“Il più piccolo tra i grandi e il più grande tra i piccoli”: con quella che è una dichiarazione d’intenti più che un’autocelebrazione, il Presidente del Festival del film Locarno, Marco Solari, sembra idealmente riassumere lo spirito che anima le giornate della kermesse svizzera. Arrivati alla 64 esima edizione, il Pardo sembra più vitale che mai e ha voglia di stupire il proprio, affezionatissimo pubblico.
Chiunque sia stato nella cornice di Locarno durante le giornate del Festival sa esattamente di cosa si parla quando si accenna a un pubblico affezionato: il Festival, da decenni, riesce a replicare la magia di affollare le strade e la Piazza Grande della cittadina ticinese in agosto, animandola con la presenza di un popolo di cinefili appassionati e curiosi. Collocato tra i fratelli imponenti di Cannes e Venezia, Locarno è una rassegna che non accenna a rinunciare alla propria specificità, ovvero essere essenzialmente uno sguardo aperto sulle cinematografie e i talenti internazionali emergenti.
Ciò che però si respira durante la presentazione di questa 64esima edizione è un’aria nuova e decisamente fresca. Non che mancassero originalità o ricercatezza nelle proposte degli scorsi anni, anzi, ma per l’edizione che si svolgerà il prossimo agosto sono previste alcune novità che modificano sottilmente l’attitudine complessiva della kermesse. Non a caso, sempre Solari ha definito la prossima edizione “eccitante”, scegliendo un aggettivo che fa il paio con “ribelle”, carattere che il Festival si fregia di portare inscritto nel proprio codice genetico.
Innanzitutto, il rientro delle major americane che promettono intrattenimento di qualità e appettibilità per un pubblico decisamente allargato: le proiezioni in piazza si aprono con Super 8 di J.J. Abrams, prodotto da Steven Spielberg e l’anteprima di Cowboys & Aliens di Jon Favreau, con il cast al completo che presenzierà alla proiezione, tra cui spiccano Harrison Ford, Daniel Craig e Olivia Wilde. Ritorna anche Spike Jonze, in coppia con Simon Cahn, con il corto Mourir auprès de toi e la commedia romantica americana con Justin Timberlake, Mila Kunis e Woody Harrelson Friends with benefits di Will Gluck. Non entusiasmante, in termini numerici, la partecipazione italiana, che gioca la carta dell’opera dei fratelli Gianluca e Massimilano De Serio Sette opere di misericordia, documentaristi per la prima volta alle prese con la fiction, mentre fuori concorso si attendono Inconscio italiano di Luca Guadagnino, interessante progetto incentrato sullo spirito coloniale degli italiani, Taharir di Stefano Savona, girato durante i giorni della rivoluzione in Egitto, e Milano 55%, documentario collettivo a cura di Luca Mosso e Bruno Oliviero che racconta le recenti elezioni amministrative del capoluogo lombardo. In giuria, Jasmine Trinca nel Concorso Internazionale e Michelangelo Frammartino, autore dell’interessante Le Quattro volte, giurato nella sezione Cineasti del presente.
Tra i Pardi che verranno assegnati colpisce la scelta del controverso Abel Ferrara, autore di struggenti capolavori e di altrettanto dolenti cadute, l’omaggio all’artista albanese Anri Sala, presente a Locarno per una discussione con il pubblico moderata da Hans-Ulrich Obrist e infine il doveroso premio alla carriera di Claudia Cardinale che, per l’occasione, celebrerà la memoria di Federico Fellini. Un momento importante sarà dedicato inoltre a Jafar Panahi, regista iraniano già vincitore del Pardo d’Oro nel 1997 con Lo Specchio, condannato a sei anni di detenzione dal regime e interdetto per ben venti dalla realizzazione di opere cinematografiche. Ovviamente il programma è ricchissimo e potrebbe deliziare qualunque cinefilo, spaziando dall’immersione nella cinematografia indiana della sezione Open Doors all’omaggio all’incredibile comico giapponese Hitoshi Matsumoto, dal pirotecnico Let the bullets fly di Jian Wen al mediometraggio di Claire Denis Aller au diable, senza dimenticare la splendida retrospettiva dedicata al talento del grande Vincente Minnelli.
Un appuntamento che regala alla città, rivitalizzata dallo spirito festivaliero, una magia unica che, come sottolinea Solari, ha ben poco di esoterico e molto di pragmatico. Il successo sembra risiedere in tre ingredienti, ovvero efficienza, qualità del programma e carattere peculiare dell’evento. Per fare i “conti della serva”, parliamo di un festival realizzato con un budget di circa 9,5 milioni di euro, che conta circa 270 film – cortometraggi compresi – di cui una sessantina inediti e ben quaranta anteprime mondiali. Segnali questi di una ambiziosa voglia di crescere, senza rinunciare alla qualità della proposta e affermandosi come un evento culturale tout court, come si evince anche dalla presentazione e pubblicazione di libri di cinema che quest’anno prevederà anche l’intervento di Leslie Caron, ospite del Pardo per presentare la propria autobiografia e già protagonista de Un americano a Parigi di Minnelli, proiettato in retrospettiva in Piazza,.
A chi chiede provocatoriamente se Locarno sia in competizione con Venezia, il direttore artistico Olivier Père risponde, con invidiabile seraficità, che egli non pensa in termini di competizione, ma esclusivamente di qualità. Difficile non dargli ragione, rilevando anche una riduzione dei titoli presenti a favore di una scelta estremamente accurata, con l’obbiettivo dichiarato di continuare a spaziare liberamente tra geografie, generi e produzioni, con coraggio e instancabile voglia di costruire, prima di tutto, un laboratorio culturale.
Infine, un’ultima curiosità: il Festival si apre ulteriormente alle arti visive includendo una sezione speciale ne “I Pardi di domani”, dedicata ai corti d’artista, opere che intersecano i linguaggi specifici di cinema e arte per dare vita a sperimentazioni filmiche. Come Crulic, in Concorso Internazionale, del romeno Anca Damian, documentario d’animazione che si preannuncia tra le perle di questa edizione.
© CultFrame 07/2011
IMMAGINI
1 Festival del Film Locarno – logo
2 Frame del film Mary di Abel Ferrara
3 Frame del film Crulic di Anca Damian
INFORMAZIONI
64°Festival del film Locarno
dal 3 al 13 agosto 2011
via Ciseri 23CH-6600 Locarno / Telefono: +41.91.7562121 / Fax: +41.91.7562149