Stiloso e cosmopolita, Duplicity aspira alla geometrica complessità di Mamet arricchita da un’estetica glamour all’Intrigo Internazionale. I due protagonisti belli e ribaldi attraversano lussuose suite europee addobbati da stilisti minimali, secondo i rigorosi dettami di un’eleganza “no logo” e d’antan quel giusto. Ah, la dolce Europa! Oltre che decadente ormai pure carissima per gli americani e, pertanto, ritornata di gran moda come icona di un lusso raffinato ed inefficiente. Tony Gilroy abbandona il cupo registro complottista di Michael Clayton ed affronta il medesimo tema, l’etica delle grandi corporation, con velleità da commedia giallo-rosa, affidandosi alla propria sceneggiatura che abbina con meccanica maestrìa un retrogusto vintage nelle battute garbate e nell’indubbia eleganza estetica ai vezzi modernisti del flashback fuorviante e del finale circolare.
Begli interpreti, a cominciare dai lussuosissimi “comprimari” Giamatti e Wilkinson manager carnivori, fino ai protagonisti Owen, molto uomo, e Roberts, molto donna, sebbene la bocca cominci ad assomigliare alla buca delle lettere. Parlatissimo, statico nonostante i grandi spostamenti e volutamente complesso, Duplicity diverte senza emozionare, sorprende senza meravigliare, trasmettendo al contempo quel vago senso di freddezza che lo attraversa dai bellissimi titoli di testa sino all’ottima chiusura.
Perfetto sulla carta, nel passaggio sullo schermo il film di Gilroy denuncia un difetto di eccessiva scrittura che rende soprattutto la prima parte lenta e farraginosa, appesantita da un meccanismo cronologico depistante e ripetitivo che lascia lo spettatore sempre un passo dietro la storia.
Allora meglio godersi l’eleganza low-profile, gli ammiccamenti birichini, i brillanti scambi di battute, l’opulenza del décor, la contemporanea figherìa delle location, l’ottimo soundtrack di Newton Howard, la fotografia cool di Elswit, la garbata regìa di Gilroy, senza pretendere troppo da una commedia americana che vorrebbe tanto, ma tanto, essere europea.
©CultFrame 04/2009
TRAMA
L’ex funzionario della CIA Claire Stenwick e l’ex agente dei servizi segreti britannici Ray Koval hanno una relazione sentimentale segreta. Quando vengono a conoscenza della battaglia tra due multinazionali rivali per ottenere il brevetto di una formula segreta, i due decidono di entrare nella lotta, ma sui due fronti opposti. Le capacità operative di ognuno, infatti, permetteranno loro di vincere in entrambi i casi e dividersi così la posta in palio. Tuttavia, l’impegnativo gioco tra spie li renderà consapevoli che la parte più difficile del lavoro sarà proprio fidarsi della persona amata.
CREDITI
Duplicity / Regia: Tony Gilroy / Sceneggiatura: Tony Gilroy / Fotografia: Robert Elswit / Montaggio: Tony Gilroy / Scenografia: Kevin Thompson / Musiche: James Newton Howard / Interpreti: Clive Owen, Julia Roberts, Paul Giamatti, Tom Wilkinson / Produzione: Laura Bickford, Jennifer Fox, Kerry Orent / Distribuzione: UIP / Paese: USA, 2009 / Durata: 129 minuti
LINK
Sito ufficiale del film Duplicity
Sito italiano del film Duplicity