Corpo Celeste. Un film di Alice Rohrwacher

SCRITTO DA
Silvia Nugara

Alice RohrwacherL’esordio di Alice Rohrwacher, sorella dell’attrice Alba, esce nelle sale immediatamente dopo la sua presentazione a Cannes nella Quinzaine des Réalisateurs. Il film, che prende a prestito il titolo di un romanzo di Anna Maria Ortese, riesce a documentare in modo sensibile il senso di smarrimento e il disorientamento della sua protagonista adolescente e parallelamente quello di una Chiesa che oggi opera un’alleanza stridente tra l’estremamente nuovo e la voglia di ritorno all’antico.

Appena arrivata in città, Marta viene introdotta dalla zia alla parrocchia per cercare di fare nuove amicizie e integrarsi nella comunità. Don Mario, il parroco che dovrà cresimare il gruppo di ragazzi a cui si unisce Marta, vorrebbe sostituire in quell’occasione la grande croce di neon della sua chiesa ipermoderna con un antico crocefisso figurativo. Il recupero di questo crocefisso spinge il parroco in un paese remoto e desolato, in cui tra le macerie e gli scheletri in cemento di case mai realizzate si aggira sconfitto un anziano prete. È lui che mostrerà a Marta il volto tragico e profondo di Cristo spiegandole anche il significato del grido aramaico “Eli, Eli Lema Sabachthani”? che al catechismo le hanno insegnato come un’oscura formuletta da ripetere a memoria.

A questo mondo arcaico, e perciò più vicino al “sacro”, si contrappone il degrado urbano dell’area metropolitana di Reggio Calabria, filmato con un taglio documentaristico che può fare venire in mente Gomorra, e che racconta in toni diversi un mondo non poi così lontano da quello di Qualunquemente, opere con cui Corpo celeste condivide uno degli attori protagonisti, un Salvatore Cantalupo che indossa i panni di un parroco con ambizioni di carriera ma il cui animo è deluso e sfibrato.
In questo microcosmo, lo strapotere della televisione regna sugli immaginari e sulle pratiche al punto da trasformare il catechismo organizzato dalla perpetua Santa in un quiz a premi e la cerimonia della cresima in uno show in cui i cresimandi fanno il loro ingresso in chiesa accolti dall’applauso del pubblico. Tanto quanto la politica, e in combutta con essa, la cristianità si illude di conquistare giovani fedeli adattando beceramente il proprio linguaggio a quello di computer e cellulari come dimostra la canzonetta “Mi sintonizzo con Dio” con cui i cresimandi si preparano spiritualmente alla cerimonia.
La canzone è stata inventata con la collaborazione dei Gen Rosso e Gen Verde – conosciutissimi gruppi di pop cristiano con radici nel movimento dei focolari –  il che dimostra la cura con cui sono stati realizzati alcuni dettagli di quest’opera prima, solo apparentemente sfilacciata nella sintassi.

Dal film ermerge il ritratto di un paese afflitto da sessismo cronico: rimane impressa su tutte l’apparizione fugace di una donna che Marta osserva da lontano mentre stende la biancheria in minigonna e stivali vertiginosi. Tanti elementi del film ci restituiscono l’eco della nostra esperienza quotidiana, si pensi per esempio alla presenza del rumore: il rombo e lo strombazzare dei veicoli per le strade, il chiacchiericcio fatuo e costante di chi passa il tempo al cellulare, le suonerie e le siglette televisive in sottofondo: Corpo celeste invita al silenzio e nel silenzio, nell’osservazione e nell’introspezione ripone la speranza di ritrovare un po’ di bellezza.

© CultFrame – Punto di Svista 05/2011

TRAMA
La tredicenne Marta si trasferisce con la madre e la sorella maggiore in Calabria, dopo dieci anni vissuti in Svizzera. Per integrarsi nella nuova comunità inizia a frequentare il catechismo in vista della cresima…

CREDITI
Titolo: Corpo celeste / Regia: Alice Rohrwacher/ Sceneggiatura: Alice Rohrwacher / Fotografia: Hélène Louvart / Montaggio: Marco Spoletini / Scenografia: Luca Servino / Musiche: Piero Crucitti / Interpreti: Yle Vianello, Anita Caprioli, Salvatore Cantalupo, Pasqualina Scuncia, Renato Carpentieri / Produttore: Tempesta, JBA, AMK / Distribuzione: Istituto Luce / Paese: Italia, Svizzera, Francia / Anno: 2011 / Durata: 100 minuti

SUL WEB
Sito ufficiale del film Corpo celeste di Alice Rohrwacher
Filmografia di Alice Rohrwacher
Istituto Luce

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Silvia Nugara

Silvia Nugara ha un dottorato di Linguistica Francese e i suoi interessi ruotano attorno alle relazioni tra il linguaggio e la costruzione della realtà sociale, con particolare riferimento agli immaginari e ai discorsi relativi alle soggettività di genere. Attualmente è redattrice di Punto di Svista e Cultframe - Arti visive.

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