Il fatto che Stefano Massaron, l’autore del romanzo da cui Daniele Gaglianone ha tratto il suo film Ruggine, sia anche un (ottimo) traduttore di autori di thriller come Jeffrey Deaver non è un fatto da sottovalutare per la riuscita della pellicola in questione. Perché così il giovane regista ha trovato già bello e pronto un materiale narrativo notevole e scorrevole contenuto nel romanzo. E con un meccanismo ben oliato.
Ruggine racconta un fatto di cronaca che viene da lontano. Una cronaca nera come l’abisso dell’animo umano. E’ così che questi Sleepers (film del 1996, diretto da Barry Levinson – n.d.r.) della provincia italiana riusciranno a sopravvivere dall’attacco del “grande lupo” cattivo rifugiandosi chissà in quale mondo immaginario. Ma nonostante ciò i giovanissimi protagonisti porteranno i segni della loro esperienza anche da adulti, come dimostrano alcuni passaggi della pellicola in cui li vediamo alle prese con la loro vita quotidiana, fra chi sembra aver anestetizzato il dolore attraverso le gioie della paternità o chi invece ha provato a fare di tutto senza però mai riuscire a liberarsi dal segreto di una violenza impossibile da superare.
Ruggine è il classico medio film italiano che avrà successo nelle sale, un po’ per il tema che affronta, quello della pedofilia, in maniera mai urlata e minacciosamente silenziosa, e un po’ grazie a un cast di eccezionale fattura: Filippo Timi si dimostra attore sottile ed inquietante in una parte difficile; il trio Accorsi, Mastandrea, Solarino propongono qualcosa che è fuori dai loro soliti clichè ed è così che il sottovalutato Daniele Gaglianone è riuscito a soddisfare un po’ tutti. Cosa più unica che rara nel cinema italiano odierno.
© CultFrame 09/2011
TRAMA
La difficile pre-adolescenza di una “banda” di ragazzini, immigrati meridionali nel desolato quartiere gli Alveari alla periferia di una grande città del Nord. Nella terra di nessuno, tra città e campagna, un grande deposito – immenso “mostro” di rugginosi rottami metallici – è il luogo del gioco e dell’avventura. D’improvviso un altro mostro irrompe, stavolta in carne ed ossa. Due bambine vengono violentate e uccise e d’un tratto tutto cambia: la banda di bambini si troverà ad affrontare da sola il mostro…
CREDITI
Titolo: Ruggine / Regia: Daniele Gaglianone / Sceneggiatura: Alessandro Scippa / Fotografia: Gherardo Gossi / Montaggio: Enrico Giovannone/ Scenografie: Marta Maffucci /Musica: Plus / Interpreti: Stefano Accorsi, Valeria Solarino, Filippo Timi, valerio Masgtandrea / Produzione: Domenico Procacci, Gianluca Arcopinto / Distribuzione: Fandango / Paese: Italia 2011 / 109 minuti
LINK
Filmografia di Daniele Gaglianone
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia
Fandango