Miracolo a Sant’Anna. Un film di Spike Lee

SCRITTO DA
Nikola Roumeliotis

spike_lee-miracolo_a_sant_annaCome al solito in Italia quando si parla di cinema si prendono spesso delle cantonate. E poi quando ci sono i registi stranieri a raccontare i fatti nazionali, allora lì le cose si complicano ulteriormente. Spike Lee, l’autore di Mo’ Better Blues e de La 25ma ora, un anno fa è approdato nel nostro paese e con la complicità della neonata casa di produzione On my Own e di Rai Cinema ha cominciato le riprese di Miracolo a Sant’Anna, tratto dall’omonimo romanzo di James McBride. Da questo weekend il film è nelle sale e le polemiche non si contano a cominciare da quella scatenata dalle organizzazioni partigiane toscane, nelle cui montagne Sant’Anna di Stazzema si trova, e dove il 12 agosto 1944 quattro colonne di SS della sedicesima divisione Panzergrenadier sterminarono 560 fra vecchi, donne e bambini. E poi arriva la consueta critica italiana che cerca di salvare capre e cavoli e dimentica di parlare di cinema proponendo goffe riflessioni su “l’impatto sociale”, “l’analisi politica” e “la verità storica”. Perdendo di vista il prodotto cinematografico. Ma cominciamo con ordine. Tutti i fatti storici possono essere drammatizzati diventando soggetti di storie di finzione; basta che quest’ultime non alterino la verità. Spike Lee e il suo autore McBride, non negano la strage avvenuta nel 1944 (questo sarebbe stato un fatto grave), ma lo attribuiscono oltre che ai tedeschi anche ad un traditore uscito dai ranghi partigiani, fatto mai storicamente provato. Da quando Efialte ha tradito la causa greca in quel di Termopili, la figura dell’uomo che si allea con il nemico è diventata un archetipo in cui si mescolano finzione e realtà. In altre parole, “tradire” fa parte della natura umana. Perciò fin qui niente di tanto trasgressivo, con buona pace dei partigiani.

Forse, invece, bisogna rilevare che Miracolo a Sant’Anna di Spike Lee è uno dei suoi film più discontinui e mal amalgamati, con un prologo da thriller, un finale improponibile alla Frank Capra e una serie di flash back complicati che danno la sensazione di trovarsi davanti a un’opera incompiuta. Una di quelle pellicole che nascono dalla (buona) volontà di riparare un torto – quello nei confronti dei soldati neri che hanno combattuto nell’ultima parte della seconda guerra mondiale anche in Italia – ma che finisce per prendere una strada diversa. Diventa così un classico war movie, come quelli che tenta di criticare, con ottime scene d’azione e con personaggi tagliati con l’accetta. Soprattutto quelli italiani, che Spike Lee dirige con la mano sinistra, un po’ perché non li capisce un po’ perché non riesce a entrare in sintonia con un modo recitativo probabilmente molto lontano da lui. Infine, uscendo dalla proiezione si ha la sensazione di un deja vu. Unica eccezione la straordinaria idea della testa della statua che porta in giro il soldato Train, come testimonianza dell’universalità del nostro patrimonio culturale.


©CultFrame 10/2008

 

TRAMA

“Miracle at St. Anna” è ambientato in Toscana nel 1944. È la storia di quattro soldati afroamericani, appartenenti alla 92ª Divisione “Buffalo Soldiers” dell’esercito statunitense – interamente composta da militari neri – che rimangono bloccati in un piccolo paese, al di là delle linee nemiche, separati dal resto dell’esercito, dopo che uno di loro ha rischiato la vita per trarre in salvo un bambino italiano. Asserragliati sulle montagne toscane con i tedeschi da un lato e i superiori americani incapaci di gestire gli eventi dall’altro, i soldati riscoprono una dimenticata umanità tra gli abitanti del paese, insieme a un gruppo di partigiani e grazie all’innocenza e al coraggio di un bambino italiano, il cui affetto dona loro un segnale di speranza per riuscire ad andare avanti.

 

CREDITI

Film: Miracolo a Sant’Anna / Regia: Spike Lee / Sceneggiatura: James McBride, Francesco Bruni, Fotografia: Matthew Libatique / Montaggio: Barry Alexander Brown / Scenografia: Tonino Zera / Musiche: Terence Blanchard / Interpreti: Derek Luke, Michael Ealy, Laz Alonso, Omar Benson Miller, Pierfrancesco Favino, Valentina Cervi, Matteo Sciabordi, John Turturro / Produzione: On My Own, Buffalo Soldiers in Italy, Rai Cinema, Touchtone Pictures / Distribuzione: 01 Distribution / Paese: USA, Italia, 2008 / Durata: 144 minuti

 

LINK

Filmografia Spike Lee

01 Distribution

 

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Nikola Roumeliotis

Nicola Roumeliotis, giornalista, critico cinematografico, si occupa da anni dei generi cinematografici ma anche esperto musicale privilegiando la musica jazz e il lounge. Voce storica di Radio Città Futura per la quale ha creato format e condotto trasmissioni dal 1992 al 2006. Dopo aver contribuito a creare la web radio della Fandango insieme a Johnny Palomba e trasmesso su LifeGate Radio dal 2011 ha una propria agenzia giornalistica dedicata al cinema come NRCinema News.

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