Mancano pochi giorni all’apertura del 29° Torino Film Festival, diretto per il terzo anno da Gianni Amelio, coadiuvato da Emanuela Martini, presentato alla conferenza stampa romana da un intervento “a sorpresa” del sindaco Fassino e sempre molto sostenuto, nonostante la crisi, dalla città. Infatti, il Festival si svolgerà dal 25 novembre al 3 dicembre 2011 ma con due significative propaggini dedicate soprattutto al pubblico torinese: il 24 sera viene presentato in anteprima italiana Miracolo a Le Havre del regista finlandese Aki Kaurismaki, già in concorso a Cannes, cui quest’anno il Festival assegna il Gran Premio Torino, mentre il 4 dicembre si terranno le consuete repliche di tutti i film premiati.
In mezzo nove giorni di proiezioni con oltre 215 titoli, oltre la metà in anteprima italiana e più di 30 prime mondiali, che promettono di venire incontro ai gusti di tutti gli spettatori, più e meno cinefili. Durante la serata inaugurale del 25, ospitata al Teatro Regio, Gianni Amelio e la madrina di questa edizione Laura Morante premieranno Kaurismaki e presenteranno il film d’apertura, L’arte di vincere – Moneyball seconda regia di Benett Miller dopo Truman Capote – A sangue freddo (2005) con Brad Pitt, Philip Seymour Hoffman, Robin Wright e Jonah Hill.
La manifestazione che si caratterizza, parola d’Amelio, per “i pochi lustrini ma le molte sorprese”, non disdegna quindi il cinema più popolare e la commedia, come dimostra anche la presenza in concorso de I più grandi di tutti, diretto da Carlo Virzì (fratello di Paolo) con Claudia Pandolfi. Nella sezione principale, riservata alle opere prime, seconde e terze, si vedrà un’altra pellicola italiana, Ulidi piccola mia di Matteo Zoni sulla vita di una casa-famiglia e altri 14 titoli provenienti da tutto il mondo.
La giuria del concorso è presieduta dal cineasta americano Jerry Schatzberg e composta da Valeria Golino, Michael Fitzgerald, Shekhar Kapur e Brillante Mendoza.
Tra le anteprime di richiamo bisogna enumerare in primo luogo Midnight in Paris di Woody Allen, molto acclamato a Cannes, e poi The descendants di Alexander Payne (regista lanciato proprio dal Torino Film Festival) con George Clooney, la commedia amara Mosse Vincenti interpretata da Paul Giamatti, il candidato francese ai prossimi Oscar, La guerre est déclarée di Valérie Donzelli dedicato alla grave malattia che ha realmente colpito il figlio piccolo dell’autrice, e Il giorno in più di Massimo Venier con Fabio Volo e Isabella Ragonese, e infine Albert Nobbs di Rodrigo García con la già acclamata performance di Glenn Close che si traveste da uomo per trovare un lavoro nella Dublino di fine ’800, che sarà il film di chiusura della rassegna.
Sul fronte del documentario d’autore vanno segnalati almeno Living in the Material World: George Harrison, tre ore e mezza di immagini sul Beatle montate da Martin Scorsese e il film sulla pena di morte Into the Abyss di Werner Herzog, oltre naturalmente alla sezione Italiana.doc.
Dopo aver puntato lo scorso anno su Nicolas Winding Refn, rivelatosi poi all’ultimo festival di Cannes con Drive, la sezione monografica “Rapporto confidenziale” omaggia quest’anno l’artista giapponese Sion Sono, il cui Himizu è stato presentato alla 68° Mostra di Venezia. Un autore poco conosciuto in Italia e tutto da scoprire.
Più noto, ma ghiotto per gli appassionati, il menù della retrospettiva dedicata a Robert Altman, di cui verranno presentati oltre 40 lungometraggi, diversi documentari e lavori televisivi, tra cui i primissimi film industriali realizzati dal regista negli anni ’50. Ad accompagnare questa rassegna vi saranno l’ultima moglie e il figlio di Altman, e alcuni dei suoi attori più fedeli come Keith Carradine e il grande caratterista Michael Murphy.
Molti gli altri omaggi in programma, come quello fortemente voluto da Amelio, all’attrice italiana Dorian Gray, la “malafemmina” del celebre film con Totò, che recitò anche ne Le notti di Cabiria (1957) di Federico Fellini e ne Il grido (1957) di Michelangelo Antonioni, scomparsa quasi un anno fa. E poi, in occasione del centenario della nascita, l’omaggio al compositore Nino Rota con il documentario di Felice Cappa Nino Rota, il mago doppio (in programma su Rai5 sabato 3 dicembre alle ore 13.15 e 24.00) e il premio Maria Adriana Prolo alla carriera assegnato dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema a Roberto Herlitzka, che sarà oggetto di una laudatio di Marco Bellocchio nella serata di lunedì 28 e che è protagonista del film Sette opere di misericordia diretto dai fratelli De Serio.
Tra gli altri ospiti, gli attori-registi italiani protagonisti della sezione “Figli e amanti” che presenteranno ciascuno un film per loro decisivo: Antonio Albanese, Ascanio Celestini, Michele Placido, Kim Rossi Stuart e Sergio Rubini. Il direttore Amelio ha invitato al festival anche cast e troupe di tutte le produzioni impegnate in questo periodo a Torino, dove sono in lavorazione il nuovo film di Silvio Soldini, la nuova regia di Sergio Castellitto con Penelope Cruz, e di Alina Marazzi con Charlotte Rampling… tutti attesi nelle sale del festival, anche senza tappeto rosso.
© CultFrame 11/2011
IMMAGINI
1 Torino Film Festival
2 Frame del film Albert Nobbs di Rodrigo Garcia
INFORMAZIONI
29. Torino Film Festival
Dal 25 novembre al 3 dicembre 2011
Proiezioni: Multisale Massimo, Greenwich, Reposi
Telefono: 011.8138811 / fax 011.8138890 / e-mail: info@torinofilmfest.org
Biglietto: vedi sito
Direttore: Gianni Amelio
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Torino Film Festival – Programma dettagliato e informazioni pratiche