Dopo le vittime dello shopping compulsivo, le satanasse vestite Prada e il debutto sul grande schermo delle 4 “glam girls” di Sex and The City, ecco quello che mancava e, non a caso, tratto da un libro firmato da Greg Behrendt e Liz Tuccillo, due degli sceneggiatori del sopracitato serial: il manuale pratico di sopravvivenza per le donne che hanno la naturale predisposizione ad imbattersi nell’uomo sbagliato.
Tutte… praticamente. Eh sì perché, secondo la teoria di uno dei protagonisti, l’incontro fatale e/o la scintilla che prelude all’amore eterno non è (e pare non possa mai essere) la regola ma è l’eccezione. Per cui, le speranzose donzelle che non rientrano in questa “fortunata”, nonché esigua, percentuale devono arrendersi all’evidenza che ad un certo tipo di uomini (in genere affascinanti ma sfuggenti, seducenti ma sposati, simpatici ma single incalliti…) potranno piacere, sì, ma mai… abbastanza.
Intorno a questo fatale avverbio gira tutto il film e le avventure/disavventure di uomini e donne che, per quanto possano possedere talenti e qualità, avvertono la mancanza di “qualcosa” che possa rendere unica una giornata e, nella più romantica delle ipotesi, l’intera vita. Amici e amiche che si scambiano consigli e opinioni, appuntamenti più o meno combinati, scappatelle con senso di colpa regolamentare… una girandola di avventure ad incastro intervallate da “siparietti-verità” alla maniera di Harry ti presento Sally, anche se il paragone qui sortisce lo stesso effetto di una concorrente di X-Factor che canta Liza Minnelli.Tuttavia le buone intenzioni ci sono, qualche buona battuta anche e, soprattutto nella parte iniziale, il film riesce a tenere un ritmo divertente che va scemando via via che si arrivano a sciogliere “i nodi” delle singole vicende dei protagonisti.
Il regista Ken Kwapis (particolarmente versato nel racconto del palpito amoroso visto che ha al suo attivo film come Licenza di matrimonio e L’amore è un trucco) concentra nel film tutti i clichè dei rapporti uomo-donna, dalle attese davanti al telefono muto, agli alibi che ciascuna si crea per giustificare l’ennesimo messaggio lasciato in segreteria fino alle supposizioni fantascientifiche che possano legittimare l’ostinato e prolungato silenzio del “lui” in questione. In fondo, la verità – nuda e cruda – è spiegata perfettamente nel titolo ma, come accade in ogni commedia romantica che chiama l’happy end, non ci si può rassegnare a cotanto cinismo. Ecco allora che il clichè, fino ad un certo punto utilizzato con la giusta ironia, sfocia nel prevedibile e nel consolatorio epilogo celebrativo dell’affermazione più ovvia: l’amore è dietro l’angolo.
Non pretendevamo certo che, una volta per tutte, ci venisse indicato esattamente quale ma, almeno, ci aspettavamo un po’ più di mordente. Senza grandi pretese può, alla fine, andar bene anche così: un cast stellare, belle donne, maschi fascinosi e un filo di comicità. Commedia ultralight con poche calorie di contenuto. Da assumere in caso di impellente (e perché no? liberatoria) necessità di disimpegno.
©CultFrame 03/2009
TRAMA
Baltimora. Un gruppo di uomini e donne, tra i 20 e i 30 anni, sono alle prese con le proprie peripezie sentimentali: dal tradimento alla cotta non corrisposta… Tra insoddisfazioni, sospetti e pazienti attese riusciranno a trovare finalmente l’amore?
CREDITI
La verità è che non gli piaci abbastanza / Regia: Ken Kwapis / Sceneggiatura: Abby Kohn e Marc Silverstein dal libro di Greg Behrendt e Liz Tuccillo / Fotografia: John Bailey / Scenografia: Gae Buckley / Montaggio: Cara Silverman / Musica: Cliff Eidelman / Interpreti: Drew Barrymore, Jennifer Connelly, Jennifer Aniston, Scarlett Johansson, Ben Affleck, Ginnifer Goodwin, Justin Long, Bradley Cooper, Kris Kristofferson, Sasha Alexander / Paese: USA, 2008 / Durata: 120 minuti / Produzione: Flower Films / Distribuzione: O1 Distribution
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