Per parlare di Bruce LaBruce e del suo cinema (presumibilmente) porno bisogna intendersi sulle definizioni. Che cos’è pornografico? La semplice visione dei dettagli dei organi genitali e degli atti sessuali bastano per rendere un film pornografico?
L. A. Zombie dopo il Festival di Locarno viene presentato anche a quello di Torino “alleggerito” delle sequenze più spinte e arrivando, così, ad appena 63 minuti. E poi è un horror movie in cui la presenza del sesso è giustificata narrativamente; inoltre grazie al capovolgimento del concetto contagio Aids=mostro, L.A. Zombie diventa il primo film dell’orrore che mette la vita, piuttosto che la morte, al suo centro. Così, la penetrazione assume la stessa valenza del morso vampiresco (anche lì c’è in un certo senso un tipo di penetrazione) che rende l’essere umano libero e non più schiavo.
Dall’altro lato, se lasciamo da parte quest’aspetto metaforico, possiamo affermare con tranquillità come il film di Bruce LaBruce sia una pellicola gioiosa, astratta e surreale in cui l’orrore si nasconde nell’immaginario degli spettatori, almeno di quelli più coraggiosi che compreranno il dvd della “Queer Frame” che lo distribuirà a breve, piuttosto che nel mondo del suo protagonista interpretato da un sensualissimo François Sagat, gay pornostar francese di origini Libanesi. C’è del sesso, c’è nudità, c’è addirittura una scena di pissing.
François Sagat, si concede ovviamente con estrema grazia ed è molto disponibile, ma quello che vediamo per la maggior parte del tempo non è il suo pene, bensì un enorme fallo posticcio allungato sulla punta.
Come fare a salvare le persone? Eiaculando sangue, ovviamente. Il trucco di Sagat color verdastro con dei canini appuntiti a mo’ di sciabola rimarrà nella storia del cinema “porno-gay-zombie-splatter-gore movie” come ama definilo l’autore di L.A. Zombie.
© CultFrame 12/2010
TRAMA
Uno zombie alieno emerge dall’Oceano Pacifico. Tra le montagne, un surfer gli offre un passaggio sul suo furgone. Hanno un terribile incidente stradale nel quale il giovane viene catapultato in mezzo alla strada e muore. La misteriosa creatura con un atto promiscuo lo fa tornare in vita, poi abbandona la scena dell’incidente ed entra in città, Los Angeles. A questo punto un dubbio si insinua: si tratta davvero di uno zombie alieno o semplicemente di un vagabondo schizofrenico in preda alle allucinazioni?
CREDITI
Titolo originale: L.A. Zombie / Regia: Bruce LaBruce / Sceneggiatura: Bruce LaBruce / Fotografia: James Carman / Montaggio: Jon Kartmann / Musica: Jack Curtis Dubowsky / Interpreti: François Sagat, Deadlee, Eddie Diaz, Francesco D’Macho, Rocco Giovanni / Produzione: Bruce LaBruce, Arno Rok / Usa 2010 / Durata: 63 minuti
LINK
Sito ufficiale del film L.A. Zombie di Bruce LaBruce
Il sito di Bruce LaBruce
Filmografia di Bruce LaBruce
Torino Film Festival