Lo stile documentario in fotografia. Da August Sander a Walker Evans 1920-1945. Un libro di Olivier Lugon

SCRITTO DA
Maurizio G. De Bonis

olivier_lugon-stile_documentario_in_fotografiaIl panorama editoriale italiano, per quel che concerne la fotografia, negli ultimi anni sembra essere cresciuto in maniera non del tutto organica. Mentre sono rintracciabili sul mercato numerosi volumi, anche significativi, dedicati a singoli autori e a gallerie di immagini, a parte pochi casi legati a case editrici lungimiranti, le sfere saggistico/critica e storica lasciano ancora molto a desiderare.

Tale questione non è di poco conto, visto che uno dei problemi fondamentali del movimento fotografico di casa nostra è la mancanza di cultura della fotografia e di conoscenze teoriche in grado di stimolare anche la critica contemporanea alla produzione di idee.

Fortunatamente, esistono anche le eccezioni che confermano le regole. E una di queste “anomalie editoriali” è rappresentata da libro intitolato Lo stile documentario in fotografia. Da August Sander a Walker Evans. 1920-1945.

L’autore è Olivier Lugon, professore di Storia della Fotografia presso l’Università di Losanna, già artefice di interessanti volumi come Photographie en Allemagne. Antologie de textes. 1919-1939 (Chambon, 1997) e August Sanders. LandScheften (Schirmer/Mosel 1999); la casa editrice italiana, che ha ripreso la versione francese del 2001 di Editions Macula, è Electa.

 

Non c’è dubbio che la lettura di questo libro sia decisamente significativa per chiunque voglia approfondire le complesse tematiche connesse alla relazione contraddittoria e molto articolata tra fotografia documentaria, informazione e arte. Gli autori presi principalmente in esame sono Walker Evans e August Sander, ma Olivier Lugon non si limita ad analizzare i lavori di questi due giganti della fotografia mondiale; compie, infatti, un’operazione ben più ardita e importante, cioè collocare l’evoluzione pratico-teorica di questi due fotografi (e di altri autori degni di nota) nella dimensione della riflessione teorico/linguistica. Il tutto in relazione, appunto, a un’impostazione fotografica legata alla rappresentazione del reale, non intrecciata al concetto, pur nobile, di fantasia creativa.

Lugon struttura il suo discorso attraverso un piano espressivo denso di notazioni, di domande, di approfondimenti che intendono fornire spessore a un saggio che chiarisce molti punti rilevanti. I concetti di chiarezza tonale, di luminosità, nitidezza, visione dei dettagli, composizione dell’immagine in funzione documentativa vengono sottoposti dal critico a un vaglio teorico decisamente acuto ed elaborato sul confronto delle posizioni e delle diverse visioni dei temi affrontati.

Si avverte, leggendo riga per riga questo volume, la volontà da parte del suo autore di non fermarsi alla superficie, alla banalità, all’ovvio. Lugon cerca invece di rivelare ogni “mistero” di questo problema con spirito quasi scientifico, con l’ausilio di documenti, e con lo strumento dell’indagine storico/critica.

Le questioni dell’immagine “già fatta” dalla realtà, del “prodotto pre-esistente”, dello sguardo frontale, dell’esigenza profonda di distaccarsi dal pittorialismo, sono affrontate in maniera assolutamente razionale e su un piano fortemente storico e culturale.

Lo stile documentario in fotografia. Da August Sander a Walker Evans. 1920-1945 ha anche un dono fondamentale che permette al testo di colpire l’immaginario e la mente del lettore: una scrittura fluida e piacevole che “costringe” il beneficiario a una fruizione intensa ma scorrevole.

Di straordinaria importanza la bibliografia ragionata presente in chiusura del volume. Si tratta, infatti, di un’appendice che dà al lettore la possibilità di orientarsi in modo preciso nel panorama dei saggi scritti a livello internazionale sulla materia. E vista la pochezza del mercato italiano sull’argomento, questo aspetto è senza dubbio un grande pregio del libro. Notevole e molto utile l’apparato iconografico.

 

©CultFrame 11/2009

 

 

CREDITI

Titolo: Lo stile documentario in fotografia. Da August Sander a Walker Evans.1920-1945 / Autore: Olivier Lugon / Editore: Electa, 2008 / 455 pagine / Prezzo: 35 euro / ISBN: 978-88370-6535-5

 

LINK

CULTFRAME. Sulle strade del reportage. L’odissea fotografica di Walker Evans, Robert Frank e Lee Friedlander. Un libro di Pier Francesco Frillici
CULTFRAME. Sia lode ora a uomini di fama. Un libro di James Agee e Walker Evans
CULTFRAME. Sardegna. Fotografie di un viaggio in Italia 1927. Mostra di August Sander
Casa editrice Electa

 

INDICE DEL LIBRO

 

Introduzione

“Documentario”: l’avvento di un termine molteplice / Un’arte del documento / Documenti d’archivio e pezzi da museo / Differenze nazionali

 

Capitolo uno. Dal documento al documentario

Straight photography e Nuova Visione / Il ritorno all’oggetto / Critihe alla Nuova Oggettività / L’esigenza della serie / August Sander / Walker Evans / La documentazione architettonica / Ritratti dell’America / La Farm Security Administration / Dallo stile documentario al fotogiornalismo / Lo stile documentario nell’America del dopoguerra / Il concetto di documentario nella Germania nazista

 

Capito due. La chiarezza

Le specifità del medium / La luminosità / La nitidezza / La visione meccanica l’anonimato / Il lavoro del modello: il ritratto / I lavoro dell’oggetto: le composizioni inconsapevoli, la frontalità / La leggibilità / Il paesaggio documentario

 

Capitolo tre. La serie

Dall’immagine alla serie / La scrittura delle immagini, l’edizione / La collezione, l’archiviazione

 

Capitolo quattro. Fotografia colta e fotografia di massa

Le applicazioni banali del medium / La consapevolezza storica

 

Capitolo cinque. Lo spettatore dell’avvenire

Lo scrupolo della conservazione / Lo sguardo retrospettivo

 

Epilogo. Morte e resurrezione dello stile documentario

 

Ringraziamenti / cronoogia / Bibliografia / indice dei nomi / crediti fotografici

 

 

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Maurizio G. De Bonis

Maurizio G. De Bonis è critico cinematografico e delle arti visive, curatore, saggista e giornalista. È direttore responsabile di Cultframe – Arti Visive, è stato direttore di CineCriticaWeb e responsabile della comunicazione del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Insegna Cinema e immagine documentaria e Arti Visive Comparate presso la Scuola Biennale di Fotografia di Officine Fotografiche Roma. Ha pubblicato libri sulla fotografia contemporanea e sui rapporti tra cinema e fotografia (Postcart), sulla Shoah nelle arti visive (Onyx) e ha co-curato Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio). Ha fondato il Gruppo di Ricerca Satantango per il quale ha curato il libro "Eufonie", omaggio al regista ungherese Bela Tarr. È Vice Presidente di Punto di Svista - Cultura visuale, progetti, ricerca.

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