Lo spot Flora by Gucci è l’esempio concreto dell’efficacia della scelta comunicativa organizzata linguisticamente in maniera praticamente perfetta.
Una giovane donna è collocata spazialmente dentro un campo fiorito. Il vento le scompiglia i capelli, e il suo movimento emana una forza misteriosa e “violentemente” erotica che sposta i fiori che la circondano.
Spot denso di significanti, Flora by Gucci possiede un’indubbia carica grazie all’uso sapiente che il suo autore, Chris Cunningham, ha fatto di alcuni elementi espressivi molto precisi, determinanti.
Il montaggio sembra essere un fattore cardine. Primo piano sulla modella protagonista apparentemente controluce (in verità anche se il sole si trova alle spalle della perfomer, un’illuminazione diffusa permette di farci vedere l’espressione del suo volto), stacco deciso su un campo lungo; di nuovo stacco su un primo piano caratterizzato da una luce ancora più calda, quindi movimento rotatorio della macchina da presa (a seguire il movimento del corpo) e infine piano ravvicinatissimo del viso della modella. Labbra leggermente aperte, sguardo quasi in trance, luce abbagliante.
Chris Cunningham, regista centrale nell’evoluzione moderna del videoclip e della pubblicità televisiva, ha edificato una “macchina” perfetta. Questa macchina pubblicitaria più che puntare su un prodotto evoca un marchio attraverso la rappresentazione di un eros delirante, onirico e travolgente. Il tutto caratterizzato da un’eleganza formale unica e dalla totale mancanza di banali ammiccamenti al pubblico.
Più che uno spot, un meccanismo comunicavo/audiovisivo che trasmette emozioni attraverso il linguaggio.
©CultFrame 04/2009
CREDITI
Spot: Flora by Gucci / Regia: Chris Cunningham / Interprete: Abbey Lee Kershaw /Musica: I feeel Love (Donna Summer – Arrangiamenti: Chris Cunningham) / Direttore creativo: Riccardo Ruini / Fotografia: Marcel Zyskind /Montaggio: Danny Tull / Agenzia: REM / Produzione: Film Master, RSA Film