Come ogni anno, la National Portrait Gallery mette in mostra le opere dei finalisti del Taylor Wessing Photographic Portrait Prize. Il concorso seleziona una sessantina di fotografie inviate da più di duemila artisti di formazione e nazionalità diverse. Ogni partecipante può sottoporre fino a sei stampe e la selezione finale, attuata attraverso un vaglio di oltre seimila immagini, rappresenta un vero e proprio excursus del ritratto fotografico. In questo contesto, non cade del tutto inaspettata la scelta del vincitore del premio di dodicimila sterline, che quest’anno è andato a Paul Floyd Blake per il suo ritratto della giovane nuotatrice Rosie Bancroft.
Ad un primo sguardo si viene attratti da una quieta e composta scena di ordinaria bellezza, l’atleta ritratta in costume da bagno, l’espressione ottimista e su un viso ancora acerbo di adolescente. Guardando più attentamente, però, si notano il piede e la gamba artificiali. Rosie è infatti una giovane atleta paraolimpica, che spera di competere nelle prossime olimpiadi del 2012.
Blake, fotografo del West Yorkshire, sta lavorando ad un progetto dal titolo On Track, che prevede una serie finale di ritratti di atleti, aspiranti alle competizioni olimpiche (dodici scatti l’anno, tra il 2007 e il 2012). La serie mira non tanto a rappresentare degli sportivi, quanto a mettere in risalto dei giovani ordinari, impegnati nel raggiungimento di obiettivi eccezionali. L’artista ricorda di aver immortalato Rosie dall’unico punto di vista disponibile, una finestra bassa dello spogliatoio. La ragazza aveva appena raggiunto il suo record personale, dopo essersi allenata tutto il giorno, e forse questo ha determinato la forza e la confidenza che traspaiono dal ritratto.
Gli adolescenti sono i protagonisti degli altri premi di questa edizione.
Girl in a Golden Dress di Vanessa Winship è un delicato ritratto in bianco e nero, che pone in risalto la matericità del vestito di seta indossato dalla ragazzina, ritratta in una classica posa statica, ma leggermente fuori centro. Le aspettative della giovane, pronta a partecipare ad un giorno di festa, e la ricchezza del tessuto si stagliano contro un muro squallido ed un ambiente neutro. La foto fa parte di una serie di scatti realizzati in Georgia, in cui la fotografa sfrutta la qualità narrativa del bianco e nero per esplorare, attraverso i dettagli delle vesti, il modo di occupare lo spazio e di relazionarsi con l’obbiettivo, le emozioni di giovani ragazze, la loro posizione in una società ancora fortemente rurale.
Totalmente diverso l’approccio di Mirjana Vrbaski per Girl, aggiudicatosi il quarto premio di mille sterline. Nella sua personale ricerca dell’elemento ambiguo e universale nel genere del ritratto fotografico, l’artista ci dona un anonimo volto di fanciulla, immortalato ad Amsterdam nel giugno del 2009. La fotografa serba, che al momento studia all’Accademia d’Arte di Le Hague ha detto di aver preso solo questo scatto, perché nel momento esatto in cui inquadrava la ragazzina ha capito di aver raggiunto l’ideale che si era prefissata.
A Michal Chelbin, rinomata fotografa israeliana, è andato il terzo premio per Stas, quindicenne in un carcere di massima sicurezza in Russia. La foto fa parte di un’ampia serie di ritratti di detenuti, dal titolo Locked. Per realizzare la foto, Chelbin ha passato diversi giorni nel carcere russo, prima di notare il suo soggetto. Fiducia e confidenza si sono stabilite solo dopo molte ore di lavoro e diversi scatti, presi in posti differenti. Solo alla fine Chelbin ha scoperto che il giovane era imputato di omicidio.
Facendo un giro nella mostra, si possono notare alcuni esempi significativi di foto giornalismo, dal genocidio del Rwanda (Carol Allen-Storey Rape is a Weapon of War) agli effetti devastanti della diossina in Vietnam (Philip Jones Griffiths: Agent Orange), ma anche temi attuali trattati con delicatezza attraverso storie private (Emma di Oli Kellett, da una serie di ritratti di persone licenziate in seguito alla crisi economica).
Non mancano poi foto di personaggi famosi, tra cui Lucian Freud, ritratto sul suo letto con il cane Eli da Koos Breukel. E’ interessante notare qui un leggero imbarazzo da parte del pittore, forse quasi un disagio nel farsi ritrarre da un altro artista.
Come ogni anno la mostra offre non solo visibilità ai lavori di alcuni dei più rinomati fotografi emergenti, assieme a quelli di professionisti ormai affermati, ma anche la possibilità di creare una particolare narrativa, che porta lo spettatore a investigare la realtà attraverso disparati elementi: pathos, bellezza, dramma, glamour, ironia, mistero.
©CultFrame 11/2009
IMMAGINI
1 ©Paul Floyd Blake. Rosie Bancroft, 2008
2 ©Mirjana Vrbaski. Girl, 2009
3 ©Michal Chelbin. Stas, Sentenced for Murder. Juvenile Prison. Russia 2009
INFORMAZIONI
Dal 5 novembre 2009 al 14 febbraio 2010
National Portrait Gallery / St Martin’s Place, Londra / Telefono: +44(0)2073122463
Orario: 10.00 – 18.00 / giovedì e venerdì 10.00 – 21.00 / Ingresso libero
LINK
CULTFRAME. Taylor Wessing Photographic Portrait Prize 2008
National Portrait Gallery, Londra