Mosse vincenti ⋅ Un film di Thomas McCarthy

SCRITTO DA
Claudio Panella

Sin dalla prime immagini, il film pone al centro della scena il suo protagonista principale e ne presenta il corpo inappropriato tipico dell’antieroe da commedia statunitense: quell’uomo che fa footing in un bosco, faticosamente, non potrà rivaleggiare con i bellimbusti del cinema hollywoodiano ma ha il corpo e la faccia senz’altro amabili di Paul Giamatti.

A rivelare l’attore al pubblico italiano è stata ormai diversi anni fa la proiezione ospitata al Torino Film Festival di American Splendor (2003) di Shari Sprinter Berman e Robert Pulcini, già passato nella sezione “Un certain regard” di Cannes, e poi premiato al Sundance alcuni mesi dopo: lì Giamatti era un vero e proprio mattatore; oggi, dopo aver conquistato la parte di protagonista ne La versione di Barney (2010) torna a interpretare in Mosse vincenti un uomo medio della provincia americana.

L’avvocato Mike si barcamena tra lo scarso lavoro e i suoi imprevisti, la famiglia e le sue spese, e una passione tanto autentica quanto avara di successi: allenare la squadra maschile di lotta del liceo locale, uno sport che anche lui ha praticato quand’era ragazzo con l’amico Terry, il più piacente e comico personaggio di Bobby Cannavale, che funge da spalla, un ruolo di prammatica in queste pellicole.

Il film si regge dunque su questo attento casting, e d’altronde il regista Thomas McCarthy si era fatto conoscere soprattutto come attore prima di dirigere L’ospite inatteso (2007), incentrato su di un altro interprete specializzato in parti da caratterista come Richard Jenkins.

Senza rivelare troppi altri elementi di trama, va però sottolineata l’atmosfera non spensierata del film: la crisi economica sembra incidere anche nell’immaginario cinematografico a stelle e strisce, e il tono amaro che la pellicola conserva anche nel finale è ben diverso dal lieto fine standard delle commedie-tipo di qualche anno fa. E con ciò si giustifica anche la presenza del film nel concorso principale del 29° Torino Film Festival.

In un cinema statunitense che, come giustamente ha osservato Bruce LaBruce in un’intervista recente, ha dimenticato le classi popolari e si relaziona oggi quasi esclusivamente a un immaginario da “piccola proprietà immobiliare”, Mosse vincenti è un film che pur senza eccedere nell’approfondimento, mostra dei liberi professionisti minacciati dal rischio di proletarizzazione in atto anche in alcuni ambiti del mondo legale.

© CultFrame 11/2011 – 12/2011

Film presentato al 29ˆ Torino Film Festival

TRAMA
Trovandosi in serie difficoltà economiche, un avvocato sposato e con due figlie piccole si propone di fare da tutore a un anziano cliente affetto da demenza senile, con lo scopo di percepirne la pensione. Ma il piano viene messo in crisi dall’arrivo del nipote adolescente dell’anziano in fuga da casa.

CREDITI
Titolo: Mosse vincenti / Titolo originale: Win Win / Regia: Thomas McCarthy / Sceneggiatura: Thomas McCarthy, Joe Tiboni  / Fotografia: Oliver Bokelberg / Montaggio: Tom McArdle / Musiche: Lyle Workman / Interpreti: Paul Giamatti, Amy Ryan, Jeffrey Tambor, Bobby Cannavale, Burt Young e Alex Shaffer / Distribuzione: 20th Century Fox Italia / Paese: USA / Anno: 2011 / Durata:  105 minuti

SUL WEB
Filmografia di Thomas McCarthy
Torino Film Festival – Il sito
20th Century Fox Italia

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Claudio Panella

Claudio Panella, Dottore di ricerca in Letterature e Culture Comparate, si interessa in modo particolare alle interazioni tra la letteratura e le arti, alle trasfigurazioni letterarie del paesaggio e della città, alle rappresentazioni del lavoro industriale e post-industriale nella letteratura italiana ed europea. Attualmente è redattore di Punto di Svista - Arti Visive in Italia e CultFrame - Arti Visive.

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