The Westerns. Mostra di Katy Grannan

SCRITTO DA
Claudia Colia

katy_grannanAndy Warhol disse che ognuno di noi è destinato ad avere i suoi 15 minuti di celebrità.
Si potrebbe affermare che le persone ritratte da Katy Grannan siano in cerca del proprio successo. Ma questa visione è senz’altro limitante e fuorviante. Perché negli scatti della Grannan c’è il senso di un’avventura umana e lo sguardo si posa su persone vulnerabili e sconosciute, rivelandone stranezze e disillusioni. Se la vita è noiosa e breve, la fotografia ha il potere di rendere vivi, di tramutare il momento in un’esperienza diversa dal solito.


Katy Grannan è una fotografa americana, cresciuta in un sobborgo di Boston, in un quartiere piuttosto anonimo, e fin dall’infanzia attratta da tutto ciò che non è visibile, o non deve essere visto, da personaggi ai margini, che anelano ad essere riconosciuti.

Per i suoi ritratti la Grannan ricorre ad individui anonimi, desiderosi di essere fotografati ed il contatto avviene tramite stringati annunci sui giornali locali. Nell’incontro con l’altro, di cui si ignora la storia, si ricerca l’essenza, la vulnerabilità, una sorta di rivelazione momentanea o l’espressione di fantasie segrete.
Quella tra fotografa e soggetto da ritrarre è un po’ come una relazione clandestina, in cui lo scenario (sia esso una spiaggia, un prato, la stanza di un motel o un divano del soggiorno) contribuisce al senso di distacco, e i volti non sono mai rilassati, le membra appaiono spesso scomposte e rigide.


Nella nuova sede della Photographers’ Gallery va in mostra l’ultimo lavoro della Grannan, dal titolo The Westerns. Sono ritratti in grande formato, che hanno per protagonisti personaggi della west coast californiana, nello specifico due transessuali di mezza età e una donna ambigua, incontrata a San Francisco.
Gail e Dale, che nella vita reale sono anche molto amici, posano sulle dune in abiti femminili accuratamente scelti, le acconciature un po’ retrò, le unghie laccate, e, nel quieto esibizionismo, un estremo bisogno di essere visti e riconosciuti.

Nicole è una donna complessa, a tratti inquietante. Fragile, dura e camaleontica, cambia espressioni e pose alla velocità della luce. Ora acerba come un’adolescente, un momento dopo disinibita e fuori controllo. Nicole è la bionda fatale distesa su una spiaggia, ma a anche la madre smarrita nel letto di ospedale, la risata che offre un corpo seminudo tra l’erba, lo sguardo nel vuoto mentre stringe il figlio al petto.
Katy Grannan sembra puntare al fatto che in America la nudità in pubblico è un reato e che esporre il proprio corpo allo sguardo degli altri è comunque più problematico rispetto all’Europa.

 
Le foto danno vita a fantasie inconfessate, hanno la qualità allucinatoria di una visione e la tangibilità cruda del reale. I soggetti ritratti vogliono rompere degli schemi, sentirsi vivi e Katy Grannan è là ad immortalare l’attimo esatto in cui essi sono pronti a farlo.


©CultFrame 01/2009

 

IMMAGINI

©Katy Grannan. Gail and Dale. Pacifica (I), 2007

INFORMAZIONI

Katy Grannan – The Westerns

Dal 6 dicembre 2008 all’8 febbraio 2009

The Photographers’ Gallery / 16-18 Ramillies Street, Londra / Telefono: +44.08452621618

Tutti i giorni 11.00 – 18.00 / giovedì e venerdì 11.00 – 20.00 / lunedì chiuso

Ingresso libero

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Claudia Colia

Claudia Colia si è laureata in Storia dell’Arte presso l'Università "La Sapienza" di Roma e nel 2003 si è trasferita a Londra, dove ha conseguito un Master in Contemporary Art Theory presso il dipartimento di culture visive della Goldsmiths University. Si occupa di scrittura, critica e didattica dell’arte e collabora con diverse istituzioni museali londinesi. Ha recensito mostre per testate online e cartacee ed è corrispondente di attualità per la trasmissione di Rai Radio2, Caterpillar. Dal 2006 fa parte della redazione di CultFrame - Arti Visive.

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