Autentico campione di un meticciato cinematografico che negli ultimi anni ha visto autori orientali arruolati da Hollywood impegnarsi in un eclettismo spesso di maniera, John Woo torna alle origini, realizzando il più faraonico kolossal prodotto dalla Repubblica Popolare Cinese e tratto da fonti letterali tradizionali del III e XIV secolo d.C.. In verità, dopo lo straordinario esordio con Face Off, capolavoro del cinema d’azione, le prove americane di Woo erano passate dall’eccellente blockbuster Mission Impossible II al flop di Paycheck, rivelando una preoccupante mancanza di ispirazione, quasi un adeguamento al livello “industriale” del business americano. Annunciato come un mix tra Iliade ed Odissea in versione orientale, La battaglia dei tre regni, riporta l’autore ai suoi massimi livelli, dimostrando che gli anni americani, se non brillanti, si sono rivelati senz’altro utili nella ricerca di un delicato equilibrio tra tradizione wuxia e spettacolo occidentale. Coadiuvato nelle scene d’azione dall’eccellente regia di Corey Yuen (The Transporter, DOA: Dead or Alive), Woo riesce a non abbandonarsi agli ormai stucchevoli vezzi di tanti cappa-e-spada orientali, con scontri ridotti a coreografie stilizzate prive di qualsiasi verosimiglianza, duelli in cima agli alberi e spadaccini volanti.
Seppure lontano mille miglia dal nostrano concetto di realismo, La battaglia dei tre Regni coniuga l’eleganza orientale con lo spettacolo occidentale, raggiunge un godibile equilibrio tra tradizione letteraria e modernità di una messa in scena che per più di due ore e mezza affascina ed emoziona. C’è molto Sun Zu (l’Arte della Guerra) sul campo di battaglia, mentre le inverosimili sbruffonate di ninja volanti vengono sostituite da sorprendenti innovazioni strategiche, intuizioni tattiche ed una concezione dello scontro che si fonde con la mistica scintoista. Più dei corpo a corpo, che certo non mancano, entusiasma l’astuzia dello stratega, la freddezza dei condottieri, un senso dell’onore sconosciuto nei conflitti bellici attuali. Al di là di alcuni passaggi in digitale un po’ grossolani, e nonostante la nostra versione sia di due ore più breve di quella realizzata per il mercato cinese, il divertimento è assicurato dalle strepitose interpretazioni di un cast che comprende tutte le star del cinema orientale, a cominciare dagli ottimi Tony Leung e Takeshi Kaneshiro, e dalle stupefacenti sequenze dell’incendio della flotta, dirette con pathos da Patrick Leung, che dimostrano come spesso la forza debba cedere il passo all’intelligenza. O quantomeno si spera.
©CultFrame 10/2009
TRAMA
Cronache della guerra fra i signori dei Tre Regni in cui era frazionata l’Antica Cina del 208 d.C, subito dopo il crollo della dinastia Han. Il generale Cao Cao a nord, Liu Bei e Sun Quan a sud, saranno protagonisti di uno scontro che culminerà nell’epocale battaglia delle “scogliere rosse”.
CREDITI
Titolo: La battaglia dei tre regni / Titolo originale: Chi Bi / Regìa: John Woo, Corey Yuen (scene d’azione), Patrick Leung (regia navale) / Sceneggiatura: Chan Khan, Kuo Cheng, Sheng Heyu, John Woo, tratta da “Cronache dei Tre Regni” di Chen Shou (III Sec. d.C.) e “Romanzo dei Tre Regni” di Luo Guanzhong (XIV Sec. d.C.) / Fotografia: Lu Yue, Zhang Li / Montaggio: Angie Lam, Yang Honqyu, Robert A. Ferretti / Scenografia: Tim Yip / Musica: Tarô Iwashiro / Interpreti principali: Tony Leung, Takeshi Kaneshiro, Zhang Fenqyi, Chang Chen, Zhao Wei, Hu Jun, Shido Nakamura / Produzione: China Film Group, Lion Rock Productions / Distribuzione: Eagle Pictures / Paese: Cina, 2008 / Durata: 130 minuti
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Sito ufficiale del film La battaglia dei tre regni di John Woo