quando l’occhio diventa troppo indiscreto / 3.3. Diritto di cronaca e tutela dell’onore e della riservatezza
4. Quando l’informazione vuole (per forza) fare spettacolo / 4.1. Obiettivo: scioccare, drammatizzare, offendere / 4.2. La dignità dell’uomo e le sue (reiterate) lesioni
5. Da Fabrizio Corona alle “Gemelle K”: / 5.1. Il foto ritratto / 5.2. Il fotoritocco / 5.3. Quando il contrappasso diventa virtuale: il fotomontaggio del fotomontaggio
6. “Che Italia siamo diventati?”: etica e deontologia del fotogiornalismo

 

 

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Maurizio G. De Bonis

Maurizio G. De Bonis è critico cinematografico e delle arti visive, curatore, saggista e giornalista. È direttore responsabile di Cultframe – Arti Visive, è stato direttore di CineCriticaWeb e responsabile della comunicazione del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Insegna Cinema e immagine documentaria e Arti Visive Comparate presso la Scuola Biennale di Fotografia di Officine Fotografiche Roma. Ha pubblicato libri sulla fotografia contemporanea e sui rapporti tra cinema e fotografia (Postcart), sulla Shoah nelle arti visive (Onyx) e ha co-curato Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio). Ha fondato il Gruppo di Ricerca Satantango per il quale ha curato il libro "Eufonie", omaggio al regista ungherese Bela Tarr. È Vice Presidente di Punto di Svista - Cultura visuale, progetti, ricerca.

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