Boardwalk Empire ⋅ Episodio pilota diretto da Martin Scorsese ⋅ Festival del Film di Roma 2010 ⋅ Fuori Concorso

SCRITTO DA
Eleonora Saracino

Un’altra televisione è possibile. Lontana da ogni forma di volgarità, banalità o vuoto contenutistico la tv – una certa tv – è capace di realizzare prodotti di eccellenza come quei serial che sapientemente mescolano fluidità narrativa, tecnica registica e talento recitativo.
Basti pensare a Six Feet Under e Life on Mars o ai più recenti Madmen e Fringe (solo per citarne alcuni): serie televisive che devono il loro successo non soltanto all’originalità del soggetto ma anche, e soprattutto, all’ottimo lavoro degli sceneggiatori che seguono ogni personaggio, lo fanno “crescere” ed evolvere insieme al susseguirsi degli eventi per comporre così un quadro eterogeneo di esistenze il cui intrecciarsi dà vita ad una trama avvincente a prescindere dal genere. Che sia dramma, commedia o fantascienza tali prodotti televisivi non smarriscono il ritmo nella serialità ma, al contrario, tengono alta, nell’avvincendarsi delle puntate e delle stagioni, la suspence del “cosa ci sarà dopo” e, in molti casi, (vedi i già citati Six Feet Under e Life on Mars) si chiudono compiutamente concedendosi al gran finale come nella migliore tradizione cinematografica.

Ed è proprio al cinema – e al grande cinema –  che si pensa guardando il “pilot” di Boardwalk Empire diretto da Martin Scorsese. La serie tv americana della Hbo, ideata da Terence Winter (il creatore de I Soprano), è ispirata al romanzo Boardwalk Empire: The Birth, High Times, and Corruption of Atlantic City di Nelson Johnson, è prodotta dallo stesso Scorsese e dall’attore Mark Wahlbeg ed è costata più di 60 millioni di dollari (18 milioni soltanto il “pilot”) imponendosi negli Usa come il fenomeno della stagione.
Un autentico gioiello che il grande regista newyorkese regala al piccolo schermo con questa puntata pilota nella quale riecheggia il gangster movie di Quei bravi ragazzi ma anche la sontuosità scenografica de L’età dell’innocenza.

Ad iniziare dai titoli di testa, che rievocano l’atmosfera di un quadro di Magritte, tutto in questi 71 minuti si svolge all’insegna della perfezione formale. Sullo sfondo di un’Atlantic City, ricostruita ad arte come una splendida promenade di vizio e seduzione, si muovono personaggi che, attraverso le loro azioni, tracciano il ritratto di un’epoca formidabile – gli anni Venti – con tutto il suo carico di fascino e contraddizioni. Corruzione e violenza, ma anche eleganza e grazia. Volti di doppiogiochisti scaltri si alternano a quelli delicati e ingenui di chi mette in mano la propria vita all’intramontabile sogno americano. La regia del maestro incastona ogni singolo evento nel quadro più ampio di un’era che farà dei gangster i suoi eroi popolari destinati, nel tempo, a cristallizzarsi nel mito.
Un Al Capone, appena ventenne, “debutterà” nel crimine mentre Lucky Luciano mette già in mostra la sfrontata arroganza della sua violenta ambizione. Al centro della vicenda, a muovere i fili di una sfida tra gangster, c’è Enoch “Nucky” Thompson, interpretato da uno strepitoso Steve Buscemi che concentra nel suo personaggio tutta l’ipocrisia e la corruzione di un certo modo di fare politica che, a tutt’oggi, non è mai tramontato.

Il primo episodio di Boardwalk Empire ci introduce così in quel mondo di violenza e glamour che era la malavita dell’epoca. Tra nightclub e rese dei conti, affari sporchi e legami spezzati, Scorsese ci porta ad Atlantic City e inizia a raccontare dove e in che modo Thompson ci porterà. E’ solo l’inizio, appunto, ma folgorante come un colpo di fulmine. Gli altri 12 episodi andranno in onda in Italia dal prossimo gennaio su Sky Cinema 1 HD e scopriremo se sarà vero amore…

© CultFrame 11/2010


TRAMA

Atlantic City, 1920. Siamo in pieno Proibizionistmo e Enoch “Nucky” Thompson è un politico ipocrita e corrotto che fa affari con i malavitosi.  Accanto a lui Jimmy Darmody, giovane veterano della Prima Guerra che vuole trovare un modo per arricchirsi velocemente e, da autista di “Nucky”, farà ben presto carriera nell’organizzazione criminale. Thompson,  approfittando del suo potere diventa, insieme al fratello Elias, sceriffo della città, il punto di riferimento per i traffici illegali di alcolici. A loro si uniscono altri boss locali, tra i quali Lucky Luciano, mentre Nelson Van Alden, agente speciale dell’Fbi, diventerà il loro nemico giurato.

CREDITI
Titolo: Boardwalk Empire / Regia: Martin Scorsese / Sceneggiatura: Terence Winter / Interpreti: Steve Buscemi, Michael Pitt, Micheal Shannon,  Kelly Macdonald, Shea Whigham, Vincent Piazza, Fotografia: Stuart Dryburgh/Montaggio: Sidney Wolinsky / Musica: Jim Dunbar / Produttori esecutivi: Tim Van Patten, Stephen Levinson, Mark Wahlberg / Produzione: HBO (Stati Uniti) / Distribuzione internazionale: HBO (Stati Uniti) / Durata: 71 minuti

SUL WEB
Boardwalk Empire – Il sito
Filmografia di Martin Scorsese
Festival Internazionale del Film di Roma

 

Condividi
Eleonora Saracino

Eleonora Saracino, giornalista, critico cinematografico e membro del Sindacato Critici Cinematografici Italiani (SNCCI), si è laureata in Storia e Critica del cinema con una tesi sul rapporto Letteratura & Cinema. Ha collaborato con Cinema.it e, attualmente, fa parte della redazione di CulfFrame Arti Visive e di CineCriticaWeb. Ha lavorato nell’industria cinematografica presso la Columbia Tri Star Pictures ed è stata caporedattore del mensile Matrix e della rivista Vox Roma. Autrice di saggi sul linguaggio cinematografico ha pubblicato, insieme a Daniel Montigiani, il libro “American Horror Story. Mitologia moderna dell'immaginario deforme” (Viola Editrice).

Articoli correlati

Previous
Next

1

About

New CULTFRAME – Arti Visive rappresenta la naturale evoluzione della precedente rivista fondata nel 2000. Vuole proporre ai lettori un quadro approfondito della realtà creativa italiana e internazionale. L’intenzione è quella di cogliere ogni nuovo fattore che possa fornire sia agli appassionati che agli addetti ai lavori un affresco puntuale e moderno riguardo gli sviluppi odierni delle Arti Visive.

3

COPYRIGHT © 2024 CULTFRAME – ARTI VISIVE.
TUTTI I DIRITTI RISERVATI. AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI ROMA N. 152 DEL 4 MAGGIO 2009