Intervista al regista e produttore americano Roger Corman, ospite d’onore del Fantafestival di Roma

SCRITTO DA
Nikola Roumeliotis

roger_cormanAbbiamo incontrato Roger Corman il giorno dell’inaugurazione della trentesima edizione del Fantafestival di Roma. Roger Corman, regista e produttore, è l’ospite d’onore della manifestazione che si tiene oltre al cinema Embassy anche nelle sale Nuovo cinema Aquila e sala Trevi, fino al 6 giugno 2010. L’abbiamo incontrato prima dell’anteprima de The Hole di Joe Dante uno dei suoi numerosi allievi. E non potevamo che cominciare proprio da questo.

Lei ha tenuto a battesimo personaggi come Francis Ford Coppola, Martin Scorsese, Jonathan Demme, James Cameron e, last but not least, Joe Dante. Chi era il più bravo agli esordi?

Lo chiedete sempre ma io non ve lo dirò mai!

Ha fatto sia il produttore che il regista. Qual è il mestiere che preferisce?

Credo di voler fare tutti i due. Richiedono capacità individuali notevoli e complementari. Se volete lavorare nel mondo del cinema e lavorare bene bisogna saper fare tutti e due.

Quale è la parte più difficile nel mestiere del regista?

Quella di fare un buon ciak il primo giorno delle riprese. Fino a quel momento hai disegnato gli story-board, hai preparato tutto, hai ragionato, sempre teoricamente, sul lavoro con gli attori. Ma se riesci a fare un buon primo ciak, beh, allora metà del tuo lavoro è stato fatto.

Ha fatto parte dell’industria del cinema per più di cinque decenni. Quali sono alcuni dei cambiamenti più significativi che ha riscontrato da ieri ad oggi?

Probabilmente il più grande cambiamento che ho visto è stato il crescente predominio sempre più forte dei grandi studios e dei film cosiddetti mainstream.  Quando ho iniziato alla fine del 1950, ogni film che ho fatto – non importa quanto fosse basso il budget – ha ottenuto un’uscita nelle sale. Oggi, solo il 20 per cento dei nostri film ottiene un’uscita in sala. I grandi studios hanno dominato il mercato cinematografico. È iniziato circa 10 o 15 anni fa e ciò è rapidamente aumentato nel corso degli ultimi cinque anni, fino al punto in cui siamo arrivati oggi. Tutto dipende soprattutto da home video, pay TV, e TV.

Allora è tutto negativo oggi?

Ma no, prendete come esempio la tecnologia. Quella si che ha fato passi da gigante. Gli effetti speciali oggi sono straordinari e aiutano molto il cinema.

Ha girato molti film e di ogni genere. Dal thrilling, l’horror, la fantascienza e fino al gangster movie. Qual è il suo genere preferito?

Preferisco un genere ibrido: un genere che prevede il mix tra la fantascienza e l’horror.

Ha tratto molti film dai racconti di uno scrittore come Edgar Allan Poe. C’è uno scrittore successivo a Poe da cui avrebbe voluto trarre un film?

Avrei voluto trarre un film da Lovecraft ma non vale perché era quasi contemporaneo di Poe. Potrei fare il nome di Stephen King ma King chiede un milione di dollari per ogni film ed io non ho un milione di dollari. Ma comunque se c’è uno scrittore oggi che è vicino a Poe quello di sicuro è Stephen King.

Qual è il suo film migliore e qual è il miglior film che ha visto recentemente?

È difficile dire un titolo solo. Posso dire alcuni come Il Massacro del giorno di San Valentino oppure L’odio esplode a Dallas e La maschera della morte rossa.
Il miglior film che ho visto da poco è Avatar. Gli effetti speciali sono un po’ ingombranti ma Avatar è un meraviglioso b-movie.

© CultFrame 06/2010


IMMAGINE

Roger Corman

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Filmografia di Roger Corman
Fantafestival di Roma

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Nikola Roumeliotis

Nicola Roumeliotis, giornalista, critico cinematografico, si occupa da anni dei generi cinematografici ma anche esperto musicale privilegiando la musica jazz e il lounge. Voce storica di Radio Città Futura per la quale ha creato format e condotto trasmissioni dal 1992 al 2006. Dopo aver contribuito a creare la web radio della Fandango insieme a Johnny Palomba e trasmesso su LifeGate Radio dal 2011 ha una propria agenzia giornalistica dedicata al cinema come NRCinema News.

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