Contagion ⋅ Un film di Steven Soderbergh

SCRITTO DA
Maurizio G. De Bonis

Contagion è un film sulla paura (come già si è visto nella storia del cinema, a dire il vero). Sulla paura delle malattie, ovviamente. Ma anche sul terrore nei riguardi di ciò che non conosciamo, e soprattutto nei confronti di ciò che non possiamo controllare. Non si tratta, dunque, di un lavoro dalle caratteristiche esclusivamente commerciali, come si potrebbe immaginare. Non è solo un thriller catastrofista. E’ un lungometraggio che evidenzia in modo chiaro tutta la profonda fragilità di una società che appare incrollabile e perfettamente organizzata ma che in verità non fa altro che nascondere/dimenticare le sue debolezze.

Steven Soderbergh racconta, in sostanza, altro rispetto a quello che viene superficialmente comunicato nel plot. In particolare, si concentra sull’illusione da parte del genere umano (così ben delineata da Stanley Kubrick, certamente in maniera più alta) di poter dominare la realtà; gli uomini cercano di edificare un’architettura  costituita da sterili certezze nel desiderio di sconfiggere l’idea della morte, dunque del nulla.

L’aspetto più significativo di questa operazione cinematografica consiste nel fatto che Soderbergh si è ben guardato dal realizzare un film tronfio, enfatico e semplicemente catastrofista, appunto. Anzi, colpisce l’impianto narrativo essenziale, la regia nitida e quasi geometrica, il tono misurato. Pur non esente da piccole cadute di livello (la scena della festa di compleanno di una giovane sopravvissuta, ad esempio), Contagion è un’opera esemplare in quanto a rigore della visione e del racconto. La descrizione fredda del disfacimento della società occidentale, e capitalistica in generale, è priva di orpelli e di elementi ridondanti e fuori luogo. Soderbergh inquadra la realtà con matematico rigore formale e narra con distacco le vite di persone che lottano per sopravvivere a una disgrazia planetaria.

Determinati aspetti politici e mediatici vengono messi in evidenza con la dovuta lucidità. In particolare, non si punta il dito furbamente (solo) sulle industrie farmaceutiche e sui governi che cercherebbero in modo forsennato di tenere segreti rimedi e farmaci provvidenziali, ma si cerca di portare alla luce anche l’irresponsabilità di organi di informazione che diffondono notizie non supportate da adeguate “pezze d’appoggio”. Il personaggio del blogger egocentrico e un po’ esaltato, interpretato da Jude Law, è in tal senso emblematico e reso dallo sceneggiatore Scott Z. Burns e dal regista  Steven Soderbergh con caustica perfezione.

Il cast è zeppo di stelle della cinematografia mondiale: da Gwynet Paltrow a Matt Damon, da Laurence Fishburn al già citato Jude Law, fino a Kate Winslet. Tale aspetto, però, appare per fortuna poco significativo. Le scelte stilistiche ed espressive di Soderbergh hanno infatti agito all’interno della struttura del film come un autentico vaccino nei riguardi del virus portato dallo star-system. Un ulteriore aspetto positivo, quest’ultimo, di Contagion.

© CultFrame 09/2011

Film presentato alla 68. Biennale Cinema di Venezia

TRAMA
Una giovane donna di affari americana si reca a Hong Kong per lavoro. E’ proprio nella città orientale che contrae un misterioso e sconosciuto virus che la fa morire nel giro di pochi giorni (dopo essere tornata negli USA). Nell’arco di poche settimane, si passa da pochi contagi a una vera e propria pandemia che getta nel panico interi paesi. Si scatena così una follia generalizzata, alimentata anche da organi di informazione che agiscono in maniera avventata. Solo un gruppo di ricercatori responsabili e instancabili deciderà di mettersi seriamente al lavoro per risolvere questa tragica situazione.

CREDITI
Titolo: Contagion / Regia: Steven Soderbergh / Sceneggiatura: Scott Z. Burns / Fotografia: Steven Soderbergh / Montaggio: Stephen Mirrione / Scenografie: Howard Cummings / Musiche: Cliff Martinez / Marillon Cotillard, Matt Damon, Laurence Fishburne, Jude Law, Gwyneth Paltrow, Kate Winslet, Bryan Cranston, Jennifer Ehle, Sanaa Lathan / Produzione: Double Feature Films / Distribuzione: Warner Bros. / Durata: 105 minuti

SUL WEB
Sito italiano del film Contagion di Steven Soderbergh
Filmografia di Steven Soderbergh
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia

Condividi
Maurizio G. De Bonis

Maurizio G. De Bonis è critico cinematografico e delle arti visive, curatore, saggista e giornalista. È direttore responsabile di Cultframe – Arti Visive, è stato direttore di CineCriticaWeb e responsabile della comunicazione del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Insegna Cinema e immagine documentaria e Arti Visive Comparate presso la Scuola Biennale di Fotografia di Officine Fotografiche Roma. Ha pubblicato libri sulla fotografia contemporanea e sui rapporti tra cinema e fotografia (Postcart), sulla Shoah nelle arti visive (Onyx) e ha co-curato Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio). Ha fondato il Gruppo di Ricerca Satantango per il quale ha curato il libro "Eufonie", omaggio al regista ungherese Bela Tarr. È Vice Presidente di Punto di Svista - Cultura visuale, progetti, ricerca.

Articoli correlati

Previous
Next

1

About

New CULTFRAME – Arti Visive rappresenta la naturale evoluzione della precedente rivista fondata nel 2000. Vuole proporre ai lettori un quadro approfondito della realtà creativa italiana e internazionale. L’intenzione è quella di cogliere ogni nuovo fattore che possa fornire sia agli appassionati che agli addetti ai lavori un affresco puntuale e moderno riguardo gli sviluppi odierni delle Arti Visive.

3

COPYRIGHT © 2024 CULTFRAME – ARTI VISIVE.
TUTTI I DIRITTI RISERVATI. AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI ROMA N. 152 DEL 4 MAGGIO 2009