Predators. Un film di Nimród Antal

SCRITTO DA
Giovanni Romani

nimrod_antal-predators2In caduta libera, Adrien Brody apre i suoi occhioni tristi e non capisce dov’è, né perché. Un po’ le stesse domande che si pone il pubblico che si sarebbe aspettato, che so, un Vin Diesel, un Jason Statham, insomma un classico protagonista del cinema testosteronico. Invece eccolo lì, “il Pianista”, carico di armi e di muscoli improvvisati, mercenario carogna tradito da quello sguardo lombrosianamente malinconico. L’arruolamento dell’umbratile Brody tra le fila dei “tough guys” è l’unica novità di Predators che per il resto adotta la tipica modalità “search & destroy” dell’originale di John McTiernan (1987), di cui cronologicamente costituisce un sequel, e prescinde totalmente dal mediocre Predator 2 (Stephen Hopkins, 1990). Del capostipite il regista Antal (Vacancy, 2007) riprende l’ambientazione jungle, minaccia naturale in aggiunta a quella aliena, ed il manipolo (para)militare diviso per stereotipi: il mercenario incarognito, lo spetznatz ottuso, lo yakuza laconico, il nero sacrificabile, il narcotrafficante esaltato, il dottore ambiguo. Unica presenza femminile la soldatessa leale e coraggiosa, cui viene delegata l’unica parvenza di “bontà”.

nimrod_antal-predators1Per il resto Predators ha l’indubbio pregio di entrare subito nel vivo dell’azione, senza troppe spiegazioni e chiarimenti: siamo piombati qua non si sa perché, o li uccidiamo o ci uccidono, fine della sceneggiatura minimale. Del resto Antal non sembra preoccuparsi troppo della scrittura, e neppure dei propri interpreti, infatti immola inopportunamente il grande Danny Trejo e relega il povero Laurence Fishburne in un ruolo tanto surreale quanto di breve durata. Apprezzabile, invece, la scelta di utilizzare al minimo il digitale, preferendo effetti più materici e stunt vecchio stile che amplificano la gradevole sensazione di “modernariato cinematografico”, una scelta senz’altro sostenuta dal produttore Robert Rodriguez, che del progetto è nume tutelare. Senza infamia e senza lode, Predators diverte fino all’uscita dalla sala, oltre la quale lo si è già dimenticato, anche perché il film di Antal inaugura una nuova tendenza: più che utilizzare il finale aperto, certezza di sequel, qua semplicemente si sono scordati di girarlo.

© CultFrame 07/2010


TRAMA

Un’eterogenea compagine di soldati, mercenari ed assassini viene paracadutata su un misterioso pianeta assieme ai terribili alieni Predators: si tratta di una vera e propria riserva di caccia in cui vengono deportati esseri umani prelevati dalla Terra e uccisi per allenamento.

CREDITI
Titolo originale: Predators / Regìa: Nimród Antal / Sceneggiatura: Alex Litvak, Michael Finch / Fotografia: Gyula Pados / Montaggio: Armen Minasian / Scenografia: Caylah Eddleblute, Steve Joyner / Musica: John Debney / Interpreti principali: Adrien Brody, Alice Braga, Topher Grace, Danny Trejo, Laurence Fishburne, Walton Goggins / Produzione: Troublemaker Studios, Twentieth Century Fox Film Corporation / Distribuzione: Twentieth Century Fox Italia / Paese: U.S.A., 2010 / Durata: 107 minuti

LINK
Sito ufficiale del film Predators di Nimród Antal
Sito italiano del film Predators di Nimród Antal
Trailer del film Predators
Filmografia di Nimród Antal
Twentieth Century Fox Italia

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Giovanni Romani

Nato a Udine, arraffo un diploma di maturità classica. Mi diplomo a Firenze alla Bottega Teatrale di Vittorio Gassmann. Me ne vado a Roma a far teatro, in seguito cinema con Gianni Amelio. Scippo una mediocre laurea in giurisprudenza alla Statale di Milano e nel contempo inizio a scrivere recensioni per il Messaggero Veneto. Abbandono la carta per la rete, prima con Cinema.it, per poi approdare a CultFrame - Arti Visive. Attualmente: avvocato tatuato cinefilo cinofilo.

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