ILLUMInazioni – ILLUMInations. 54a Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia

SCRITTO DA
Maurizio G. De Bonis

jack_goldstein-untitledSe, come afferma il Presidente Paolo Baratta, “la Biennale è come una macchina del vento”, forse è anche possibile affermare, alla luce del progetto messo in piedi dalla curatrice Beatrice Curiger che quest’anno a Venezia sarà possibile considerare l’arte anche come una “macchina del tempo”. La presenza di tre opere di Jacopo Tintoretto, infatti, fornirà alla grande mostra veneziana la base storico/teorico/concettuale sulla quale la curatrice ha edificato un progetto che appare come uno dei più razionali e chiari delle ultime Biennali. Dunque, una sorta di testa-coda temporale racchiuderà un percorso che si annuncia di cristallino rigore curatoriale.

Il titolo ILLUMInazioni – ILLUMInations è in tal senso emblematico, visto che gli agganci culturali sono di grande stimolo (vedi anche i riferimenti di Bice Curiger a Rimbaud e a Benjamin) e che le intenzioni sono quelle di organizzare, in un complesso ma lucido percorso espositivo, un discorso sulla “luce generata dall’incontro con l’arte” e “sull’esperienza illuminante”. Ma anche i concetti di condivisione, di comunicazione reciproca, di vicinanza intellettuale sembrano prendere forma all’interno di una mostra nella quale, per altro, gli autori under 35 sono ben trentadue così come trentadue saranno le presenze femminili.
Il Presidente Baratta ha tenuto anche a precisare con determinazione che il concept della Biennale d’Arte è sempre più legato alla figura centrale del curatore (quest’anno una curatrice già molto esperta) che in maniera inequivocabile è il deus ex machina del progetto espositivo.

ILLUMInazioni – ILLUMInations si svolgerà presso il Padiglione Centrale ai Giardini e all’Arsenale e comprenderà ottantadue artisti provenienti da tutto il mondo. Sarà una mostra all’insegna della scoperta di autori giovani, diversi dei quali hanno lavorato e prodotto opere proprio per l’occasione. Questo aspetto appare di fondamentale importanza, poiché la 54. Esposizione Internazionale d’Arte potrà permettere ad addetti ai lavori e appassionati di scoprire e verificare cosa realmente si muove nel complesso, e a volte confuso e criptico, mondo dell’arte contemporanea mondiale.
La curatrice Bice Curiger ha tenuto a sottolineare come ILLUMInazioni – ILLUMInations sarà una mostra popolare ma non populista, cioè avrà come elemento fondamentale la questione della qualità della proposta artistica, fattore quest’ultimo che spesso viene perso di vista anche in occasione di prestigiose manifestazioni italiane e internazionali.

Altro elemento messo in evidenza, durante la conferenza stampa di presentazione, è stato ovviamente quello dei tagli alla cultura. Il Presidente Baratta si è espresso in modo limpido e ha fatto presente, senza giri di parole, che se si esagererà ulteriormente nella riduzione dei finanziamenti pubblici la Biennale di Venezia rischierà moltissimo e perderà il suo prestigio conquistato in molti decenni di attività. Il meccanismo è semplice: se una manifestazione è sostenuta economicamente in maniera significativa dalla istituzioni pubbliche, è in grado di attirare sponsor privati, i quali finiscono per dissolversi se costretti a sostituirsi integralmente ai fondi dello Stato.

Per quel che riguarda i Padiglioni, l’edizione 2011 è annuniciato come quella del record assoluto di presenze: ottantotto partecipazioni nazionali (dieci in più rispetto al 2009). Ci saranno per la prima volta Andorra, Arabia Saudita, Bangladesh e Haiti (Il Bahrain pare abbia rinunciato); ritorneranno l’India (assente da diverse edizioni), il Congo, l’Iraq, Il SudAfrica e Cuba. É annunciato, invece, un Padiglione del Vaticano per il 2013 e ci si chiede quale possa essere il reale apporto di questo Paese alla sostanza di una manifestazione di questo tipo.
Infine, il Padiglione Italia che sarà ovviamente allestito all’Arsenale e che è organizzato direttamente dal Ministero dei Beni Culturali tramite il PaBAAC – Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e le arti contemporanee (curatore Vittorio Sgarbi).

© CultFrame 03/2011


IMMAGINE

Jack Goldstein. Untitled, 1985. Acrylic on canvas, 183 x 183 x 5 cm. ©Gerhard Born/ Ringier Collection, Switzerland

INFORMAZIONI
Dal 4 giugno al 27 novembre 2011
Giardini – Arsenale, Venezia
Orario: 10.00 – 18.00
Chiuso il lunedì (escluso lunedì 6 giugno e lunedì 21 novembre 2011)
Biglietterie Arsenale, Giardini e Ponte dei Pensieri
Biglietto: intero 20 euro / ridotto 16 euro (Il biglietto è valido per un solo ingresso in ciascuna sede espositiva – Giardini e Arsenale)

LINK
Biennale d’Arte di Venezia

Condividi
Maurizio G. De Bonis

Maurizio G. De Bonis è critico cinematografico e delle arti visive, curatore, saggista e giornalista. È direttore responsabile di Cultframe – Arti Visive, è stato direttore di CineCriticaWeb e responsabile della comunicazione del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Insegna Cinema e immagine documentaria e Arti Visive Comparate presso la Scuola Biennale di Fotografia di Officine Fotografiche Roma. Ha pubblicato libri sulla fotografia contemporanea e sui rapporti tra cinema e fotografia (Postcart), sulla Shoah nelle arti visive (Onyx) e ha co-curato Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio). Ha fondato il Gruppo di Ricerca Satantango per il quale ha curato il libro "Eufonie", omaggio al regista ungherese Bela Tarr. È Vice Presidente di Punto di Svista - Cultura visuale, progetti, ricerca.

Articoli correlati

Previous
Next

1

About

New CULTFRAME – Arti Visive rappresenta la naturale evoluzione della precedente rivista fondata nel 2000. Vuole proporre ai lettori un quadro approfondito della realtà creativa italiana e internazionale. L’intenzione è quella di cogliere ogni nuovo fattore che possa fornire sia agli appassionati che agli addetti ai lavori un affresco puntuale e moderno riguardo gli sviluppi odierni delle Arti Visive.

3

COPYRIGHT © 2024 CULTFRAME – ARTI VISIVE.
TUTTI I DIRITTI RISERVATI. AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI ROMA N. 152 DEL 4 MAGGIO 2009