CHE – L’argentino. Un film di Steven Soderbergh

SCRITTO DA
Eleonora Saracino

steven_soderbergh-che1Sette anni di ricerche tra Cuba, la Boliva, Parigi e Miami, un lavoro lungo e complesso per realizzare un’opera fortemente voluta sia da Steven Soderbergh, sia da Benicio Del Toro: un film su Che Guevara.
Un’impresa non certo facile e ad alto rischio di agiografia, per questo il regista ha lavorato per molto tempo sulla sceneggiatura, assemblando interviste e documenti per poi decidere di seguire due linee narrative: la prima con Che – l’Argentino e la seconda con Che – Guerriglia (nelle sale il prossimo primo maggio).
In questo primo film Soderbergh traccia la parabola di un uomo che, dalla carriera di medico, intraprende un percorso ideologico e politico che lo porterà ad ispirarare una rivoluzione. Dall’incontro “fatale” con Fidel Castro, fino alla conquista di Cuba, Ernesto Guevara segna, con il pensiero e l’azione, un momento della Storia.


Soderbergh maneggia una materia delicata e lo sa; filtra e condensa nella sceneggiatura anni di ricerche attraverso le testimonianze di coloro che quella rivoluzione l’hanno vissuta davvero, per restituire, attraverso la macchina da presa, lo sguardo del Che.

Frammenta il racconto tra il passato di Ernesto e il suo presente, demandando a noi spettatori il compito di farci sia futuro, sia memoria poiché, di ciò che vediamo, già conosciamo l’epilogo. Intervallando il bianco e il nero al colore, alternando la sequenza temporale tra il prima e il dopo per differenziare la narrazione degli eventi dalla grana ruvida del documentario, Soderbergh fa del suo Che un ritratto che, pur non prescindendo mai dall’idea politica, segue i contorni di una fisiognomica emotiva.

 

steven_soderbergh-che2Il Che è, così, Ernesto Guevara ma è anche – e soprattutto – un uomo. Un uomo che ama oseremmo dire perché è a questo sentimento, al quale il protagonista stesso fa un costante riferimento nei suoi discorsi e nei suoi scritti, che la rivoluzione si ispira. “Il vero rivoluzionario – ebbe a dire – è guidato da un sentimento d’amore” e questo amore si fa senso etico, rigore e brama di giustizia.

Senza lasciarsi tentare dall’enfasi, Soderbergh mette in campo un essere umano e con lui la carne e il sangue, la paura e i proiettili, la morte e il dolore.

Se, come scrisse Tolstoj, “ la rivoluzione è l’ispirazione frenetica della Storia” il Che ha offerto (e sofferto) il suo contributo. Né eroe, né mito ma, semplicemente, l’uomo che prende vita, in questo film, attraverso l’interpretazione, straordinariamente intensa di Benicio Del Toro.

Sul suo volto passano emozioni e paure, la sua voce reclama giustizia e si spezza nell’affanno della malattia. A volte restava indietro di un respiro il Che, ma mai di un gesto. Se mai avesse voluto impartire una lezione, sarebbe stata questa.


©CultFrame 04/2009

 

 

TRAMA

Il 26 novembre 1956 Fidel Castro salpa per Cuba con 80 ribelli. Uno di questi è Ernesto “Che” Guevara, un medico argentino che, con Fidel, condivide lo stesso sogno: rovesciare il potere corrotto di Batista e creare una società nuova ispirata agli ideali di giustizia e di uguaglianza. Il racconto narra le vicende umane e belliche che portarono il regime militare cubano a cadere, attraverso lo sguardo e le azioni del CHE.

CREDITI

CHE – L’argentino / Regia: Steven Soderbergh / Sceneggiatura: Peter Buchman / Fotografia: Peter Andrews (Steven Soderbergh) / Montaggio: Pablo Zumarraga / Scenografia: Laia Colet / Musiche: Alberto Iglesias / Interpreti: Benicio Del Toro, Demian Bichir, Ramon Fernandez, Julia Ormond / Produzione: Benicio Del Toro, Laura Bickford / Distribuzione: BIM / Paese: USA, Francia, Spagna, 2008 / Durata: 126 minuti

 

LINK

CULTFRAME. CHE – Guerriglia. Un film di Steven Soderbergh

Sito del film CHE – L’argentino

Filmografia di Steven Soderbergh

Filmografia di Benicio Del Toro

BIM Distribuzione

 

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Eleonora Saracino

Eleonora Saracino, giornalista, critico cinematografico e membro del Sindacato Critici Cinematografici Italiani (SNCCI), si è laureata in Storia e Critica del cinema con una tesi sul rapporto Letteratura & Cinema. Ha collaborato con Cinema.it e, attualmente, fa parte della redazione di CulfFrame Arti Visive e di CineCriticaWeb. Ha lavorato nell’industria cinematografica presso la Columbia Tri Star Pictures ed è stata caporedattore del mensile Matrix e della rivista Vox Roma. Autrice di saggi sul linguaggio cinematografico ha pubblicato, insieme a Daniel Montigiani, il libro “American Horror Story. Mitologia moderna dell'immaginario deforme” (Viola Editrice).

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