Il poliedrico Andrei Konchalovsky confeziona un blockbuster natalizio per famiglie, prendendo spunto dal racconto Schiaccianoci e il re dei topi di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann (1816) – musicato da Pëtr Il’ič Čajkovskij nel 1892 – per mettere in scena una combinazione molto classica di favola, azione e buoni sentimenti. Mary, piccola sognatrice con un padre severo che la vorrebbe meno distratta, una madre svampita e un fratellino pestifero, viene catapultata nel mondo di fantasia che lei stessa ha sognato, in cui i giocattoli prendono vita. L’incontro con il principe Schiaccianoci viene però funestato dal perfido re dei topi e dagli incantesimi della sua vecchia madre. La narrazione classica subisce diverse ‘modernizzazioni’ che se da un lato riescono perfettamente a rendere godibile il film al pubblico più giovane, dall’altro riducono all’osso la trama originale, privandola delle sue caratteristiche più complesse e simboliche e facendola affondare in una roboante carrellata di stereotipi natalizi per bambini, per giunta anche stantii. Le innovazioni di questa riedizione sono molto orientate verso un pubblico d’oltreoceano che tende a rimasticare influssi europei piuttosto che digerirli (il nome dello Schiaccianoci diventa ‘NC’, praticamente un rapper), e la rendono goffa anzi che interessante, prevedibile e deludente quando si tratta di svilupparne le trame.
Le musiche di Čajkovskij, sparse qua e là, vengono snaturate in risibili motivetti da musical disneyano e rese ancor meno convincenti dal doppiaggio italiano (quanto ha senso oggi doppiare anche le canzoncine per bambini privandole non solo del significato originale, ma di qualsiasi significato in generale?). Data la persistenza della scelta, l’effetto ottenuto distrae dalle buone intenzioni di fondo. L’idea è ambiziosa e l’ambizione merita rispetto, ma più in alto si va a puntare – specie su un corpus musicale suggestivo e amato come quello dello Schiaccianoci – più ci si fa male quando si cade.
Divertente la trovata di sostituire il personaggio di Drosselmeyer con uno zio Albert ricalcato su Einstein (un ottimo Nathan Lane, doppiatore originale di Timon de Il re leone, purtroppo massacrato dal doppiaggio italiano), ma nella baraonda generale una scelta simile perde la sua godibilità. A parte l’ottimo trucco applicato ai topi – qui in banale versione nazi – gli effetti speciali non riservano particolari guizzi. Molto confusa anche la macchina da presa, che in più di un’occasione stringe troppo la sua visuale tagliando qualche particolare, e che dà l’impressione di riprendere una casa delle bambole da una prospettiva più claustrofobica che sognante.
In generale sembra di assistere a uno spettacolo affrontato sbrigativamente dalla macchina produttiva, che trae i suoi punti di forza dalle poche pretese del suo target. Non c’è mai niente di male in un po’ di retorica buonista, specie all’interno di un film per famiglie, ma le cose cambiano se si pretende che questa possa da sola sostenere un film che delude tutte le aspettative: nessuno dei personaggi viene reso interessante, dal re dei topi metrosexual (interpretato da uno sprecato John Turturro) alla stralunata coppia di genitori, tanto surreali e inconsistenti da non riuscire a risultare comici, passando per i due giovani protagonisti (Elle Fanning e Charlie Rowe), molto bravi e promettenti, ma vittime della scelta non loro di caratterizzare ruoli da fiaba che sono gli stessi da secoli.
© CultFrame 12/2011
TRAMA
La piccola Mary è una bambina ricca di fantasia che ama i giocattoli. Il padre la vorrebbe più realista e il fratellino Max si diverte a distruggerle i balocchi. Una sera il giocherellone zio Albert le regala uno schiaccianoci vestito da principe, che di notte si animerà e la porterà nel suo regno incantato dove i giocattoli sono vivi. Sfortunatamente questo mondo è stato messo in ginocchio dal perfido re dei topi, nemico di tutti i giocattoli, dal suo esercito di topi malvagi e dagli incantesimi della sua vecchia madre. Mary e lo Schiaccianoci, aiutati da un manipolo di giocattoli ribelli, dovranno liberare il regno e annullare l’incantesimo della regina dei topi.
CREDITI
Titolo: Lo schiaccianoci in 3D / Titolo originale: The Nutcracker in 3D / Regia: Andrei Konchalovsky / Sceneggiatura: Andrei Konchalovsky, Chris Solimine / Direttore della fotografia: Mike Southon / Montaggio: Mathieu Bélanger, Andrew Glen / Musica: Eduard Artemiev, Tim Rice (testi) / Cast: Elle Fanning, Charlie Rowe, John Turturro, Nathan Lane, Frances de la Tour, Aaron Michael Drozin, Shirley Henderson, Julia Vysotskaya, Richard E. Grant / Prodotto da: Freestyle Releasing, Cinemarket Films / Distribuzione: M2 Pictures / Paese: Inghilterra, Ungheria, 2010 / Durata: 110’
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Sito ufficiale del film Lo schiaccianoci in 3D di Andrei Konchalovsky
Filmografia di Andrei Konchalovsky
M2 Pictures